Ospitato in un elegante palazzo dei primi del Novecento, il nuovo – eclettico – hotel progettato da Daniela Colli si apre alla città celebrando la luce mutevole del cielo capitolino nell’ora del crepuscolo

Un luogo permeabile, aperto alla città, pensato per offrire una convivialità diffusa, mentre un cielo screziato che si imporpora al tramonto lo sovrasta. Protagonista la luce, che scolpisce le facciate neoclassiche, disegna spazi, bagna e infiamma di rifrazioni cangianti superfici lucide e cromie vivide.

Siamo stati a Roma, allOrazio Palace, per visitare il nuovo hotel della catena 4L Collection aperto questa estate a Prati, quartiere configurato in unordinata scansione geometrica di strade impeziosite da palazzi ottocenteschi e villini liberty.

Il progetto dinterior design curato dallo studio ColliDanielArchitetto brilla al suo apice: nel rooftop, appena sopra al ristorante gourmet ospitato di una teca trasparente, intorno alla quale si dispiega una terrazza spettacolare che pare un salotto an plein air, come vuole la tradizione romana. Con vista a 360°, da lassù si può abbracciare in un solo sguardo il Cupolone della Basilica di San Pietro, Castel Sant’Angelo, buona parte del centro storico fino alle colline che incorniciano la Città Eterna.

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La luce di Roma decantata dalla letteratura

Con ogni finestra della stanza avevo il mio rapporto personale in funzione del calar della luce del sole. Ah, la luce del sole, la sua discesa fino a noi, ma santoiddìo, come sopportare tanta bellezza? (…) Questa inondazione di bellezza ti distorce l’anima (…)” scrive Manuel Vilas, poeta e narratore spagnolo, nel racconto Bella Roma pubblicato su La Lettura - Corriere della Sera del 7 novembre 2021. E prosegue La luce che entrava nel mio appartamento era brutale. Potrei chiamarla Dio, o Maria, o Elvis Presley, o Giovanna d’Arco. Però era solo luce. A volte avevo la sensazione di vivere proprio in cielo”.

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Il cielo capitolino screziato e cangiante al crepuscolo

L’hotel è stato concepito per essere un omaggio un’ode alla luce di Roma, da sempre celebrata da artisti e cineasti di tutto il mondo, al momento del crepuscolo. È una luce netta, dorata che definisce contrasto, contorno e plasticità, esaltando forme e materiali dai colori saturi spiega Daniela Colli, titolare dello studio di progettazione romano specializzato in progetti hospitality eclettici che si distinguono per le superfici pregiate su cui si innestano dettagli metallici e pennellate cromatiche squillanti. “Il progetto vuole celebrare la natura mutevole del cielo capitolino nell’ora magica del crepuscolo.

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Gli spazi conviviali aperti a tutta la città

Esteso su una una superficie di 4.000 mq distribuiti su 9 piani, Orazio Palace dispone di 65 camere, di cui 6 suite, oltre a diversi spazi dedicati alla socialità hall, library, lobby bar, giardino, palestra, ristorante Ozio al rooftop e sky lounge bar aperti non solo agli ospiti dell’hotel ma a tutta la città.

Nasce così un luogo di incontro, lavoro, scambio ed esperienze gourmet ma soprattutto un occasione per far riscoprire Roma a chi la vive e la conosce già: un invito a sentire di nuovo propria l’architettura, le tonalità distintive e le immagini inconfondibili di una bellezza cristallizzata nel tempo.

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Il palazzo neoclassico custodisce e si apre a un concetto contemporaneo di ospitalità

Resi plastici dalla luce, i profili neoclassici delle facciate dell’elegante edificio dei primi del Novecento racchiudono e al contempo aprono in modo fluido, invitando in spazi votati all’aggregazione. Tutti gli ambienti, ognuno con la sua specifica identità, sono accoglienti e fruibili per restituire ai turisti ma anche ai cittadini un concetto contemporaneo di ospitalità che non si limita al pernottamento ma prevede servizi diffusi, per lavorare, mangiare, prendersi cura si sé o anche solo stare insieme.

