La natura per costruire lo spazio
Giorgio Donà: “Abbiamo cercato di rendere subito percepibile una sensazione di apertura quando si raggiunge il piano de La Résidence. Una moltitudine di livelli di trasparenze che mostra, senza troppo svelare, l’elemento centrale del progetto: il terrazzo circondato da un sistema di piante basse e arbusti, felci e rampicanti, che entrano anche nello spazio interno. La continuità tra i due ambienti è sottolineata da una ‘vasca-vaso’ in marmo e dalle linee del divano che si sviluppa al suo fianco per tutta la lunghezza del duplice salotto dentro-fuori. La natura è diventata elemento di costruzione dello spazio anche grazie alle vetrate perimetrali che, in quell’ottica di flessibilità di cui parlava Stefano, all’occorrenza si possono aprire completamente, nel rispetto dei requisiti altissimi di sicurezza imposti dal luogo. Un’interparete con pannelli finiti a specchio divide e unisce invece il salotto interno alla zona più conviviale che si relaziona, sul lato opposto, con la cucina integrata, definita da due ‘ante’ a scorrimento impacchettabili nella parete secondo necessità. Customizzate grazie a un innovativo sistema tecnico, queste sono rivestite in seta rossa e formano una superficie continua con la parete-boiserie stessa che nasconde altre funzioni, dalla porta di accesso ai servizi all’uscita di sicurezza. Come contraltare, il secret showcase, l’armadio segreto, la teca per gli oggetti-meraviglie di Cartier, in posizionamento simmetrico e in asse con il terrazzo-giardino, esprime nel suo rivestimento Verde Alpi una forte connessione con l’anima sia naturale sia minerale dello spazio. La pavimentazione continua in marmo di tonalità crema-avorio, che ritorna anche nel corpo scale, è caratterizzata poi da una texture di tozzetti in Serpeggiante italiano che ricercano un nuovo dialogo con la gamma di rossi, verdi, ori e nuance champagne tipica delle boutique Cartier”.