Noto punto di ritrovo milanese, che si staglia accanto Alla Scala, Palazzo Trussardi presenta il nuovo hub che coniuga moda e cibo, con due proposte firmate Giancarlo Perbellini

All’insegna di un’eleganza discreta, luminosa, materica in sottrazione e di recupero e scandito un sorprendente scaffale a specchio che riflette e rinnova gli ambienti, Trussardi rafforza il suo legame con la città di Milano con la riapertura del suo lifestyle hub, Palazzo Trussardi, uno spazio che favorisce l’incontro tra moda e cibo, situato nell’epicentro culturale della città accanto al Teatro Alla Scala.

Inaugurato originariamente dallo stesso fondatore del brand, Nicola Trussardi, nel 1996, Palazzo Trussardi ospita ora il flagship store della casa di moda del levriero e due esperienze di gusto firmate da uno chef stellato: il Café Trussardi by Giancarlo Perbellini, al piano terra, e il Ristorante Trussardi by Giancarlo Perbellini, al primo piano.

La storia di Palazzo Trussardi si rinnova

Punto di ritrovo molto amato dai suoi frequentatori, Palazzo Trussardi è sempre stato uno spazio per artisti e designer, sia per viaggiatori che per cittadini. Un luogo dove cenare prima o dopo l’Opera, incontrarsi per un aperitivo, provare un capo Trussardi o scoprire un nuovo progetto artistico.

La sua riapertura, guidata da Sebastian Suhl, amministratore delegato di Trussardi, rivitalizza questo spirito di inclusione. Enfatizzato dal contrasto tra la storicità dell’edificio e l’interior design dallo stile essenziale e contemporaneo, Palazzo Trussardi rinasce ora con un nuovo format urbano che include due proposte gastronomiche di alta qualità, e non lo fa solo per la comunità milanese.

Il progetto architettonico

Gli spazi di Palazzo Trussardi sono stati ristrutturati e ripensanti da un team composto da architetti, designer  artisti dello studio berlinese bplus.xyz, insieme al progettista Thorben Gröbel. Scavando tra i diversi strati di costruzione, è stato riportato alla luce lo scheletro dell’edificio. Partendo quindi da ciò che era sempre stato presente, ma nascosto per tanti anni, sono stati riprogettati e rinnovati gli spazi, all’insegna del recupero, della cura e della semplicità materica.

“Abbiamo rimosso strati di plastica e cartongesso come se fossero strati del tempo” spiegano i progettisti di bplus.xyz. “All’interno della struttura nuda del palazzo, abbiamo trovato pietra e terra, pareti in marmo e pavimenti a terrazzo, che sono serviti come punto di partenza per introdurre un’idea di ‘onestà materiale’”.

Riutilizzo e rivalutazione

Un elemento distintivo dello storico palazzo milanese è sicuramente il giardino verticale sospeso, il primo realizzato in Italia, progettato da Patrick Blanc per la terrazza coperta del Café. La decisione di preservarlo crea così un portale concettuale tra il passato e il presente della Maison.

I concetti di riutilizzo e rivalutazione sono al centro del progetto di restyling. Lo studio bplus.xyz si è infatti impegnato a riutilizzare componenti dell’edificio come infissi in acciaio inossidabile, soffitti smontabili e pareti di scaffalature, in linea con la filosofia finalizzata al riciclo alla base delle sue attività.

L’affascinante patina del tempo e le nuove funzioni

Thorben Gröbel ha progettato nel minimo dettaglio infissi e sistemi di arredo adottando una mentalità riduzionista, massimizzando l’uso dei materiali recuperati per dare agli elementi obsoleti una nuova funzione.

E così i tubi di acciaio inossidabile sono stati tagliati a metà con il laser per essere utilizzati come appendiabiti, mentre le sedute di cemento sono state ricavate scavando tra gli scarti di cantiere. Ma non solo, i sedili in pelle e le porte delle auto sono riutilizzati e trasformati in sgabelli ed espositori per piccoli accessori, lasciando volutamente visibile una patina di macchie e rughe, per mostrare come le cose invecchino meravigliosamente nel tempo. Inoltre, tutti gli infissi e gli oggetti sono forati o fissati tra loro senza usare colla,o materiale composito, che ne impedirebbe il riutilizzo.

Lo specchio riflette La Scala

Il punto focale dellhub è lo scaffale a specchio lungo 25 metri che taglia diagonalmente il piano terra, dividendo l’area tra il negozio e il Café Trussardi. Lo specchio si allinea e riflette Piazza della Scala, facendosi metafora del rinnovamento del brand.

È infatti il risultato di uno scambio di idee tra gli i progettisti e Benjamin A. Huseby e Serhat Işık, direttori creativi di Trussardi, all’inizio del progetto. Tutti quanti si sono chiesti: come si può racchiudere passato, presente e futuro di una maison storica, senza dare un taglio netto con ciò che è stato?

L’illuminazione a colonna si scalda

Architettonicamente progettati per fluire, per creare un’esperienza di continuità tra cibo e moda, il negozio, il Café Trussardi by Giancarlo Perbellini e il Ristorante Trussardi by Giancarlo Perbellini dialogano tra loro attraverso un collegamento visivo.

Calibrata per i diversi spazi, l’illuminazione configurata a forma di colonna inizia più fredda nel negozio, si fa più tiepida nel Café, dove viene integrata dalla luce naturale che entra copiosa delle finestre a tutta altezza, per finire più calda e avvolgente nel Ristorante al piano superiore.