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Superfici pregiate accese da colori vitaminici

Negli ambienti dell’hotel le superfici monocromatiche sono valorizzate dal contrasto con tocchi di colore brillanti: dal rosa peonia al verde acido, dall’Electric Orange a Blue Klein. La personalità marcata, eclettica e cosmopolita dell’Orazio Palace è enfatizzata dai materiali pregiati, dagli arredi dal taglio sartoriale e dai dettagli curati, realizzati da sapienti mani artigiane.

Le aziende del design

Tante le aziende del design coinvolte, anche per progetti custom: da Tarkett e i brand di Iris Ceramica Group per i pavimenti a Glamora e Vescom per i rivestimenti murari, dagli arredi indoor Calligaris, Pedrali, Miji, Miniform e outdoor Talenti e Vermobil alle superfici dei mobili Ceramiche Vogue e Dekton by Cosentino, dall’illuminazione iGuzzini, Panzeri e Tom Dixon fino alle attrezzature per la palestra Technogym.

Il ristorante Ozio in una teca di vetro, tra rosa peonia e verde acido

Al settimo piano un grande volume vetrato, con terrazza perimetrale, ospita il ristorante Ozio, dallo stile contemporaneo e dalle tonalità vivide, allestito con divani lineari in velluto verde acido che si stagliano su pareti a riquadri in vetro retroverniciato rosa peonia. Sedie Calligaris rivestite in velluto floreale si alternano ad altre con schienale in paglia di Vienna attorno a tavoli in vetro illuminati da sospensioni circolari Panzeri in ottone satinato.

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La library intima e la corte-giardino a scacchiera

Se la library, declinata in una palette di colori neutri, suggerisce intimità e favorisce la concentrazione, per meeting informali così come per dedicarsi alla lettura, nella corte, il giardino con le pareti ricoperte da un cascata di gelsomino profumato regala un gioco visivo inaspettato: dall’alto spicca il contrasto fra il pattern quadrato a effetto scacchiera del pavimento in gres porcellanato FMG Fabbrica Marmi e Graniti e gli arredi dalla forma circolare in tondino di acciaio arancione di Vermobil.

La maestosa hall sovverte codici e proporzioni

Nella hall, la doppia altezza è enfatizzata da uno scenografico chandelier ideato ad hoc componendo macro anelli in ottone e da piante di grandi dimensioni. La parete che conduce al lobby bar è interamente rivestita con la carta da parati multicolor Glamora Vertigo dall’effetto tridimensionale. Qui, come a presidiare lingresso, due imperiose poltrone in velluto stupiscono sovvertendo in modo ironico le proporzioni della seduta classica.

Il lobby bar total metal black acceso da squarci di arancio brillante

Ambiente immersivo dal fascino misterioso, il lobby bar, monocromatico scuro e lucido, viene illuminato dalla carta da parati dalla texture materica, dai metalli cromati e dagli specchi incisi, interrotti dagli squarci di arancio brillante delle sedute in velluto di Calligaris e Midj, da arredi custom, dall’illuminazione soffusa de iGuzzini e dalle applique firmate Tom Dixon che creano ipnotici giochi di luce.

Camere e suite con punti di Blue Klein

Stile lineare, comfort e ricercatezza di materiali e texture distinguono le suite. Per le camere lo studio di Daniela Colli ha definito ambienti di toni neutri e dall’appeal internazionale con arredi tailor made dai dettagli pregiati: divani e sedute in Blue Klein, scrittoi e comodini con piani in marmo ricomposto Dekton by Cosentino fino alle lampade in macro e micro scala che con le loro calotte in titanio cromato avvolgono gli spazi in una luce morbida.

Lo sky lounge bar: lapice di un racconto impregnato di luce

All’ottavo e ultimo piano lo sky lounge bar si apre a perdita d’occhio sul panorama circostante, configurandosi come un meraviglioso living an plein air. Uno scenario che pare il set di un film.

Seduti su sedie di metallo viola di Vermobil o su comodi divani e poltrone in corda grigia intrecciata della collezione di Rope di Talenti, qui animata da cuscini rosa peonia, si può godere rimanere stregati dalla bellezza di Roma che, impregnata di luce, si staglia sullo sfondo mutevole del cielo.

Quello che va in scena all’Orazio Palace è un racconto tessuto di luce.