La seconda, invece, è stata più complessa: sfruttare le altezze degli ambienti, di 4 metri e 70. “Abbiamo deciso di realizzare dei soppalchi in tutta la casa”, continua Brenna. Per la zona giorno, questo significava doversi confrontare con le grandi finestre, senza ovviamente toccarle.
Abbiamo trovato una mediazione realizzando una forma tagliata a triangolo nel punto dove il soppalco dell’area cucina e salotto (che misura m 2,80 x 5,60) incontra le finestre. Una geometria secca, dunque, che si ponesse in netto contrasto con il preesistente”.
La zona living, nella nuova configurazione, è un ambiente unico, segnato dal parquet originale a spina di pesce parzialmente rimesso a nuovo, che comprende la cucina e il salotto. Questi sono tra loro comunicanti, ma separati grazie alla presenza del blocco scale che portano al soppalco: a chi lo guarda, questo appare con una pulitissima parete di pietra lavica, che contiene anche una cantinetta.
“Il corridoio che conduce dal salotto alla zona notte è preesistente”, spiega Brenna. “Ma lo abbiamo coperto con una volta a botte, che lo ingentilisce, offrendo anche un richiamo a tanta architettura classica mediterranea”.