La tenda di Franco Raggi per l'ospitalità inclusiva da Dopo?
Dopo? al Corvetto è tante cose: uno spazio nella prima periferia milanese dove l'aria glamour della città arriva rarefatta e c'è spazio per esercitare lo spirito critico. Ma anche il "collettivo di collettivi" dove trovano posto alcune delle realtà under 35 più ispirate del momento.
Che, per questo FuoriSalone, hanno lanciato un'idea sfidante: offrire residenza ad artisti e progettisti, nei giorni in cui Milano diventa inaccessibile per i prezzi di una camera, in cambio di un sostegno creativo da realizzare proprio per la Design Week.
Spiega Salvatore Peluso, curatore e tra le anime di Dopo?: "Le quattro tende che ospiteranno designer, artisti e giovani professionisti durante la design week sono state concepite in modo completamente diverso, con risultati formali molto distanti tra loro. Uno dei riferimenti principali per l’intero progetto è stata la Tenda Rossa di Franco Raggi, architettura nomade recentemente rieditata dalla galleria VGO Associates in una versione in bianco e nero: lenzuola stampate e canne di bambù. Si tratta di una struttura minimale, economica, facile da spostare, che nobilita ironicamente con le fattezze del tempio la sua stessa precarietà".
Da qui l'idea di chiedere in prestito a Raggi l’ultima versione del suo lavoro, "anche se per motivi sia tecnici sia concettuali abbiamo preferito sviluppare una nuova versione".
Classic One sarà una tenda prefabbricata dalla forma “a casetta”, che verrà decorata dai suoi stessi abitanti seguendo le indicazioni del maestro. "È la prima volta che dialoghiamo con un architetto della generazione dei Radicali" continua Peluso.
"L’obiettivo principale di Dopo? è di supportare pratiche contemporanee ed emergenti, perché manca un contesto istituzionale di riferimento che supporta lo sviluppo di nuove idee (Triennale, dove sei?).
Ma il debito verso quel gruppo di architetti c’è, eccome. Una delle frasi-manifesto che avevamo lanciato per l’apertura dello spazio, 'Siamo sicuri che il lavoro coinciderà con la vita?', richiamava quello di Global Tools: 'Quando l’educazione coinciderà con la vita'".