C’è Prada, che prosegue Prada Frames con i Formafantasma, il simposio multidisciplinare che esplora la complessa interazione tra ambiente e design, e che quest’anno parla di scarto come materia in continua trasformazione, e c’è Loewe, il brand spagnolo da sempre promotore del sapiente lavoro manuale, che presenta una mostra di sedie di uso quotidiano, impreziosite e reinventate da abili maestri artigiani.
In occasione del FuoriSalone 2023, le maison del lusso scendono in campo e fanno squadra con artisti e designer per dare vita a collaborazioni cross-industry dal forte impegno etico e ambientale.
Progetti di ricerca che celebrano gli artigiani, i veri, grandi, protagonisti del settore moda, e che tracciano nuove, virtuose, modalità di produzione e di consumo, dove il rifiuto diventa una risorsa, e il capo dismesso un abito da sistemare e tramandare.
Prada Frames
Teatro dei Filodrammatici, piazza Paolo Ferrari 6
Ritorna Prada Frames, il simposio multidisciplinare che esplora la complessa interazione tra ambiente e design, curato dai Formafantasma.
Quest'anno Prada Frames si tiene a Hong Kong e a Milano, e ha come titolo Materials in flux, un'indagine sul concetto di rifiuto o scarto come materia in continua trasformazione. Il punto di partenza è il lavoro dell’antropologo britannico Tim Ingold, per cui la materia è un’entità viva, interconnessa e in eterno mutamento.
Il simposio guarda alle dinamiche che regolano le infrastrutture dei rifiuti e i loro sistemi valoriali per svelare la complessa relazione esistente tra materia ed ecosistemi.
Il simposio a Milano è dal 17 al 19 aprile, e coinvolge, tra gli altri, lo stesso Tim Ingold, accanto a Elizabeth Povinelli, Beatriz Colomina, Mark Wigley, Sophie Chao, Veena Sahajwalla e Hans Ulrich Obrist. Il simposio è libero e aperto a tutti, per registrarsi alle sessioni bisogna prenotarsi qui prada.com/pradasphere.
Le sessioni del simposio sono disponibili online qui.
Boyy
Boyy Milano, flagship store, via Bagutta 9
Prosegue la collaborazione tra la maison Boyy e l’artista danese Fos, aka Thomas Poulsen, incaricato di progettare il flagship store del brand in via Bagutta.
In occasione del FuoriSalone 2023, il marchio di accessori di lusso racconta la terza e ultima tappa del suo spazio milanese, un luogo vivo e in divenire, che ha vissuto una metamorfosi continua da quando ha aperto nel settembre 2021.
“È quasi come un organismo vivente che cresce e si trasforma in tempo reale”, afferma Jesse Dorsey, co-fondatore di Boyy.
Il risultato è un negozio che sovverte l’idea tradizionale di punto vendita statico, per dare vita a un luogo transitorio, impermanente, dove presente e passato si fondono, a partire dal recupero di elementi architettonici preesistenti, come il ceppo, ibridati a innesti contemporanei dal sapore brutalista, come le finestre in alluminio.
Breitling
Breitling Boutique, corso Matteotti 3
In un’atmosfera modern-rétro, il brand svizzero invita a scoprire le sue collezioni di orologi, nel suo primo flagship store italiano trasformato in occasione del FuoriSalone in una wunderkammer all’insegna del design.
In mostra, nella nuova boutique di 230 metri quadrati, immaginata come un loft dallo stile industriale, accanto agli orologi, anche i vasi, i taglieri, e le lampade in marmo e legno di Bettisatti, la capsule collection di cuscini in tessuti pregiati di recupero con stampe 3D realizzati da Atelier des Refusés con Stratasys, e le librerie di Luxio, con schermi led integrati che diventano elementi strutturali di sostegno per le mensole.
Éditions de Parfums Frédéric Malle
Boutique Éditions de Parfums Frédéric Malle, via Verri 2
Le creazioni studiate dai più grandi nasi profumieri del mondo incontrano il lighting design in un percorso olfattivo e luminoso.
È L’avant-garde du parfum, un evento organizzato da Éditions de Parfums Frédéric Malle, maison francese di profumeria artistica, con Flos, lighting partner del progetto visibile in più luoghi di Milano: le vetrine della Rinascente dedicate alla maison illuminate dalle lampade Flos; la boutique di Éditions de Parfums Frédéric Malle, in via Verri 2, e il Flos Store di corso Monforte 9, con un allestimento speciale per sottolineare l’affinità tra i due marchi.
“Come per il mondo del design e dell’architettura, anche io fornisco ai miei nasi tutti gli strumenti tecnici ma lascio loro totale libertà e iniziativa creativa”, dice Frédéric Malle.
“Si parte da un’idea, l’idea diventa progetto, gli si dà una forma, poi si lavora sui dettagli tecnici ed estetici: architettura e profumo, per me, hanno la medesima gestazione”.
