“In fase di avvio lavori, la casa non ha subito grandi rivoluzioni” spiega l’arch. Commendatore. “Non ci sono infatti stati interventi alla struttura dell’edificio, perché era già stata ristrutturata alcuni anni prima, quando faceva parte di un vecchio convento nel centro storico di Bologna”. La distribuzione e la collocazione degli arredi ha seguito le esigenze della committenza, lasciando un’ampia zona living con doppio volume su cui si affaccia lo studio di Eleonora, esperta di ambiente.
Arredare una casa con sensibilità nei confronti del Pianeta
La richiesta iniziale della committenza, però, era molto chiara. E ha guidato l’intero progetto qualificandosi sin da subito come fil rouge del lavoro.
Particolarmente attenta al riuso responsabile dei materiali, complice il fatto che Eleonora si occupa professionalmente di cambiamenti climatici, la coppia proprietaria aveva esigenza di traslare questa attenzione nell’ambiente domestico.
In questa ottica, sono stati scelti arredi di modernariato provenienti in parte dal vecchio proprietario di casa e in parte scelti in diversi mercatini. Ne è un esempio la libreria protagonista del soppalco, realizzata riutilizzando delle vecchie travi di risulta; o, ancora, un vecchio portone dell’edificio che è stato recuperato e decorato, e oggi costituisce le ante di un armadio a muro nello spazio adibito a studio.
In termini generali, la residenza è stata mantenuta fedele a come si presentava; l’unico intervento vero e proprio riguarda la cucina, rinfrescata con una mattonella in gres di Marazzi montata a spina italiana.