“Sono sospese a circa 10 metri di altezza. La prima si appoggia su tre alberi, la seconda invece si ancora a un unico tronco”. Chi parla è l’architetto Claudio Beltrame, che incontriamo in occasione dell’opening delle sue ‘Pigne’, due mini eco-lodge che occhieggiano da una delle foreste di abeti delle Alpi friulane.

Nate con vocazione turistica, grazie anche ai finanziamenti regionali del Friuli Venezia Giulia, le Treehouse sono state fortemente volute dai proprietari della Malga Priu (siamo a Ugovizza, località alpestre a una manciata di chilometri da Udine), che desideravano ampliare la loro offerta ricettiva.

“L’idea”, continua Beltrame, “era nel cassetto da un po’ di tempo: circa tre anni fa avevo partecipato a un concorso internazionale negli Stati Uniti per il progetto di una tree-house che celebrasse l’uso del legno, ricevendo una menzione per l’originalità della struttura.

Una serie di fortunate circostanze”, continua il progettista, “ma soprattutto l’incontro con l’azienda friulana DomusGaia, che ha risolto brillantemente i complicati problemi strutturali e di ingegnerizzazione, ha portato alla costruzione delle prime due case-pigna: 35 metri quadrati ciascuna, con living, area cottura e bagno al secondo livello, e camera matrimoniale che sfrutta il suggestivo ‘pine-cone’ al terzo piano.

La casa si completa con una scenografico spazio, nel primo livello, il più basso, che regala un panorama a 360 gradi”. Realizzata in legno lamellare e X-lam, la ‘Pigna’ presenta un’innovativa struttura a boomerang in legno curvo, coibentata con materiale naturale e rivestita con scandole di larice che ricordano la struttura lignea della pigna (“sono state tagliate a misura una a una e ci sono voluti due mesi per applicarle sulla superficie”, sottolinea Beltrame).

Tutto il legno utilizzato proviene dai boschi friulani dell’Alpe Adria ed è stato lavorato in loco: una scelta che ribadisce la sostenibilità del progetto unita alla volontà di promuovere le risorse dell’imprenditoria locale.

Lo sviluppo del territorio, anche da un punto di vista turistico, ha costituito uno dei goal del progetto, che ha voluto  celebrare l’eccellenza del made in Italy e, in particolare, della regione friulana.

A partire dall’azienda DomusGaia che, dopo aver realizzato importanti progetti nelle aree colpite dal terremoto, torna in Friuli Venezia Giulia con un’opera che ben interpreta la sua filosofia costruttiva: dall’uso esclusivo di materiali biologici alle alte prestazioni energetiche degli edifici, dalle scelte ecosostenibili alla massima cura dei dettagli costruttivi.

Testo di Laura Ragazzola – Foto Massimo Crivellari

gallery gallery
Occhieggiano dalla pineta le tree-house inaugurate lo scorso autunno. Sono realizzate dall'azienda friulana Domusgaia, su progetto dell'architetto Claudio Beltrame. Costruite con legno locale, le "pigne" rappresentano una sfida progettuale dal punto di vista strutturale.
gallery gallery
Lo spazio living si apre su un balcone affacciato sulla valle.
gallery gallery
Il living, che occupa il livello centrale della pigna, si articola in un'area conversazione, un angolo cucina e un bagno (arredi CasaBella e Delfabro).
gallery gallery
Le due tree-house sono sospese da terra e diversamente ancorate agli alberi (pianta) che sono costantemente monitorati per registrarne le condizioni di salute e le eventuali sofferenze.
gallery gallery
Il livello più basso della pigna può contare su un accesso autonomo e ospita una sorta di stanza belvedere. Qui più che altrove, è visibile l'originale struttura lignea arrotondata, che ha implicato uno studio ingegneristico piuttosto complesso (il progetto strutturale è firmato dall'ingegnere Loris Borean).
gallery gallery
La camera da letto si trova all'ultimo livello e sfrutta lo scenografico "pine cone" con un oblò vista cielo.
gallery gallery
I prospetti delle due pigne e la sezione tipo con i tre livelli di sviluppo: il living al centro, la camera da letto al livello superiore e il belvedere con pensilina esterna d'accesso al piano inferiore.