Abbiamo chiesto come progettare e organizzare casa per massimizzare il benessere dei gatti al veterinario comportamentalista Luca Cantini, autore del libro 'L'arredogatto'. Ecco 5 consigli

È curioso sapere come abitare con un gatto possa disporre di un prontuario di 'do' e 'don'ts' in tema di arredamento, per far sì che l'amico a quattro zampe possa vivere con noi nel miglior modo possibile.

Sono pratiche di buona convivenza, che variano da gatto a gatto in base - naturalmente - al suo identikit personale e comportamentale e che gli permettono di instaurare con la famiglia umana un dialogo armonioso e una sana relazione.

Disporre mobili e complementi in un determinato modo, dunque, può influenzare lo stato di benessere domestico (anche) in tema di animali, e "partire in anticipo ha i suoi vantaggi" racconta l'esperto.

Ma come preparare una casa all'arrivo di un gatto?

Ne abbiamo parlato con Luca Cantini, veterinario comportamentalista che ha recentemente pubblicato il suo primo libro dal titolo: L'arredogatto (Pontecorboli Editore, 2023), un manuale, appunto, che suggerisce ad architetti e interior designer, privati, appassionati di gatti ma anche proprietari di aziende che producono complementi d'arredo, come progettare gli interni di un ambiente a misura di gatto.

Cosa vuol dire arredare una casa a misura di gatto?

Luca Cantini, veterinario comportamentalista: "Innanzitutto capire come i nostri gatti concepiscono gli spazi abitativi che vengono messi a loro disposizione, comprendere i loro bisogni comportamentali e relazionali e riuscire a soddisfarli.

Poi andare più nello specifico e analizzare quelle che sono le particolari esigenze dei gatti presenti in casa e del gruppo famiglia in generale. In questo modo saremo in grado di creare un progetto sartoriale: l'idea è quindi quella non di creare una casa per un gatto qualsiasi, ma un'abitazione concepita per tutti i componenti del gruppo famiglia, gatti, persone ed eventuali altri animali presenti.

In cosa consiste l'analisi comportamentale di un gatto e come può essere utile alla progettazione di uno spazio?

Per noi veterinari comportamentalisti consiste in una serie di valutazioni che permettono alla fine di capire se sussistono patologie comportamentali. Un professionista del settore dell'arredamento potrà così essere in grado di conoscere il carattere di ciascun gatto e scoprire il tipo di relazione che ha con i proprietari.

Luca Cantini: "I nostri gatti sono unici, tutti gli appassionati di gatti lo sanno. Ci sono gatti timidi e riservati, altri socievoli e giocherelloni, alcuni che hanno bisogno di muoversi in continuazione ed altri che per vari motivi sono molto meno attivi.

Ognuno di loro poi ha un modo unico di relazionarsi con i vari componenti della famiglia.

Una volta effettuato questo piccolo identikit per ogni gatto, sarà facile capire quelle che sono le sue esigenze e quindi strutturare l'ambiente ideale per lui".

5 consigli in pillole per arredare una casa a misura di gatto

  1. "Innanzi tutto alzare gli occhi: i nostri gatti vivono lo spazio in tutte e tre le sue dimensioni mentre la maggior parte di noi tiene lo sguardo ben piantato per terra.
  2. Dare la possibilità al gatto di utilizzare tutti gli ambienti di casa come e quando vuole. Quindi, porte sempre aperte o meglio ancora utilizzo di piccole aperture nel muro o più semplicemente di gattaiole che permettano al gatto di girare per tutta casa senza dover chiedere il permesso a nessuno, i nostri gatti sono molto orgogliosi (lo sappiamo!).
  3. Fin da subito pensare ai tiragraffi, capire il tipo di materiale che al nostro gatto piace graffiare e mettere subito a sua disposizione dei tiragraffi fatti dello stesso materiale. In questo modo avremo qualche speranza in più di salvare i nostri poveri divani.
  4. Esagerare: arricchire il più possibile l'ambiente di tutto ciò che i nostri gatti hanno a disposizione. Quindi non una misera ciotola per l'acqua e una per il cibo, non una semplice lettiera magari posta nel ripostiglio, non una singola cuccia messa per terra vicino alla lavatrice, credetemi non la utilizzerà mai.
  5. Dare al nostro gatto la possibilità di relazionarsi con noi quando ne ha voglia, quindi mettere a sua disposizione luoghi di riposo in ogni stanza in modo che possa starci vicino senza dover per forza stare a contatto stretto con noi. Allo stesso tempo dargli la possibilità di allontanarsi per andarsi a riposare in tutta tranquillità, per i nostri gatti la privacy è importante.

