Il progetto sviluppato per recuperare e trasformare un attico poliedrico e luminoso, delineato dalla presenza di abbaini, torrette e tagli prospettici dinamici, diventa il manifesto stilistico dello studio Icona che l’ha curato in ogni minuzioso dettaglio

Un progetto residenziale dinamico e luminoso, ottenuto recuperando e ampliando le soffitte di un elegante palazzo torinese degli anni Trenta, nella zona di Porta Susa, e trasformandole in un’ampia, accogliente e versatile abitazione per una famiglia.

Grazie alle sperimentazioni funzionali ed estetiche attuate, M51 manifesta appieno la cifra stilistica dello studio milanese Icona Architetti Associati, composto dai fondatori Federica Poggio e Marco Orto e da Domenico Cacciapaglia, che ha curato lintervento di restauro e conversione.

Una casa-cifra dove nulla è lasciato al caso

M51 è un’abitazione plasmata con cura minuziosa: nulla è lasciato al caso. Ogni dettaglio e ogni elemento, ogni scorcio e ogni affaccio è stato studiato, ricercato e sperimentato. La contemporaneità dei materiali scelti e dei tagli architettonici sia degli spazi inondati da luce naturale sia dagli arredi dalle linee semplici ma nette si mescola con leleganza novecentesca del palazzo e del quartiere. M51 diventa così la casa-cifra che racchiude il senso dell’architettura per Icona.

La vista sui tetti di Torino

Lo studio Icona si è cimentato nella riconfigurazione di uno storico building multipiano in zona Porta Susa per trasformarlo in una confortevole e curatissima residenza con vista sui tetti di Torino.

Il progetto architettonico

Gli ambienti dell’ultimo piano delledificio anni Trenta, attorniato da notevoli esempi di liberty torinese, sono stati completamente trasformati e rimodulati, aumentandone le altezze e la trasparenza, alla ricerca della massima illuminazione naturale.

L’appartamento si sviluppa attorno a una terrazza panoramica

L’appartamento si sviluppa, come in un abbraccio, attorno a una grande terrazza-tasca panoramica, separata dagli interni da un’ampia parete vetrata. Le altezze sono state rese più generose grazie a una nuova copertura in legno lamellare, rivestita da doghe in lamiera verniciata pigmentata, che si inserisce perfettamente nell’estetica originaria dello stabile d’epoca.

Oltre venti abbaini ricamano il perimetro della residenza

Per ovviare all’umbratilità degli spazi bui e profondi, una sequenza di oltre venti abbaini ricama il perimetro della residenza: come connocchiali di luce proiettati verso l’esterno, sono provvisti ciascuno di un piccolo balcone, che conquista una porzione supplementare di panorama.

Gli abbaini sono stati allineati alle forometrie originarie del palazzo, permettendo al nuovo involucro di evitare ogni discontinuità visiva con il corpo del caseggiato.

La torretta come punto di osservazione sulla città

La torretta padronale, invece, pare un punto esclamativo sull’orizzonte. Si tratta di un’addizione volumetrica, rivestita della medesima copertura metallica brunita, che spicca dalla sommità dell’edificio ed è generata dall’estrusione del vano scala. La torretta ospita la camera da letto ma diviene anche un punto di osservazione privilegiato sulla collina torinese e sulla città.

Zona giorno e zona notte

La separazione tra le aree giorno e notte è stata ottenuta orientando in modo sapiente gli spazi. La zona giorno è composta dall’avvicendamento, senza soluzione di continuità, di cucina, dining, living e terrazza.

L’insieme è stato concepito in maniera olistica, alla ricerca di una radicale flessibilità. Gli ambienti conviviali diventano così il palcoscenico di un’esperienza non univoca e non definitiva: il luogo di un abitare fluido, sperimentato con spirito e attitudine diversi.

La parte speculare dell’appartamento è invece riservata alla zona di quiete composta da due camere per i figli, una per gli ospiti, una playroom, un miniappartamento semi-indipentente per i collaboratori domestici e gli ambiti di servizio.

La massima personalizzazione dei dettagli

Alla composita articolazione degli spazi è associato il massimo livello di customizzazione. La quasi totalità degli elementi presenti nella casa sono stati progettati ad hoc, oppure modificati e personalizzati in funzione del progetto abitativo. Mobili, lampade, tessuti e complementi, vetrate e serramenti sono tutti, in un modo o nell’altro, alterati e ottimizzati in base alle modifiche apportate dai progettisti di Icona.

Un’attenzione meticolosa, tra equilibri e contrappunti

Lintero progetto residenziale è permeato da un’attenzione precisa e meticolosa volta ad dosare equilibri e contrappunti tra forme e colori. I toni freddi degli arredi e delle finiture (i marmi, i rivestimenti, le tonalità dei tessuti e delle carte da parati che tendono al carta da zucchero), per esempio, sono ampiamente compensati dal parquet dalle cromie calde e dalla matericità vissuta.

La scala sinusoidale come un’opera d’arte

La scala di collegamento tra il piano principale e la torretta è un’opera scultorea immaginata e progettata da Icona in ogni suo aspetto. Disegnata in carpenteria, ogni gradino è diverso dall’altro e pare sospeso nell’aria. Tutti insieme sviluppano una slanciata sinusoide, avvolta da un parapetto in lamiera di ferro verniciata bianca che dona leggerezza alla composizione.