Dalla ricerca sperimentale di Johanna Seelemann per Park Associati al ritorno di Capsule Plaza, i protagonisti e gli appuntamenti del distretto di Porta Venezia

Dopo il debutto dello scorso anno, con più di 40mila visitatori, torna Porta Venezia Design District, o meglio, “l’altro” distretto, in occasione del FuoriSalone 2024, dal 15 al 21 aprile.

Il tema dell’edizione 2024 è EverythinK is design, un gioco di parole che racconta il design nel senso più ampio e inclusivo di linguaggio universale, ideazione e progettazione applicabili in numerosi ambiti.

Il tema si ispira alla massima “Everything is design” di Paul Rand, leggenda del graphic design. Per Rand il design è il metodo che consente l’unione tra forma e contenuto e, proprio come l'arte, ha molteplici e infinite definizioni: “Design can be art. Design can be aesthetics. Design is so simple, that’s why it is so complicated”.

Oltre 200 i designer protagonisti, tra cui: Maxim Velcovsky, Claesson Koivisto Rune e Maria Culenova per Lasvit; Johanna Seelemann per Park Associati; Pieter Maes, Stefano Giacomello, Atelier Pendnapa e Tom Hancocks insieme a Valeria Giacomozzi per Boon_Editions; Valerio Tidei, Federico Peri, Studiopepe e Cara\ Davide per Tooy. E ancora: Christophe Delcourt, Dan Yeffet, Luca Erba, Mathieu Delacroix e Yabu Pushelberg in Fondazione Mudima; Alessio Ascari e Paul Cournet per Capsule Plaza; Mara Bragagnolo per Nook; Apartamento Studios e Júlia Esque per Inspired in Barcelona; Kristiina Lassus e Anne Kyyrö Quinn, Gianluca Milesi, Michiko Yamada, Kaiserin Alen Panganiban, Jasmine Parodi da Spazio Milesi.

Tanti i giovani partecipanti, come i designer emergenti di Raffles Milano che firmano l’identità visuale del distretto (con un palinsesto di mostre e di attività), gli studenti universitari presentati dal Consolato Ceco nella mostra Identità, e gli istituti coinvolti da Outpump con Wallcome, un muro di 6 metri per 3 dove esporre i propri concept sotto forma di poster.

Cuore ed headquarter del Porta Venezia Design District si conferma il MEET (Meet Digital Culture Center, viale Vittorio Veneto 2), il primo centro internazionale per l’arte e la cultura digitale nato a Milano con il supporto di Fondazione Cariplo, fondato e diretto da Maria Grazia Mattei.

Cosa vedere al Porta Venezia Design District per il FuoriSalone 2024

Micrographia - Redesign for biodiversity di Johanna Seelemann per Park Associati

Park Hub, via Benvenuto Garofalo 31

Gli architetti di Park Associati ci invitano nel Park hub nel Porta Venezia Design District a conoscere la ricerca di Johanna Seelemann con Micrographia - Redesign for biodiversity, un insieme di tre opere sperimentali - il ridisegno di rivestimenti di facciata, antichi sistemi di irrigazione e dissuasori in chiave inclusiva e non antropocentrica - per dare vita a un ambiente urbano pensato non solo per gli esseri umani, ma per numerose specie viventi, insetti e piante inclusi. Il progetto di Johanna Seelemann, su invito e con la supervisione produttiva di Park Associati, vede la collaborazione di Ricehouse, Arche3d, Primat e il supporto scientifico del Vivaio Bicocca.

Re/Creation di Lasvit

Palazzo Isimbardi, corso Monforte 35

Con la monumentale installazione Re/Creation, Lasvit racconta la tecnica del vetro fuso, che a temperatura estremamente elevata può rilassarsi, espandersi e prendere forma sugli stampi. Al centro della mostra, Porta, l’installazione di Maxim Velcovsky, direttore artistico di Lasvit che parte dal know how del brand nella realizzazione di facciate in vetro artigianali per mostrare le diverse sfaccettature del vetro fuso. Oltre all'installazione nel cortile centrale, Lasvit presenta Nebula, la nuova collezione in vetro tecnico con rivestimento metallico di Claesson Koivisto Rune, l’installazione bespoke Bois de cristal della senior designer di Lasvit Maria Culenova, e la serie Neverending Glory di Jan Plechac e Henry Wielgus riletta in edizione limitata con una versione dorata della sospensione La Scala, ispirata agli opulenti lampadari dell’omonimo teatro di Milano.

Horses in my dreams di Delcourt Collection

Fondazione Mudima, via Tadino 26

Christophe Delcourt, raffinato quanto misurato designer francese, dà sfogo al cavaliere che è in lui con Horses in my dreams, un sogno lucido in cui immagina l’abitazione di un fantino al Porta Venezia Design District. Il risultato non è uno stile equestre, come ci si potrebbe aspettare, ma un’estetica dinamica basata sulla giustapposizione e l’intreccio, dove il mobile diventa un gesto, un ritmo, un passo. Un immaginario sensuale, intimo e singolare, che incuriosisce.

Nook di Mara Bragagnolo

Biblioteca Venezia, via Paolo Frisi 2/4

In una storica palazzina stile liberty, sede dell’antico Cinema Dumont, Mara Bragagnolo presenta Nook, la serie di arredi multifunzione per aiutare i bambini ad esprimersi liberamente in uno spazio montessoriano senza limiti, stimolante e inclusivo, non predeterminato dagli adulti.