Cosa evitare quando si ha un gatto (o più di uno) in tema di arredo?

Luca Cantini: "Evitare di creare ambienti asettici e privi di stimoli. A volte mi trovo a far visita in case magari anche molto belle ma che non offrono l'opportunità ai gatti presenti in famiglia di trovare neanche un luogo idoneo dove andarsi a riposare.

Spesso è presente solo una cuccia messa per terra accanto al divano: indovinate un po' dove il nostro micio dormirà per tutto il giorno?

Di contro sarà opportuno evitare di riempire mensole, scaffali e librerie di ogni cosa. Tutto ciò impedirà ai nostri gatti di utilizzare gli spazi in alto e questo come ho detto prima può rappresentare un problema. Ricordo poi che i nostri gatti sono abili predatori per cui attenzione a piante ricadenti, tende che al primo soffio di vento si muovono e soprammobili di ogni tipo, con un gatto presente in casa non avranno lunga vita.

Come preparare una casa all'arrivo di un gatto?

Luca Cantini: "All'inizio basterà mettere a sua disposizione tutto ciò di cui un gatto ha bisogno. Ancora non lo conosciamo bene per cui non possiamo far altro che arricchire l'ambiente così come faremo per qualsiasi altro gatto. Solo in seguito, quando io e il mio gatto ci conosceremo meglio potrò offrirgli tutto ciò di cui ha bisogno.

Quindi per fare un esempio, se è un gatto timido farò in modo che possa andarsi a nascondere nel suo nascondiglio preferito ogni volta che arrivano ospiti o se al contrario si tratta di un gatto molto socievole farò in modo che ci possa orbitare intorno per tutta la durata della visita".

Può influire la disposizione della casa sulla salute del gatto?

Luca Cantini: "Certamente sì, è uno dei motivi per cui ho scritto questa guida: evitare di creare spazi abitativi che facilitino l'insorgenza di patologie comportamentali. Esistono infatti patologie comportamentali che insorgono in gatti che vivono in ambienti privi di stimoli o dove viene loro negato l'accesso ad alcune stanze in determinati momenti della giornata.

Per non parlare poi delle patologie legate a problemi di sovraffollamento. Attraverso la progettazione di ambienti idonei è possibile fare prevenzione, questo è un argomento che mi sta molto a cuore".

Quali sono gli elementi essenziali, in termini di arredo, di cui ha bisogno un gatto in casa?

Luca Cantini: "I nostri gatti hanno bisogno di muoversi e saltare, quindi pochi ingombri e molti percorsi in alto da poter utilizzare. Si possono utilizzare moduli già in commercio o dare spazio alla fantasia, ma l'importante è far muovere questi poveri gatti. Rimanendo in tema di movimento sarà importante anche dar loro modo di giocare.

Creiamo degli spazi dove i nostri gatti possano giocare liberamente, meglio se in nostra compagnia. Altro bisogno fondamentale è quello relazionale. I nostri gatti ci amano e noi amiamo loro ma se non diamo loro la possibilità di seguirci in tutte le attività quotidiane che svolgiamo all'interno delle nostre abitazioni non troveranno altro di meglio da fare che andarsi a riposare in qualche luogo remoto della casa".

Architetti e interior designer come possono avvalersi del suo ruolo di veterinario comportamentalista?

Luca Cantini: "Se vogliamo progettare ambienti adeguati alle esigenze di tutta la famiglia, animali compresi, sarà importante collaborare fornendo ognuno le proprie competenze. Il medico veterinario esperto in comportamento animale avrà una visione ben chiara di come tutti i gatti presenti in famiglia concepiscono gli spazi messi a loro disposizione mentre l'architetto avrà le competenze per arredarli al meglio in modo da renderli adeguati alle esigenze di tutto il gruppo famiglia".