“La casa è una macchina per abitare”, diceva Le Corbusier. Parafrasando il suo pensiero, cento anni più tardi, dovremmo dire che “la casa è una macchina per un abitare sostenibile”. Un vero progetto contemporaneo, infatti, deve sapersi misurare non solo con le necessità dell'uomo in quanto individuo e parte di un nucleo sociale (come ai tempi del grande maestro svizzero) ma anche con quelle dell'ambiente.
Lavorare su questo binomio è complicato e capire come farlo, usando se stessi come cavie, funziona. Ecco perché la casa di Clinton Cole, direttore di CplusC Architectural Workshop, è emblematica: rappresenta la celebrazione assoluta della simbiosi tra architettura, paesaggio e sostenibilità e una sorta di manifesto di un professionista allo stesso tempo.