Percorso espositivo
“Le nicchie sono un’idea di Mika Tajima, un’artista amica in collezione, che un giorno, parlando della casa, mi ha suggerito di trasformare la scala nel centro anche simbolico di quello che io chiamo il mio piccolo Guggenheim, un percorso espositivo”, ricorda Valeria Napoleone. “Invece il parapetto che reinterpreta le sinuosità dei balconi della facciata vittoriana è stato disegnato da Michelle e Giuseppe, gli architetti che hanno coordinato il processo realizzativo affidato ad eccellenze dell’artigianato italiano per le opere di design site specific, rivelando una capacità di ascolto e di dialogo per me importantissima. Penso in particolare ai lavori di Nathalie Du Pasquier e Nanda Vigo, due donne che dagli anni Settanta-Ottanta, il periodo del rinnovamento più radicale in tutti gli ambiti, hanno navigato in modo fluido, profondo e coraggioso, tra architettura, design e arte, contribuendo a un’evoluzione del gusto che non è solo estetico ma anche di sperimentazione linguistica”.