Per il resto, ovunque il timbro e il ritmo del progetto si sono affidati a una miscellanea di accostamenti virtuosi, con una raffinatissima palette materico-cromatica, declinata tra sete e velluti, lacche rosse e ottoni bronzati, marmi, legni e intarsi, come una matrice sottotraccia De Stijl interpretata creativamente. In questo senso l’elemento che più restituisce sul piano simbolico questo savoir-faire è rappresentato dalle porte in legno laccato avorio con inserimenti in ottone, specchio e vetro satinato, opera dello stesso artigiano che le aveva realizzate durante la precedente ristrutturazione degli anni Ottanta. Ha potuto rifarle ex novo secondo il modello originale, laddove non è stato possibile recuperarle e restaurarle; ma in questo intervento si è occupato anche della fornitura dell’arredo custom made. Il valore di altri fili che si riannodano nel tempo e nella storia di un luogo, tutto da rispettare, custodire e tramandare.
Progetto architettonico e d’interni di Ezio Riva Milano - Team di progetto Francesco Tagliero, Marco Venegoni - Opere strutturali Elena Formenti - Foto di Filippo Bamberghi