La Design Week finisce ma tante mostre rimangono aperte: una selezione per chi non è riuscito a godere appieno del fittissimo calendario del FuoriSalone

Dall’interpretazione fotografica di Carlo Valsecchi che racconta il lavoro architettonico di Antonio Citterio e Patricia Viel fino alla grafica di casa Olivetti che puntava a una comunicazione efficace quanto i prodotti che produceva, sei appuntamenti tra arte, architettura e design, per un percorso nella bellezza.

Carlo Valsecchi photographs Antonio Citterio Patricia Viel, Palazzo Morando, Milano, dal 12 aprile al 12 maggio

Il fotografo Carlo Valsecchi ha lavorato per 12 anni sulle architetture che tra il 2000 e il 2020 Antonio Citterio e Patricia Viel - ACPV Architects - hanno realizzato in Italia e nel mondo.

La sua attenzione a raccontare l’architettura e, nello specifico, questa particolare idea di architettura, ne ha fatto (quasi) una scienza esatta del rapporto tra edificio e paesaggio urbano, tra la complessità della città e il singolo intervento. Per dirla con le parole di Valsecchi, «L’architettura esiste nello spazio istantaneo e non misurabile del sentimento, è indispensabile esserci, essere lì in quell’istante. Questo ha poco a che fare con la visione, ha solo a che fare con l’essere simbolico ed emotivo che è l’animale uomo».

La sua emotività si esprime nelle luci, nelle cromie, nelle trasparenze di una città in continuo cambiamento e di un’idea dell’abitare dalle forme lineari e leggere. In mostra una selezione degli scatti che trovano invece più spazio nel volume ACPV ARCHITECTS Antonio Citterio Patricia Viel as seen by Carlo Valsecchi edito da Silvana Editoriale con i contributi di Francesco Bonami, dell’ex-direttore del Design Museum di Londra Deyan Sudjic, del curatore e saggista Francesco Zanot e dell’architetto Valerio Paolo Mosco.

Informazioni utili: Palazzo Morando, via Sant’Andrea 6, Milano, aperto da martedì a domenica in orario 10 - 17.30

Robin Lopvet. Living Certosa, Milano Certosa District, dal 16 aprile a fine giugno 2024

Robin Lopvet ama giocare. O meglio, Robin Lopvet è un narratore dell’immaginario e lo fa con la macchina fotografica. Così il fotografo francese è andato in giro per il distretto Certosa, quell’area della città meneghina compresa tra piazza Cacciatori delle Alpi e via Varesina, a fotografare chi vive e lavora da quelle parti.

Artigiani, operai, ristoratori sono solo alcuni dei professionisti ritratti a rappresentare la zona. Poi ha realizzato dei collage in grande formato giocando sulla manualità, la propria e quella delle persone ritratte, per comporre una favola ad alto tasso di ironia sul processo di riqualificazione in corso nell’area.

E ora quelle foto sono esposte in una mostra curata dal collettivo Kublaiklan come installazioni all’aperto.

Informazioni utili: Living Certosa, Milano Certosa District, dal 16 aprile a fine giugno.

Interni Cross Vision, diverse location di Milano, dal 15 al 28 aprile

Da Milano verso il mondo e viceversa. È così che si può raccontare l’appuntamento per festeggiare 70 anni della rivista Interni durante il FuoriSalone, forse una delle manifestazioni più rappresentative dell’anima della rivista.

Perché da sempre mette in scena il rapporto tra architettura, design e arte, tre elementi insostituibili per raccontare la complessità del progetto, da sempre al centro del lavoro editoriale di Interni. Ma naturalmente si guarda al futuro e l’appuntamento con Cross Vision intende evidenziare il know how italiano in un confronto con le culture di altri paesi, ponendo l’accento sull’obiettivo comune di coltivare il senso del bello.

Ecco, la visione trasversale sta qui, nel pensare alla bellezza attraverso un progetto che nasce da Culture Differenti, Paesi Differenti, Saperi Differenti. Un bell’incrocio, fatto di innovazione industriale e tradizione artigianale, che raccoglie una serie di nomi del design italiano e internazionale capaci di raccontare il presente guardando al tempo che verrà.

