Apre DEMO Design Emotion: una pensione in disuso di Rimini rinasce come hub sperimentale per l’ospitalità

È un inno al design partecipato il nuovo hotel DEMO Design Emotion di Rimini, progettato da 14 studi di architettura. Il risultato è un mix di linguaggi, atmosfere e sapori perfetto per un pubblico a caccia di emozioni (e scatti da postare sui social). Quattordici ambienti tematici che diventano racconti.

DEMO Design Emotion nasce da un’idea di Mauro Santinato, presidente di Teamwork Hospitality, la nota società di consulenza alberghiera. Nel 2018, Santinato ha chiesto a 14 architetti di realizzare camere di hotel che rappresentassero la loro personale visione di ospitalità. Le stanze, presentate in occasione di una manifestazione fieristica di settore e realizzate in collaborazione con aziende specializzate nell’arredo design, hanno avuto un tale successo da suggerire la realizzazione di un vero e proprio albergo progettato collettivamente. E la scelta per la location è caduta su una pensione in disuso a Rimini.

Cos’ha di speciale DEMO Design Emotion?

DEMO Design Emotion è un’operazione corale, una sorta di viaggio nell’immaginario in 14 visioni sull’ospitalità e di showroom permanente per i 90 marchi presenti. Si tratta di una struttura completamente non gestita, quindi totalmente high tech, in cui la ricerca estetica si coniuga alla semplicità d’uso e alla funzionalità. Il dinamismo del concept si ritrova nel logo e nella visual identity, realizzati dallo studio di comunicazione Santacroce DDC, che si compone e ricompone, comunicando anche per sottrazione.

Le aree comuni

DEMO Design Emotion si compone di nove suite, una lobby, un’area co-working, una lavanderia e servizi al piano terra. Ogni spazio ha una propria identità anticipata dal titolo del progetto.

Gli esterni e le aree comuni identificate dall’incipit di una nota canzone italiana, “Cerco l’estate tutto l’anno”, sono progettati dallo studio CaberlonCaroppi che ha ideato un concept basato sul colore e una ispirazione industrial, con balaustre esterne in vetro coolorato e una sorprendente parete in carta da parati per outdoor che riprende un motivo a mattoni e dot fuori scala.

Chiara Tabellini, founder di Ligh8Space, ha curato gli aspetti illuminotecnici degli esterni, oltre ad avere coordinato le scelte degli apparati luminosi.

Al piano terra, il biglietto da visita di ogni ambiente pubblico: la restroom. Dal nome poetico Drama, è studiata da Laura Verdi che ha voluto dedicare l’ambiente alle eroine delle opere liriche italiane evocate ognuna da un differente motivo alle pareti rivestite in wallpaper. E, come a teatro, si va in scena con una playlist studiata appositamente che ripete in loop le arie più famose delle opere selezionate mentre ci si specchia in un magic mirror che rimanda immagini emozionali ed evocative. E tutto è studiato per esaltare la femminilità, dai termoarredo di design ai lavabo freestanding.

Sempre al piano terra, adiacente ai bagni comuni, si apre la realtà studiata da Ovre.design, Spin the wheel: lavanderia per gli ospiti e spogliatoi. Un tripudio di ceramica in bianco e nero, sia a pavimento che a rivestimento, con motivi grafici ispirati a un elemento iconico del design italiano.

Le Suite: La Circle Room

Nove le suite. Con uno o due bagni, hanno una zona living, attrezzata in alcuni casi con funzionalissime kitchenette, e una zona notte importante, anche con due camere da letto.

Al primo piano troviamo Circle Room, progettata da Silvia Ticchi e SMOOVE!! di FDA Fiorini D’Amico Architetti.

Circle Room è uno spazio fluido senza barriere fisiche, con tendaggi al posto delle porte e ante scorrevoli. L’interior è studiato sulla forma del cerchio, vagamente retrò, lo stile è casual e accogliente, profondamente armonico.

Ogni suite è un concept

Sul secondo piano si aprono le suite progettate da Alessia Galimberti, Hub 48 e Fragment Hospitality.

Con il concept Una vita da (A)mare lo studio Galimberti realizza una suite legata al genius loci caratterizzata da colori mediterranei, l’ottanio e il sabbia. L’interior è volutamente neutro, flessibile e versatile, pronto a essere ‘vestito’ con accessori che andranno a identificare e personalizzare lo stile.

Colour Episodes di Hub48 inneggia al colore, con superfici fluide e volumi che vengono definiti da differenti tonalità, nei quali gli arredi si inseriscono per la loro forma e funzione.

Fragment Hospitality crea invece un’esperienza immersiva giocata sull’elemento fluido acqua. È una suite completamente accessibile ed è progettata con la consulenza di Roberto Vitali di Village for all. Il concept si chiama In a Light Wave e, oltre ad avere un bagno con doppio lavandino a differente altezza per garantire flessibilità di utilizzo a un’utenza ampliata - anche ai più piccoli -, dispone di una area wellness che promette all’ospite un’experience allargata.

Le suite del terzo piano

Al terzo piano ci accolgono Just Like Home di Contract Lab, Tropicana Club di Rizoma Architetture e Into the cloud di Barbara Vannucchi.

Contract Lab con Just like home ha voluto creare uno spazio multifunzione che rispondesse alle esigenze di relax ma anche di adattabilità. Living e zona cucina possono diventare postazioni di lavoro, separate visivamente da una libreria sospesa, come anche le camere da letto, materiche e poliedriche. Una suite smart e green.

Tropicana Club di Rizoma Architetture racconta una storia fatta di divertimento e colore. Un’esplosione di forme che ammiccano ad atmosfere pop giocate su materiali industrial e tonalità accese. La zona living ha una kitchenette realizzata come un vero e proprio angolo bar, il letto è una citazione di un baldacchino e mixa elementi grafici con materiali metallici.

Into the cloud, disegnata dallo Studio Vannucchi, è un invito alla leggerezza e a prendersi cura di sé espresso con un format ripetibile.

La penthouse

La penthouse di DEMO, al quarto e ultimo piano, è Sea Suite, studiata dallo Studio Bizzarro con i colori del mare. Non una semplice suite ma un’esperienza gratificante che riappacifica con il proprio io in un ambiente fatto di luce, esperienze tattili, profumi e colori rassicuranti. Una grande terrazza che mette in comunicazione il dentro e il fuori, un living con kitchenette a scomparsa, una double room con annessa una zona doccia multisensoriale.

Cover photo: Light8space, Chiara Tabellini