Posizionata nella zona soprannominata 'Svizzera del Kazakistan', questa villa riesce a rendere pulsante anche il più minimale dei contrasti: quello tra bianco e nero

Situata tra innumerevoli pini secolari e circondata da ben 14 laghi vista montagne, questa villa indipendente è stata individuata dalla famiglia proprietaria come luogo adibito al relax. Una seconda abitazione in cui trascorrere momenti di pausa e godere dell'aria pura.

A ospitarla, è quella che viene chiamata 'la Svizzera kazaka', ovvero la zona verde di Borovoe in Kazakistan, appunto; un luogo scelto dalla famiglia destinataria composta da sei persone (due genitori e quattro figli) per trascorre i fine settimana e le vacanze a stretto contatto con la natura.

Tutto attorno al contrasto

A progettarla, lo studio di architettura Kvadrat che per personalizzare gli spazi, ha ragionato sul principio del contrasto come linea guida. Un rapporto secco tra bianchi e neri che ha descritto l'intero progetto, pur mantenendo una personalità viva e pulsante: su tutti, il dialogo tra black and White ha determinato la distinzione tra aree pubbliche e private, luoghi da vivere alla luce del sole o in cui ritirarsi nella notte.

Situati rispettivamente al primo e al secondo piano, il binomio tra gli ambienti dedicati alla vita diurna e notturna è affiancato da una terza area, quella living a sé stante: uno spazio in cui i due colori convivono e si fondono, complice l'organizzazione su più livelli.

La zona soggiorno infatti è stata progettata per svilupparsi su due piani - per un'altezza complessiva di 7 metri. Un aspetto che apporta all'abitazione un ulteriore guadagno di spazio, creando ariosità e volume, in un flusso dinamico di riflessi e forme incentivati dalla luce naturale.

Per accentuare il principio del contrasto, il team di architetti ha voluto giocare con i materiali: legno e pietra, il caldo che bilancia il freddo. In un richiamo esplicito dei rapporti che regolano le dinamiche della natura tutt'intorno.

Corridoio, pareti e soffitto dell'ingresso sono dipinti di nero, per un'accoglienza calda che desidera mettere subito l'ospite a proprio agio. Subito a seguire, la luce pervade e l'area luminosa della zona living denota un ritmo che tornare in diverse zone della casa. Nel soggiorno, lo sguardo sulla natura è protagonista con un'ampia finestra panoramica con vista sul bosco.

 

"Il fatto che la zona living total white completa di un'ampia vettura che amplifica l'effetto luce assoluta sia posta subito in continuità con l'ingresso scuro,  fa in modo che lo sguardo di chi vi fa ingresso percepiscaa uno spazio ancora più ampio e arioso di quanto realmente già non lo sia", ci spiegano Rustam Minnekhanov e Sergey Bekmukhanbetov, direttori di Kvadrat architects.

Qualità senza compromessi

Uno dei punti cardine su cui si è basato il progetto è inoltre la selezione accurata di materiali naturali laddove possibile e un'attenta identificazione di soluzioni inclini a pratiche virtuose del vivere sostenibile. Un approccio, che, oltretutto, è anche sinonimo di ricerca e qualità di materiali e arredi utilizzati.

Silenzio a prima vista

Il minimalismo del progetto d'interni è dato dalla volontà della proprietà come degli architetti di voler mantenere alta la concentrazione sul paesaggio che circonda la proprietà. La totale assenza di esagerazione nelle forme e nei colori, ma anche nelle trame decorative denota come il lavoro si sia concentrato sulla necessità di evitare tutto ciò che potesse creare rumore visivo.

Considerando il fatto che si tratta a tutti gli effetti di una casa di campagna e che la famiglia trascorre in questi ambienti momenti di relax per dimenticarsi del caos lavorativo o delle attività settimanali, la progettazione degli interni ha seguito un modo 'meditativo'.