C'è il "supermarket" indiano, il salice sonoro che diventa oasi di meditazione, tante riflessioni su tematiche di attualità e perfino un metaverso dedicato: la nostra selezione tra i 75 eventi di 5Vie dove il design è convivialità

Design d’autore e da collezione, alto artigianato, sperimentazioni tra arte e design, otto grandi mostre per un totale di 75 eventi.

Dal 15 al 21 aprile 2024 ritorna 5Vie, il distretto del FuoriSalone di Milano, con la 5Vie Design Week 2024 nel centro storico tra corso Magenta, Sant’Ambrogio e le Colonne di San Lorenzo.

Novità di quest’anno: la nuova venue di palazzo Litta, che si somma alle altre location, e ospita le opere d’arte di designer da tutto il mondo.

Numerosissimi i progetti del circuito 5Vie, che ruotano intorno al macro tema Unlimited design orchestra, una polifonia di proposte, oggetti, installazioni, esposizioni e luoghi inattesi, dal “supermarket” indiano di Gunjan Gupta, curato da Maria Cristina Didero, al salice sonoro, oasi di pace e meditazione, di Sara Ricciardi.

Il tema di 5Vie Design Week 2024

La manifestazione, giunta all’undicesima edizione, quest’anno ha come tema Unlimited design orchestra, dove orchestra è da intendersi alla maniera greca, come luogo di esibizione, e come un insieme di persone che interagiscono come dei musicisti e generano rapporti armonici e vibrazioni umane condivise.

Una convivenza, quella tra gli esseri umani, che in un’epoca sempre più digitalizzata e iniqua fatica a concretizzarsi. 5Vie con Unlimited design orchestra vuole connettere, avvicinare, travalicare i muri e abbattere le distanze, rintracciando nel design e nell’universalità del linguaggio artistico la dimensione in cui gli esseri umani possono incontrarsi e dialogare.

Cosa vedere durante 5Vie Design Week per il FuoriSalone 2024: gli eventi da non perdere

Le otto produzioni di 5VIE:

Indian tiny mega store
5VIE headquarters via Cesare Correnti 14

Un tipico supermarket indiano, proposto in miniatura, animato da musiche coinvolgenti, sapori speziati, colori cangianti e profumi orientali. È Indian tiny mega store della designer indiana Gunjan Gupta, con la curatela di Maria Cristina Didero.

Un “piccolo grande” negozio rappresentativo, negli intenti dell’artista, di una democratizzazione del design che dovrebbe essere accessibile a tutti. In mostra ventuno manufatti artigianali di uso quotidiano selezionati dalla creativa ed esposti tra scaffali in legno risalenti al XVIII secolo.

Il numero ventuno, in hindi “ikkis”, si riferisce al XXI secolo, epoca in cui la sequenza, la modularità e la simmetria influenzano, secondo la creativa indiana, il modo di progettare la vita dell’uomo; ventuno è anche il numero “eternamente significativo e simbolico, in ambiti sia fisici che spirituali”, continua Gunjan Gupta. In più, una capsule collection dedicata a Milano e ai colori di Ettore Sottsass.

Under the willow tree
5VIE headquarters, palazzo Litta, corso Magenta 24

Sotto le fronde di un salice, albero simbolo del ciclo della vita, del ciclo femminile e del potere lunare. Una natura incantata, benefica e curativa, dove rifugiarsi, meditare e ritrovare la quiete e se stessi.

Dopo il mandala umano dello scorso anno, Sara Ricciardi promette ancora una volta di stupirci con Under the willow tree, l’installazione a Palazzo Litta formata da rami di salici sinuosi che diventano armonici, in grado di produrre vibrazioni acustiche tramite piccole campane metalliche che, nel vento o al passaggio delle persone, restituiscono una melodia che sembra un richiamo ancestrale.

A realizzare le fronde tessili, Antica Fabbrica Passamanerie Massia Vittorio 1843 Torino, il sound è curato da Paolo Borghi, musicoterapista e musicista capace di intonare l’equilibrio sonoro dei bar chimes dei rami, il tappeto sonoro è curato dall’azienda Glauck che, tramite diffusori invisibili, diffonde tracce sonore in grado di richiamare una passeggiata in natura tra fiumi, canti e vento.