Cross Vision è da esplorare tra gli spazi dell’Università Statale di Milano (via Festa del Perdono), la Audi House of Progress (corso Venezia 11), l’Eni Space dell’Orto Botanico di Brera (via Fiori Oscuri 4), Eataly (piazza XXV Aprile 10), Urban Up (Unipol via De Castillia 23), Università Cattolica del Sacro Cuore (largo Gemelli 1). Dal 15 al 28 aprile. Vedi l’articolo su Interni.

Formafantasma. La casa dentro, Fondazione Ica, Milano, dal 10 aprile al 19 luglio

Questa volta Formafantasma si occupa del decorativo in un viaggio nella casa intesa come spazio introspettivo. Protagonista è la casa dell’infanzia, quella ricca di oggetti fatti a mano, di elementi decorativi, per farsi simbolo di una critica al modernismo come dogma ideologico che considera la sobrietà una virtù decisamente superiore al decorativo.

Che però è capace di creare una dimensione domestica. Si tratta, come ha spiegato Formafantasma al curatore, di «un tentativo romantico di dare dignità ai ricordi personali e a ciò che è spesso è culturalmente vilipeso, il decorativo, il carino e, per estensione, il femminile».

Il risultato è una riflessione sulla memoria attraverso oggetti che compongono un racconto su quel che si è perso o che è a rischio di estinzione.
Informazioni utili: Fondazione Ica, via Orobia 26, aperta il mercoledì in orario 14-18, dal giovedì al sabato in orario 12-19. Aperture speciali durante i giorni inaugurali del Salone (su icamilano.it).

Olivetti. Storie da una collezione, Palazzo Arese Borromeo, Cesano Maderno, dal 13 aprile al 2 giugno

Richard Neutra nel 1958 firma la prefazione di un catalogo di prodotti Olivetti e poi, come ricompensa, chiede una Lettera 22; Umberto Eco in Arte Programmata del 1962, teorizza l’arte cinetica come ‘opera aperta’; mentre Enzo Mari progetta le agende Olivetti con i disegni di Jean-Michel Folon. E poi… straordinarie pubblicità, a cominciare dalla mitica lettera scritta alla macchina da scrivere stessa, la Valentine disegnata da Ettore Sottsass: «Cara Valentine, voglio dirti con la presente che sono contento della nostra amicizia e che ti scriverò molte lettere».

Comunicazione, grafica e pubblicità del pianeta Olivetti sono in mostra per celebrarne i 90 anni (e in un volume edito da Ronzani - ne abbiamo parlato qui).

Oltre 500 oggetti tra progetti, disegni, brochure, manifesti, libri aziendali, libretti d’istruzione e cataloghi compongono la storia di un “fare bene” della fabbrica Olivetti e della sua grande attenzione alla comunicazione: bisogna fare bene le cose e farlo sapere, come diceva Olivetti.
Informazioni utili: Palazzo Arese Borromeo, Cesano Maderno, per gli orari consultare il sito.

Inga Sempé. La casa imperfetta, Triennale, Milano, dal 15 aprile al 15 settembre

Gli oggetti e i mobili progettati dalla francese Inga Sempè disegnano uno spazio sempre in bilico tra il serio e il faceto. O meglio, una nota di ironia accompagna sempre le linee scelte per l’abitare insieme ai colori, immancabili nel suo universo. Che qui viene raccontato insieme alla sua vicinanza con l’Italia, territorio che Sempé ha frequentato molto per stili, colori, per la lingua (che padroneggia molto bene) capace di tradursi in forme particolari, ma anche per le numerose collaborazioni professionali.

Questa mostra è dedicata al lavoro più recente di Sempé, tra progetti, oggetti e disegni, esposti in uno spazio domestico progettato dallo Studio A/C e da lei stessa: una casa in scala che narra l'intrigante meccanica e la colorata funzionalità del design di Sempé.

Informazioni utili: Triennale, viale Alemagna 6, Milano, aperta da martedì a domenica in orario 11 - 20.