Un luogo pensato per gli amici e gli appassionati dello stile Langosteria, dove poter vivere un’esperienza differente rispetto a quella degli altri ristoranti. L’atmosfera raffinata e ovattata dà vita infatti a una proposta speciale, tailor made.

Emiliano Salci e Britt Moran di Dimorestudio hanno disegnato uno spazio intimo e riservato, ‘domestico’ ma sofisticato. Un ambiente ispirato al design degli anni ’70, contaminato da influenze giapponesi. La cucina dialoga con gli spazi conviviali, ma al tempo stesso è celata da un volume centrale rivestito in foglia d’argento e profilato da bacchette di legno verniciate di nero, a richiamare le forme delle canne di bambù.

Al centro della sala si trova il bar, che ha come protagonista una lampada vintage lunga circa tre metri in vetro e ottone con frangia perimetrale che sovrasta il bancone in marmo verde.

Per creare un’atmosfera lounge, le sedute e i tavoli del ristorante sono stati scelti oppure disegnati più bassi rispetto agli standard.

L’illuminazione è dominata da una scultura luminosa a soffitto, declinazione della lampada piana Dimoremilano 064, mentre sui muri spiccano le applique vintage Galleria di Ignazio Gardella.

Il progetto di interior design è stato fondamentale per riuscire ad esprimere al meglio il concetto di intimità e ricercatezza da cui è nata Langosteria Cucina. La scelta di una palette cromatica calda, come il beige e il corda chiaro, contribuisce a creare un ambiente accogliente e ovattato.

Nel nuovo locale l’esperienza gastronomica e conviviale ha nella condivisione il suo elemento caratterizzante, con piatti della tradizione di Langosteria che si alternano a continue novità. Ogni tavolo può scegliere 8 portate presenti nel menù firmato dallo storico chef del Gruppo, Denis Pedron, come sempre in collaborazione con il Corporate Executive Chef Domenico Soranno. La proposta è completata e valorizzata da una selezione di vini, in abbinamento e alla carta, curata da Valentina Bertini, Corporate Wine Manager del Gruppo.