È a partire da qui che hanno ragionato le due architette Alessia Cavalli e Francesca Smaldore, co-fondatrici dello studio romano: l’appartamento N.48, che originariamente si presentava come uno spazio organizzato in tre locali piuttosto ristretti, è stato trasformato come primo step in un unico, luminoso, open space di 40 mq.
Un monolocale in cui, per mezzo di astuzie e strumenti architettonici, la zona giorno e quella notte convivono armoniosamente in un pool di geometrie e colore.
La carta da parati è stata strategicamente utilizzata anche per mascherare l’ingresso e la zona armadio, sono poi state create finestre ovali che contornano l’altezza dell’unico ambiente creando una connessione visiva con il rosa protagonista del bagno; tutto è orientato a valorizzare la luce naturale già ampiamente accentuata dall'intervento di restyling, e a tracciare un percorso visivo che guidi lo sguardo nell’intero appartamento.
A separare i micro-ambienti 'tematici' sono sempre oggetti posti in modo strategico - qualche volta protagonisti, altre utilizzati come semplici arredi di scena - come la gradevole libreria a tutta altezza posta al centro della stanza.
Abbiamo chiesto alle architette come hanno lavorato al progetto.