Dario Curatolo con Nerosicilia, Mosaicomicro

Cortile d'Onore Portale Sud - Università degli Studi di Milano

Il progetto di Dario Curatolo vuole rappresentare una sorta di ‘grado zero’ dello spazio dell’uomo: il cielo, la terra, l’individuo. La terra è raffigurata da una ‘colata’ di materia, corposa e densa, che dalle scale si espande nell’area antistante il portale, realizzata con lastre di pietra lavica di Nerosicilia.

Dario Curatolo

Il cielo è costituito da migliaia di stelle, minuscole tessere prodotte da Mosaicomicro recuperando vetri di monitor di computer e televisori dismessi: piccoli frammenti di diverse tonalità, atomi che costruiscono il cielo ma anche il tetto, la copertura, il rifugio.

La presenza dell’uomo è simboleggiata da due grandi setti in pietra lavica grigia, quasi una grotta le cui pareti riportano segni, parole, codici serigrafati in vetro che, come incisioni rupestri, testimoniano l’evoluzione dell’essere umano.

I setti definiscono anche l’artificio della prospettiva, una prospettiva borrominiana, esasperata, che conduce verso una porta di luce: una tenda luminosa che divide lo spazio, simboleggiando la visione del futuro, impalpabile e prossimo. Un futuro che sanno ben vedere i sognatori, quelli che cercano di progettare il domani con sensibilità e consapevolezza, perché lo spazio dell’uomo è fragile.