Per ovviare l’anonimato di un appartamento destinato all’affitto, l’interior designer ucraina Julia Baydyk ha scelto ripensare gli spazi con un tocco personale

Julia Baydyk, fondatrice dello studio di design Alta Idea nel 2008 a Kiev, Ucraina è specializzata nella progettazione di spazi residenziali e commerciali: il suo tratto distintivo si ritrova nella capacità di riflettere in ogni lavoro l'energia e la natura del proprietario di casa.

Con DOT, un appartamento di soli 53mq situato nella città di Kiev, la sfida è stata doppia: Julia Baydyk si è trovata a pensare alla riorganizzazione di ambienti destinati a un utilizzo in affitto, sinonimo solitamente di poca personalità e anonimato.

Digiuna quindi di input e richieste tassative, ha scelto di trovarne la miglior chiave interpretativa ragionando insieme con il suo team sull’ideale di casa dei desideri.

Una nuova disposizione degli spazi

Il progetto ha preso il via con il ripensamento della disposizione degli ambienti: alcuni elementi pre esistenti sono stati rimossi, come alcune delle pareti divisorie, con il fine di creare nuovi scenari di vita che risultassero ragionevoli e convenienti per la vita quotidiana, allo stesso tempo.

Ne è conseguita la nascita di due nuovi ampi spazi: una spaziosa sala comune con grandi finestre vista lago e un armadio piuttosto ampio, tanto da poter essere definito una vera e propria cabina dedicata.

Cucina e living in formato 1x2

In uno spazio ristretto come quello di DOT, la necessità di ottimizzare ogni metro quadrato diventa la prerogativa di base.

Il team ha quindi lavorato sul massimo sfruttamento di ogni angolo: la cucina ad angolo, con lavastoviglie a incasso, frigorifero e armadi dagli ampi ripiani contenitori, è stata destinata a una parte dell’open space condiviso con il living.

Quest’ultimo, notevolmente luminoso grazie alle vetrate che all’ora del tramonto garantiscono luce naturale vista natura, è stato pensato per un utilizzo conviviale.

La scelta di non introdurre un televisore diventa dunque strategica, per fare sì che l’ambiente diventi luogo d’incontro e condivisione con amici e familiari. Inoltre la vicinanza (o meglio la condivisione) con la cucina, lo rende un ottimo espediente per agevolare i momenti di pasti e convivialità.

La palette

La volontà era appunto quella di conferire un tono 'sognante' all’abitazione, oltre a volerla proporre come una scelta elegante e funzionale per i futuri inquilini.

Lo si percepisce anche dalla palette cromatica scelta per l’intero progetto: il pavimento dell’open space living-cucina è caratterizzato da piastrelle dal tono graduale che varia dal beige al colore moka, con una delicata sfumatura madreperla.

Per la  della camera da letto la scelta è invece ricaduta su pannelli di parquet a tre strati. Per tutta la pavimentazione è stato inserito un sistema di riscaldamento da pavimento, ce conferisse comfort a chi vive la casa.

La zona notte tra funzionalità e tempo libero

La camera da letto nell’appartamento DOT assume un ruolo duplice: zona notte, naturalmente, e spazio dedicato alle attività ricreative.

Il team ha pensato di destinare una porzione di spazio libero alle passioni e al free time degli inquilini: di fianco alla finestra, una nicchia è stata lasciata nuda proprio per essere destinata alla pratica di meditazione o yoga, come anche a una culla, nel caso di famiglie con neonati. O, eventualmente, a uno spazio di preparazione che preveda una toeletta.

A completare l’ambiente, un armadio ultra-ampio e a muro, utile per riporre, oltre ai vestiti di utilizzo quotidiano, anche biancheria da letto e ulteriori capi.