Salvage
5VIE Headquarters, palazzo Litta, corso Magenta 24

La sua ricerca parte dagli stravolgimenti globali e, in particolare, dall’allarme rifiuti. È Jay Sae Jung Oh, designer di origini coreane residente oggi a Seattle, autrice della serie Salvage, in mostra nella cornice storica di palazzo Litta: pezzi d’arte unici realizzati recuperando oggetti abbandonati avvolgendoli in sottili strati di iuta o pelle grezza, come a volerli proteggere e salvare.

“A differenza delle belle arti, il design ha una maggiore responsabilità nel fornire la soluzione migliore”, spiega la creativa, “la maggior parte delle mie ispirazioni progettuali derivano dalla consapevolezza di questioni sociali come la sostenibilità e l'abbondanza di rifiuti. La nostra cultura dell’usa e getta mi rende sempre più interessata a oggetti che le persone sprecano o considerano di valore inestimabile”. Una critica al consumismo, ma anche un lavoro sulla memoria e il potere degli oggetti di restituirci il nostro vissuto.

Prendete e mangiate
5VIE Headquarters, palazzo Litta, corso Magenta 24

Serena Cancellieri, Ron Arad, Giopato & Coombes, MA! Studio, Daria Dazzan, Marie Eklund. Sono alcuni dei protagonisti di Prendete e mangiate, curato da Linda Pilar Zanolla, l'indagine sull’idea della tavola, della condivisione, della relazione e delle connessioni umane. In mostra utensili da cucina, piatti, bicchieri, vassoi interpretati dai designer, oggetti primordiali, folk, ready-made e object trouvé, non pezzi unici da collezione ma pensati per essere usati, impilati, raggruppati, appesi, stratificati. Per dirla alla Claude Levi-Strauss, “gli oggetti testimoni, nel corso dei secoli, che qualcosa è realmente accaduto tra gli esseri umani”.

Omi Iyọ
5VIE Headquarters, palazzo Litta, corso Magenta 24

Tra i nuovi protagonisti del circuito 5Vie, il designer nigeriano Nifemi Marcus-Bello, con l’installazione in movimento Omi Iyọ curata da Anna Carnick. Un’opera che ricorda uno scafo di una barca e racconta i drammatici viaggi dei migranti. All'inizio della settimana, Omi Iyọ - che significa acqua salata in Yoruba, la lingua madre del designer - sarà riempita di sale, che scorrerà come in una clessidra da un'apertura sul fondo dell'oggetto, creando un disegno di cristalli di sale.

Shadows&poems
5VIE Headquarters, palazzo Litta, corso Magenta 24

Recuperano la tecnica tradizionale della sombrerería per realizzare i sombreri spagnoli: sono i creativi Eliurpi, cioè Elisabet Urpí e Nacho Umpiérrez. La coppia, protagonista della mostra Shadows&poems curata da Mr.Lawrence, crea il proprio universo a partire da un semplice filo di paglia, loro materiale d’elezione, che trasformano con linguaggi trasversali e una ricerca che trascende paradigmi e categorie.

Natural selection
5VIE Headquarters, palazzo Litta, corso Magenta 24

Natural selection, un progetto di Kostas Lambridis, sviluppato durante la residenza #2 Rooted flows di INResidence a Torino. Il progetto è così enigmaticamente descritto: “Carlo Mollino è morto. Il Po e la Dora scendono ancora dalle Alpi e sprizzano vita dal centro di Torino. I gigli egiziani emergono dal buio delle profondità alla luce della superficie. Gli alberi spargono le loro radici come vene sotto i palazzi e le chiese in pietra. La 'Selezione Naturale' è una fontana e l'acqua circola continuamente. È così che va”.

La quinta via
online

La quinta via è un metaverso di 5Vie con due percorsi: il primo è un’esposizione 3D delle opere di designer e artisti di diverse parti del mondo, che non riescono a partecipare fisicamente alla design week milanese; il secondo percorso, invece, è un serious game, una caccia al tesoro in una Milano capitale di una “Unione Universale” alimentata da nuove forme di Energia-Umanistica, alla scoperta della storia di 5Vie.

