Progettata da Francisco Pardo Arquitecto, Casa Aguacates è un buen retiro brutalista e bucolico che, ricoperto da piante di avocado, si mimetizza nella foresta messicana

Una villa grezza eppure accogliente, incastonata nella zona lacustre rurale della Valle del Bravo, a due ore da Città del Messico. Un rifugio sormontato da alberi di avocato, nascosto alla vista – sia da terra che dal cielo – ma che non nasconde la vista, quella panoramica. Una casa mimetica, avvolta dalla natura selvatica ma che protegge un giardino domestico.

Progettata per generare il minimo impatto ambientale dallo studio messicano Francisco Pardo Arquitecto, Casa Aguacates - Avocado House è il buen retiro dove trascorre i fine settimana una giovane coppia con bambino per sfuggire al trambusto della vita urbana.

Leggi anche: la proposta di social housing di Francisco Pardo per migliorare la qualità delle abitazioni nel Messico rurale

29_Aguacates_Francisco Pardo Arquitecto ©Sandra Pereznieto
Ph. Sandra Pereznieto

Le piante di avocado ‘seppelliscono’ la casa ma non la vista

Il lussureggiante (e panoramico) sito di tre ettari, incastonato in una valle tra le montagne che offre un clima piacevole tutto l’anno, è coperto da una distesa di alberi di alberi di avocado che digrada in una fitta foresta. “L’obiettivo principale del progetto era quello di garantire una vista privilegiata sulla foresta, ma allo stesso tempo i committenti volevano lasciare intatto il campo di avocado. Da qui l’ispirazione di ‘seppellire’ letteralmente la casa” spiega Francisco Pardo, fondatore dello studio.

02_Aguacates_Francisco Pardo Arquitecto ©Sandra Pereznieto
Ph. Sandra Pereznieto

Preservare la natura. E la vista dal cielo

L’intero concept ideato per l’abitazione estesa su 246 mq interni (442 totali) ruota attorno all’intenzione di preservare gli elementi naturali e generare il minimo impatto sull’ambiente circostante. Ecco che quindi le piante di avocado spuntano sopra la struttura, celata e discreta, che si affaccia sulle cime degli alberi della foresta. Appassionata di deltaplano, la coppia di committenti aveva inoltre un desiderio speciale per quella che consideravano la ‘quinta facciata’ – la vista dal cielo – progettata meticolosamente con un tetto verde e quattro lucernari lineari per far sì che la casa si integri in modo naturale, silente, nel contesto.

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Ph. Sandra Pereznieto

Condizioni termiche (naturali) ottimali

La soluzione inedita, in parte sotterranea, sviluppata per l’abitazione, situata in una zona interessata da notevoli escursioni termiche tra notte e giorno, garantisce inoltre condizioni termiche interne ottimali. Grazie al terreno sovrastante, infatti, il tetto mantiene la casa a una temperatura costantemente mite.

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Ph. Sandra Pereznieto

Un grande ‘contenitore’ interrato in cemento grezzo

All’interno di Casa Aguacates, il volume interrato si dispiega come una sorta di grande contenitore in cemento a vista dalla pianta aperta semplice, caratterizzata da un numero limitato di pareti divisorie, basse e isolate dal tetto, e da un soffitto in cemento continuo che attraversa l’intero piano.

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Ph. Sandra Pereznieto

La configurazione aperta degli spazi

Un grande open space dà accesso diretto a una terrazza con vasca idromassaggio affacciata sul bosco. Lo spazio, arioso e luminoso, è composto da cucina, sala da pranzo e soggiorno, con pochi elementi d’arredo progettati su misura come l’isola per cucinare e l’imponente camino in metallo nero che scandisce lo spazio. Intorno a questo ambiente, a completare l’abitazione, si dispiegano la camera da letto padronale, quella del bambino, due camere per gli ospiti e uno studio.

Verde incontaminato vs verde addomesticato

Se la parte anteriore della casa è interrata, l’area posteriore è stata perforata per diventare un patio interno che fornisce una seconda fonte di luce solare e ventilazione. La casa si affaccia così da un lato sul verde incontaminato, dall’altro su paesaggio ‘addomesticato’. Il progetto rappresenta quindi una sofisticata, sottile, espressione della capacità dell’architettura di controllare e coesistere con l’ambiente naturale circostante in una tensione creativa costante e stimolante.

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Ph. Diego Padilla

Materiali naturali e texture raw

Una tavolozza semplice, composta da tonalità neutre e texture raw crea una sensazione generale di naturalità, mentre la selezione dei materiali contribuisce ad enfatizzare l’estetica minimale e garantire una manutenzione molto bassa.

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Ph. Sandra Pereznieto

Il riciclo dei materiali da costruzione

La struttura in cemento a vista si combina con pareti rivestite in Chukum, uno stucco naturale della regione dello Yucatan, e tramezzi in legno di pino riciclato proveniente dalle strutture temporanee utilizzare durante la costruzione dell’abitazione. Con il legno di recupero è stata inoltre realizzata una cabin a monte della casa che funge da deposito e al contempo belvedere con vista panoramica sui dintorni.

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Ph. Sandra Pereznieto

Natura selvaggia vs natura domestica

Adattandosi naturalmente al sito bucolico in cui è incastonata, Casa Aguacates di Francisco Pardo si rivela la vivida espressione della simbiosi tra architettura e natura, natura selvaggia e domestica.

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Ph. Sandra Pereznieto
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