Il progetto, nella centralissima Calle Serrano, è firmato dallo studio internazionale ACPV Architects Antonio Citterio Patricia Viel

L'architettura è una forma di dialogo: dietro ogni progetto ci sono figure (architetti e interior designer) che attraverso il loro linguaggio stilistico cercano di comunicare un pensiero, un'idea, l’immagine di sé che si esprime integrandosi con le azioni e i bisogni delle persone. Oggi, la vita e i suoi ritmi sono sempre più fluidi e gli ambienti in cui si vive quotidianamente la seguono di pari passo. La conseguenza è che ogni spazio, anche quelli di lavoro, spesso si presta a venire modificato rispetto all'originaria destinazione d'uso e a essere orientato verso nuove forme di fruibilità che mixano esigenze lavorative e convivialità.

Ridisegnare gli spazi

Il progetto del nuovo store Marazzi a Madrid, firmato da ACPV Architects Antonio Citterio Patricia Viel, ha ridisegnato una serie di ambienti affacciati su Calle Serrano e Calle Juan Bravo, nel cuore della capitale spagnola, per ospitare uno showroom che sappia accogliere i visitatori in uno spazio conviviale, The Welcoming Room, progettato secondo il concept Living Kitchen, in cui la versatilità compositiva delle grandi lastre in gres e la luminescenza delle collezioni in piccolo formato di Crogiolo dialogano, mettendo in connessione intorno alla cucina aree e funzioni: 300 metri quadrati su due piani tra cucina conviviale, esposizione delle nuove lastre in gres di grandissime dimensioni e collezione di superfici ceramiche Marazzi.

Rispondere a nuove esigenze

“In questo progetto”, spiega l’architetto Patricia Viel, “il dialogo tra gli spazi è rafforzato dall'uso di materiali e oggetti che rimandano a un carattere artigianale e trasmettono sensazioni positive. La ceramica ha il pregio di essere un materiale versatile, uno dei più antichi e sicuramente uno dei più eclettici, capace di essere al tempo stesso high-tech in termini di adattabilità e possibilità di ricerca e sviluppo futuri, ma anche low-tech nella percezione della sua autentica bellezza. Una materia capace di adattarsi e rispondere a nuove esigenze”.

Liberare lo spazio

Grazie alla collaborazione con Signature Kitchen Suite, che firma anche i grandi elettrodomestici a vista, il piano cottura a induzione scompare nel top cucina realizzato in gres Travertino Classico della collezione di grandi lastre The Top by Marazzi liberando ulteriore spazio per la convivialità.

Wunderkammer di colori e materiali

“C’è una sorta di magia nella ricerca di Marazzi”, racconta Viel. “La tecnologia e la creatività trasformano una materia prima inerte in superfici capaci di evocare lavorazioni antiche, marmi preziosi, intarsi, arte musiva e strutture tridimensionali. Per evocare questa alchimia, il progetto dello showroom diventa la biblioteca di un collezionista, una Wunderkammer di colori e materiali, un souk di tappeti, un labirinto di stanze in costante sequenza visiva ma diverse e sorprendenti”.

Stanze tematiche

Un susseguirsi di stanze tematiche enfatizza la preziosità dei materiali: dalle lastre di grande formato, appese come ricchi tappeti persiani, alle mensole museali che presentano in formati più piccoli una sterminata collezione di finiture, strutture, superfici e colori, ognuna come un oggetto di straordinario valore, unico e irripetibile.

Un ambiente accogliente

“Il nostro desiderio” sottolinea Mauro Vandini, AD del Gruppo Marazzi, “è che sotto l’insegna Marazzi di Madrid, professionisti e clienti possano trovare un ambiente accogliente ma anche singolare e suggestivo, in cui poter scoprire le più moderne applicazioni della ricerca stilistica e della tecnologia applicate al prodotto ceramico di cui Marazzi è portavoce in tutto il mondo. La Spagna è la seconda casa di Marazzi che è presente con due siti produttivi all’avanguardia che realizzano alcune tra le linee di prodotto più esclusive, come i pavimenti antibatterici e i rivestimenti decorati di grandi dimensioni”. Tra i partner, aziende leader nel mondo del design quali Signature Kitchen Suite, Sovet, Gessi e Ideal Standard.