Tra pavimenti optical e pareti specchiate, rimandi anni ‘60 e dettagli déco, il nuovo ristorante Chez Pierre di Montecarlo progettato da Vudafieri Saverino Partners è un luogo charmant dominato dal rosso rubino

Intimità ed eccentricità. Due concetti che paiono in contrasto ma che raggiungono un perfetto equilibrio stilistico nel nuovo Chez Pierre guidato dal maître D’ Pierre Baldelli, che apre il suo primo ristorante a Montecarlo, proponendo sia cucina francese che piatti internazionali.

Situato all’interno del centro commerciale Metropole, Chez Pierre è uno spazio avvolgente e vibrante dall’allure rétro. Dal concept alla realizzazione, lo studio Vudafieri Saverino Partners ha ideato un progetto che interpreta la storia, l’expertise e la passione del maître, portando gli ospiti in un viaggio tra Montecarlo, Parigi e Londra, le città in cui si è formato.

Il pavimento a losanghe bianche e nere

Luogo appartato e al tempo stesso estroso, Chez Pierre conta 50 coperti e 6 sgabelli bar. Permeato da un’atmosfera charmant d’altri tempi, a spiccare è il pavimento a losanghe in marmo bianco e nero, cifra stilistica tipica degli anni ’60, che imprime un segno grafico incisivo creando un filo conduttore tra gli arredi, le texture e gli accostamenti preziosi.

Il rosso rubino intenso

Protagonista il rosso rubino intenso, scelto per gli sgabelli bar dal tocco vintage di Pedrali, a contrasto con il tono neutro del tessuto materico e cangiante Alter Ego di Dedar che riveste i pannelli a parete. Forme sinuose, colori accesi e pattern geometrici diventano così espressione del racconto di un’esperienza gastronomica memorabile.

Il bancone e gli specchi anticati, materiali e superfici

Il bancone è il fulcro del ristorante: il vetro righettato rosso retroilluminato e gli inserti verticali in ottone, enfatizzati sulle curve, ne scandiscono il ritmo, mentre una parete specchiata occupa il fondo e amplifica lo spazio. Specchi anticati su cui si susseguono immagini delle città di Parigi, Londra e Montecarlo si alternano al tessuto sovrastante che ne smorza i riflessi. Materiali come legno, ottone e vetro e superfici morbide come il velluto e la pelle donano un tocco sofisticato alla scenografia dell’ambiente coniugando forme e superfici con dettagli déco.

La luce, tra riflessi e opacità

Ad illuminare gli spazi, grazie a un gioco tra riflessi e opacità, sono state scelte le lampade a sospensione bianche e scultoree della collezione Hatton di Original BTC: realizzate in ceramica Bone China, presentano un rosone sfaccettato e donano una luce calda e suggestiva.