400 metri quadri di residenza immersi "con leggerezza" in 9.000 mq di terreno a pochi chilometri dal centro storico di Treviso

Un terreno edificabile vicino a Treviso è passato dall'ospitare cinque fabbricati agricoli ad accogliere un'ambiziosa proprietà unifamiliare progettata assecondando lo stile della famiglia di destinazione.

A destare interesse, oltre all'importante distesa verde di circa 9.000 mq che circonda l'abitazione, è il fatto che si tratta di una casa prefabbricata con struttura a telaio, a firma di Rubner Haus, che comunque continua portare con sé le orme dei precedenti volumi: lo stile agricolo è infatti stato mantenuto, ne è una prova la struttura con copertura a due falde in stile agricolo, ma anche “l’ampio portico con alti setti murari a sostegno del tetto, per dare proporzione e continuità ai volumi”, ci racconta Oscar Zaffalon che ne ha progettato l’architettura insieme col committente.

Un aspetto estetico e strutturale che ben si sposava con la chiave interpretativa fornita dalla proprietà per il disegno dell'intero progetto: un luogo in cui poter far respirare piena libertà alla famiglia, oggi composta da cinque membri.

Quando il proprietario di casa è un appassionato di design

Come per la struttura, anche il progetto degli interni è stato profilato sulla base della personalità dei proprietari: lui, in particolare, è appassionato di design - è titolare di una società che realizza progetti d’interni e arredi su misura per hotel di lusso e complessi immobiliari - per cui desiderava che la sua casa rispecchiasse le sue preferenze, in un mix di eleganza e contemporaneità sempre mantenendone autentico il carattere.

Per soddisfare le richieste, l'architetta Silvia Prevedello ci racconta: "Con il proprietario di casa  ci siamo divertiti a usare il colore. Lasciandoci ispirare dal contesto rurale, abbiamo giocato con le nuances terrose, con le vibrazioni dei toni che dal testa di moro vanno al tortora.

Un altro elemento caratterizzante sono le vetrate, tagli verticali che, in continui rimandi tra il dentro e il fuori, conferiscono un aspetto contemporaneo al design dell’involucro e luce agli interni".

Una geografia di spazi generosi

La casa, che in totale portici compresi si sviluppa su una superficie di 400 metri quadrati, accoglie con una vasta zona giorno costituita da un openspace di 100 mq che l’edilizia in legno ha permesso di mantenere libero e aperto, senza pilastri di sostegno a interromperne la continuità.

La cucina accosta alle grandi armadiature a scomparsa della dispensa con cantinetta per i vini un altrettanto ampio piano di lavoro centrale, che termina con un piano snack per la colazione o i pranzi veloci.

Cuore nevralgico della casa, e luogo della convivialità, è la zona pranzo, dove la famiglia si raccoglie intorno al grande tavolo a firma Zanotta circondato da comode poltroncine in ciniglia e impreziosito da un lampadario scultura in anelli di ottone ideato ad hoc.

Si accede così alla zona living, un ambiente accogliente arredato con divani, tavolini e pouf Maxalto e definita da una parete attrezzata, progettata e realizzata su misura, che incastona la tv e segue l’andamento diagonale del tetto.

Rivolto a sud, verso il parco, sulla zona giorno, grazie alla doppia altezza della copertura, si affaccia un soppalco, sala per la lettura e lo studio, atelier dove la padrona di casa si dedica alla pittura, dotato di una libreria che si integra strutturalmente nel corrimano della scala.

Quest’ultima è costituita da un unico pezzo di metallo trattato, verniciato e sagomato come un foglio incastrato nella parete.

I pavimenti, in legno di rovere tinta tabacco spazzolato e fumigato, sono posati a spina di pesce irregolare. Opera di un artigiano locale, sono caratterizzati da diversi formati che, andando dal più grande al più piccolo, aumentano la percezione di spazialità del contesto. Sempre al piano terra, a chiudere la zona giorno, si trova il bagno per gli ospiti decorato da una carta parati di Wall & Decò.

La zona notte, tra effetti sorpresa e soluzioni orientate al futuro della famiglia

La camera padronale, dotata di bagno privato, presenta un’ampia cabina armadio e come testata del letto una quinta scenica ricoperta da un parato Glamora dai toni neutri e dal disegno rilassante.

Le camere dei tre figli, definite da colori e accostamenti che ne rispecchiano i gusti e le personalità, sono tutte matrimoniali e fornite del loro bagno, perché pensate per accoglierli anche in futuro.

Il lungo corridoio che attraversa la zona notte è invece caratterizzato da un ampio armadio a muro su tutta la lunghezza e da una parete a specchio sul lato opposto, che incorporano al loro interno le porte di accesso alle camere. È intrigante come lo sguardo possa incrociare il muro di fondo su cui campeggia una carta da parati Wall&Decò, che con la parete a specchio dialoga dando vita a un 'effetto caleidoscopio'.

Una sfiziosa chicca a fare le veci di una dépendance

Piccola chicca finale: esiste un’area della casa cui si accede solo dall’esterno tutta dedicata ai ragazzi. Fa un po' le veci di quella che siamo abituati a definire dépendance, ma si tratta di un ambiente del tutto connesso al resto della proprietà.

È una stanza del cinema, con una piccola palestra, il bagno e un angolo cottura, l’indipendenza infatti era un’altra delle esigenze principali della famiglia. La stessa idea sottende il portico importante, esposto a sud e vissuto come un salotto.