Piscina Cozzi

viale Tunisia 35

Durante la Milano Design Week riaprono i bagni pubblici della storica piscina Cozzi, la prima piscina italiana al chiuso - e per diverso tempo una delle più grandi piscine al chiuso d’Europa - costruita dall’ingegnere Luigi Secchi nel 1934. Da non perdere, gli incantevoli mosaici originali d’epoca.

Inspired in Barcelona: Terra Rossa

Sirtori26, via Giuseppe Sirtori 26

Una grande piramide composta da più di 70 cantir, le tradizionali brocche di terracotta catalana usate per raffreddare i liquidi, reinterpretate da 15 designer e artisti catalani. È Inspired in Barcelona: Terra Rossa, mostra collettiva sull’utilizzo dell’argilla come elemento primordiale e universale nella creazione dei primi manufatti di design. Curata da Apartamento Studios e Júlia Esqué, coinvolge tra i creativi Marc Morro, Robbie Whitehead, Jaume Ramirez, Apparatu e Clàudia Valsells, che hanno lavorato nel laboratorio di Eloi Bonadona, artista della ceramica recentemente riconosciuta dalla guida Homo Faber. La mostra è organizzata dal BcD - Barcelona centre de Disseny, è promossa dal Governo della Catalogna attraverso ACCIÓ - Catalonia Trade & Investment, con il comune di Barcellona (Dipartimento delle Industrie Creative (ICUB) e DHub, Disseny Hub Barcelona.

Heavy metal di Spazio Milesi

Spazio Milesi, via Felice Casati 29

Apparentemente pesante, grezzo, duro, freddo, il ferro si rivela sincero, mutevole, poetico, morbido e plasmabile. Fresato, piegato, saldato, con le macchie e le imperfezioni che si porta addosso è un materiale che emoziona. A raccontarcelo, Heavy metal di Spazio Milesi, oggetti in lamiera grezza di diversi spessori, piegata e saldata sempre in maniera rigorosamente lineare, immaginati come linee di ferro.

Capsule Plaza

Spazio Maiocchi, via Achille Maiocchi 7

In una formula ibrida tra fiera e mostra collettiva, ritorna alla seconda edizione Capsule Plaza con una selezione di designer e aziende provenienti da diversi ambiti creativi: design, architettura, tecnologia, beauty, artigianato e innovazione. Capsule Plaza è co-curata da Alessio Ascari, fondatore e direttore creativo di Capsule, con il designer Paul Cournet. In coincidenza con l’opening, Capsule presenterà il terzo numero della rivista, una pubblicazione annuale che reinterpreta l’idea di design radicale in chiave contemporanea.

Gardening Asian art exhibition

Andrea Ingenito contemporary art gallery, via Settala 59

Una mostra collettiva che ruota attorno al design, all'arte, alla tecnologia digitale e alla cultura asiatica incorporando elementi della filosofia orientale. Focus sul giardinaggio inteso come un viaggio contemplativo che esplora il rapporto tra l'umanità, la natura e gli oggetti all'interno di uno spazio limitato. A cura di HeriArt Association, che promuove l'esplorazione della cultura asiatica contemporanea.

Design is language. Speak for yourself di Rapt Studio

Via Sirtori 32

"I salotti, le hall degli alberghi, gli uffici e i caffè sono tutti arredati con gli stessi raggruppamenti di oggetti, appena usciti dalla catena di montaggio", afferma David Galullo, Chief Creative Officer di Rapt Studio. "Alla fine, questo si traduce in un design confortevole, che non ha particolari storie da raccontare”. Da qui si innesca Design is language. Speak for yourself, l’installazione che indaga il design come linguaggio e l’ambiente costruito come una storia da condividere, con gli oggetti, anche i più anonimi e ordinari, densi di narrazioni personali e testimoni di vita.

Natural Disco di Collection Particulière

Fondazione Mudima, via Tadino 26

Collection Particulière - la maison d’edition francese fondata nel 2014 da Jérôme Aumont - festeggia i suoi dieci anni con Natural Disco, pezzi in edizione limitata, tavoli scultorei e divani ispirati alla materia, alla natura e alla notte. Collection Particulière lavora con laboratori artigiani e con designer internazionali come Christophe Delcourt, Dan Yeffet, Luca Erba, Mathieu Delacroix e Yabu Pushelberg.

Kristiina Lassus e Anne Kyyrö Quinn

Design Gallery, via Soperga 18

In una ex officina di lampioni rinnovata – Design Gallery di via Soperga 18 – le creazioni di due designer finlandesi con base in Italia: Kristiina Lassus con i tappeti taftati a mano in Nepal e India in lana tibetana, lino naturale e seta, e Anne Kyyrö con i pannelli acustici che sembrano sculture parietali, cuciti a mano con feltro di lana pura, su ordinazione, in Toscana.

Tooy

Melzododici, via Melzo 12

Cara/Davide, Federico Peri e Studiopepe. È il tris d’assi di Tooy, brand presieduto da Valeria Giacomozzi e Valerio Tidei.

Boon_Editions

Melzododici, via Melzo 12

Pieter Maes, Stefano Giacomello, Atelier Pendhapa e Tom Hancocks: sono i nomi da non perdere da Boon_Edition.

Bikindays di Brompton Bicycle e Ornus

via Melzo 36 ang. via Spallanzani
mercoledì 17 e giovedì 18 aprile ore 18-20

Per gli appassionati di pedalate in libertà, Bikingdays, un’esplorazione sui materiali di nuova generazione per l’universo bike, come il titanio e il carbonio per le bici pieghevoli da viaggio superleggere di Brompton Bicycle, e il legno di frassino utilizzato da Ornus per dar vita a una gravel bike performante in ogni terreno ed esteticamente ricercata.