Lo showroom milananese di antoniolupi raddoppia gli ampi spazi ripensati da Calvi Brambilla

Lo studio Calvi Brambilla, in accordo con Andrea Lupi, ha voluto dare allo showroom milanese di antoniolupi una connotazione forte, senza però che l’attenzione fosse distolta dai prodotti.

La scatola dello spazio, che è raddoppiato, è delimitata da pareti rifinite con intonaci cementizi a grossa grana, molto irregolare, utilizzata da circa due millenni negli edifici milanesi.

Concentrandosi sulla particolare conformazione del flagshipstore – il piano terra di una elegante torre progettata anni ’50 dagli architetti Baselli e Portaluppi – gli architetti hanno deciso di lavorare sulla scatola architettonica.

Lo showroom, che si sviluppa soprattutto in lunghezza, evoca la sequenza di tante sale da bagno, una dopo l’altra, che si offrono allo sguardo anche dall’esterno delle quattordici vetrine a tutta altezza.

Il nuovo soffitto, costituito da volte architettoniche volutamente irregolari e appese al fondo scuro, regala profondità a tutto lo showroom. Volutamente gli archi non coincidono né con gli spazi né con le vetrine. 

 

Il progetto è ispirato ai bagni Kılıç Ali Paşa costruiti nel 1577 dall’architetto ottomano Mimar Sinān. Un hamam che fa parte dell’imponente complesso della Moschea del Sultano Solimano, detto Il Magnifico. Un luogo dove poter ritemprare il corpo e lo spirito in un contesto di bellezza peculiare e che col tempo è diventato anche luogo di socialità, perfetto per incontrarsi, per concludere affari e stringere alleanze.