Gli altri indirizzi da non perdere

(Elenco in aggiornamento)

Nice to see you - L'uomo stanco
Pinacoteca Ambrosiana, piazza Pio XI

Gaetano Pesce torna a Milano con la monografica Nice to see you, una raccolta di una trentina di opere, perlopiù inedite, del celebre architetto-artista. In collaborazione con il Comune di Milano, inoltre, Pesce porta a Milano L'uomo stanco, un'installazione monumentale che parla della stanchezza etica di cui soffre il cosiddetto “sesso forte”.

Grounded
Via Santa Marta 21

Cristina Celestino, grande protagonista delle design week milanesi, torna con Grounded, un progetto espositivo per presentare le nuove collezioni di Fornace Brioni, di cui è direttrice creativa dal 2016, firmate da lei e Studio Snøhetta.

Dermophonic
Starbucks Reserve Roastery Milano, piazza Cordusio 1

Metti un esplosivo Matteo Cibic in un luogo altrettanto pieno di energia come Starbucks Reserve Roastery di piazza Cordusio. Il risultato è Dermophonic, un viaggio emozionale che intreccia l'arte e i sapori del caffè. Un musicista, con lo strumento Dermophonic 3.0, disegnato appositamente da Cibic, darà vita a un paesaggio sonoro personalizzato, mentre i partecipanti assaporano la rotondità di una pregiata miscela, avvolti da un intreccio di ricordi e memorie familiari suscitati dall'aroma del caffè appena estratto. Per l’occasione, il designer ha creato un'edizione limitata di terrarium Domsai e di piatti in ceramica decorati a mano ispirati allo stato di euforia provato durante la sua prima degustazione della miscela.

The Black Box
B2 Teatro Arsenale, via Cesare Correnti 11

Eccezionalmente, le due aziende belghe N. Vrouyr e Serax si uniscono. In mostra, nella suggestiva cornice del Teatro Arsenale, The Black Box di Bob Verhelst: accanto ai mobili, alle lampade e ai tappeti disegnati da Verhelst per le due aziende belghe, gli arredi di Vincent van Duysen e della stilista Ann Demeulemeester, i pezzi unici di Maarten Baas e Muller van Severen per valerie objects.

Parigi-Milano: il mobile mobile
Chiesa di S. Bernardino alle Monache, via Lanzone 13

Mobilier national, in collaborazione con la Cité de la Céramique Sèvres & Limoges, presenta “Parigi-Milano: il mobile mobile”. L’allestimento, a cura di Madeleine Oltra e Angelo de Taisne, ricrea la storica tratta Parigi-Milano e l’allure dei treni a lunga percorrenza, e ci riporta indietro nelle decadi quando si viaggiava portando con sé anche arredi e decori trasportandoli in mobili-valigie su ruote.

Urban nomadic
Spazio BIG, via Santa Marta 10

Un altro debutto: il gruppo la Redoute per la prima volta presenta al di fuori della Francia il brand di design AMPM, nell’evento Urban Nomadic. All’interno della scenografia, firmata dal direttore creativo François Bernard, saranno presentate diverse creazioni, tra cui il divano Moderniste del designer francese Emmanuel Gallina.

Earthly de-lights
Via Santa Marta 14

Origami tradizionali, design digitale e scultura 3D si fondono in Earthly de-lights, l’installazione luminosa di Darryl Bedford. Il designer inglese ha fatto dell’arte e della creatività uno strumento di guarigione e benessere, sperimentato con i suoi alunni con disabilità.

Nebbia – A thousand landscapes
Giopato & Coombes Gallery, via San Maurilio 19

Giopato & Coombes portano tutta la loro poesia, tra design, arte e luce. In mostra, nell’installazione site-specific A Thousand Landscapes, la collezione Nebbia, sculture luminose che uniscono sperimentazione sulla materia e gesto libero, avanguardia illuminotecnica e ricerca razionale, svelando un nuovo senso della tridimensionalità e un nuovo modo di percepire e vivere l’interazione con il paesaggio negli spazi abitativi.

Trattoria Altra Vista 5VIE Headquarters
palazzo Litta corso Magenta 24

Con le loro finestre digitali ci hanno regalato viste mozzafiato, pur restando tra le quattro mura domestiche. Al FuoriSalone 2024 il collettivo Anotherview è pronto per stupirci con Trattoria Altra Vista, un format itinerante per esplorare e promuovere l'Italia nel mondo, mettendo in luce le sue eccellenze nel design, nella cucina e nelle attività produttive. Una “trattoria” immaginaria on the road, che farà il giro del mondo. Ogni edizione prevede una serie di cene basate sugli ingredienti e le tradizioni culinarie dei diversi territori selezionati, con la maggior parte dei posti riservati per invito, ma con una percentuale disponibile su prenotazione. Durante il giorno, lo spazio si trasforma in luogo di incontri, presentazioni e tavole rotonde incentrati sull'Italia, sul design e la gastronomia.

My Garden – Micro serre di quartiere
Piazza Cordusio

Piccole serre medicali di quartiere dove raccogliere erbe officinali e germogliati. È My Garden, dell’architetto Michele Perlini. Un intervento di architettura biolifica: micro serre modulari a misura di città, semplici e facili da trasportare, in larice naturale e plexiglass riciclato, che mettono in stretta relazione uomo e natura. Dislocate per i quartieri delle città fortemente antropizzate, My Garden consente a tutti di godere dei benefici di piccoli spazi verdi collettivi.

L’Appartamento
Residenza Vignale, via Enrico Toti 2

Dopo il successo dello scorso anno ritorna L’Appartamento di Artemest, una celebrazione della bellezza e dell’unicità dell’artigianato e del design italiano all’interno della Residenza Vignale, dimora principesca costruita a inizi Novecento. Quest’anno gli studi coinvolti, per progettare una stanza usando i prodotti acquistabili su Artemest, sono: Elicyon, GACHOT, Rottet Studio, Studio Meshary AlNassar, Tamara Feldman Design e VSHD Design.

Design Variations 2024: Touching Materials
Viale Gorizia 14

L’opera site-specific di Nathalie Du Pasquier, l’allestimento modulare in cemento di canapa di Park Associati. Sono alcune delle novità di Design Variations, la kermesse, giunta alla quarta edizione e curata da MoscaPartners. Dibattiti, incontri e uno speciale Garage Sale arricchiscono l’edizione ogni giorno.

Design pride

Torna Design pride di Seletti, uno degli eventi pop più travolgenti e amati della design week. Sotto il messaggio di inclusione We are design il pubblico è invitato a unirsi alla street parade che, come ogni anno, partendo da Piazza Castello, attraverserà il distretto delle 5VIE con musica, performance, carri, striscioni, per concludersi con un grande party finale.

Alternative Artefacts Danto
Via Cesare Correnti, 14

Grande debutto per Alternative Artefacts Danto, aka Danto, nuovo marchio di piastrelle giapponese. Il brand si presenta per la prima volta alla design week di Milano, e lo fa con designer d’eccezione: Studio Teruhiro Yanagihara, direttori creativi del nuovo marchio, e India Mahdavi.

In-weave
Via Nerino 8

Trecce di fibre naturali e materiali vegetali nell’installazione della celebre floral designer Ruby Barber dello studio Mary Lennox. Un set colorato e immaginario per raccontare In-Weave, la nuova collezione di piatti che intreccia forme, colori e volumi di Laboratorio Paravicini.

Nomadic nuances. Mobili stampigliati Le FRENCH DESIGN 100
Institut Français Milano, corso Magenta 63

Le French design sbarca a Milano con il best of della creatività francese, una selezione dei progetti di architettura e d’interni vincitori della terza edizione del premio Le FD100.

Riches to rags
5VIE Headquarters, palazzo Litta, corso Magenta 24

Markus Benesch ritorna per denunciare il cambiamento climatico. E lo fa nella mostra Riches to rags con Curious Boy, in cui batte qualsiasi percorso per rendere la sostenibilità parte integrante del design, attraverso mobili, oggetti e carte da parati.