Fila
Via Sammartini 62
Era il 1973 quando il grafico Sergio Privitera disegnava F-Box, il leggendario logo di Fila: la lettera F, rossa e blu, scomposta in due tratti, e inscritta in un quadrato bordato di blu, un segno pop dalla potente forza comunicativa.
A Milano, durante la frenetica design week che calamita visitatori da tutto il mondo, il brand italiano di calzature e abbigliamento sportivo festeggia i cinquant’anni del suo iconico logo con l’installazione Regarding the Fila F-Box: the AI experience, 50 nuove versioni del logo create dall’intelligenza artificiale, in relazione agli accadimenti storici dei vari decenni.
Una esplorazione, risignificazione ed espansione del simbolo distintivo del marchio, trasformato in vettore di fatti e immagini, per attivare una esperienza visiva e auditiva che coinvolge e fa riflettere.
Il plus: l’artista digitale Malt Disney realizzerà dal vivo una performance video, utilizzando materiale di archivio e la volta a botte dei tunnel di via Sammartini come superficie di proiezione.
Issey Miyake
Issey Miyake Milano, flagship store, via Bagutta 12
Issey Miyake, brand giapponese che applica la tecnologia ai processi di progettazione e creazione, presenta Thinking design, making design: Type-V, il nuovo progetto di A-POC Able Issey Miyake in collaborazione con Nature Architects.
I progettisti, membri di uno spin-off dell’università di Tokyo, sviluppano algoritmi di design, chiamati Dfm (Direct functional modeling) in grado di determinare la forma di un prodotto attraverso un processo che mette al centro le esigenze del consumatore, e lavorano con i meta-materiali, cioè materiali ricreati con proprietà diverse da quelle che naturalmente avrebbero in natura.
L’integrazione dei meta-materiali nel sistema di design e produzione A-POC di Issey Miyake permette una varietà di plissettature e lavorazioni prima impensabili.
“Insieme abbiamo sviluppato un tessuto in grado di trasformarsi in una forma tridimensionale grazie alla sola applicazione del calore”, raccontano i Nature Architects. “Le proprietà di questo tessuto lo hanno reso adatto alla creazione di una giacca che richiede un numero minimo di cuciture”.
Loewe
Palazzo Isimbardi, corso Monforte 35
Da sempre promotrice del sapiente lavoro manuale, la casa di moda di lusso spagnola Loewe presenta Loewe Chairs, una mostra di sedie realizzate a mano, reinterpretate da abili maestri artigiani.
Sedute antiche o di nuova produzione, semplici e di uso quotidiano, che si trasformano in pezzi unici, impreziosite e reinventate con pelle intrecciata, rafia e fibre metalliche.
Il progetto mette in mostra diverse tecniche di tessitura in vari materiali, alcuni, come la pelle e la rafia, vicini all'alfabeto Loewe, altri, come la lamina delle coperte termiche, del tutto inaspettati.
Vengono utilizzati anche la pelle di montone e il feltro come rivestimento di parti delle sedie, per conferire texture morbide e tattili.
Altrettanto inaspettato è l'uso del colore, che mette in risalto il gioco dei materiali, massimizzando l'intervento sulle sedie, e la conseguente reinvenzione decorativa. Ogni creazione è il risultato di un dialogo creativo intimo e irripetibile tra gli artigiani, il loro medium preferito e l’oggetto. Tutte le sedie sono in vendita.
Missoni
Missoni Showroom, via Solferino 9
Università Statale, via Festa del Perdono 7
Per gli appassionati dall’inconfondibile stile di Missoni, gli indirizzi da segnare sono due: il Missoni showroom di via Solferino, che si trasforma in Living Inside-out, un paesaggio fantastico di forme e creature insolite e ironiche, un allestimento surreale con protagonisti i nuovi pouf Ciambellone, in un setup scenografico di Alberto Caliri, direttore creativo di Missoni Home Collection.
Qui, in showroom, dal 19 aprile verrà creato uno “sportello dei desideri” al piano zero per consentire al pubblico di acquistare e portar con sé gli oggetti del cuore: souvenir come cuscini, pupazzi, mug e candele legati con un fil rouge all’allestimento.
Secondo indirizzo: una delle sei location della maxi mostra-evento di INTERNI Design Re-Evolution, precisamente all’Università Statale in via Festa del Perdono 7, la maison di moda irrompe con le sue grafiche a zig-zag e una cinquantina di pupazzi a forma di coniglio nell’installazione Re-Connection, uno stimolo a ritrovare una gioiosa semplicità anche nelle formule dell’arredo.
Pennyblack
Pennyblack flagship store, corso Vittorio Emanuele
Pennyblack presenta la capsule collection Été-à-Porter, dalle maxi fantasie e dai volumi ariosi, realizzata in collaborazione con Madame Pauline Vintage.
Per celebrare questa liaison creativa, il brand di moda ha coinvolto l’illustratore e art director milanese Francesco Poroli, per dare vita a un allestimento interattivo in grande formato su una parete del negozio di corso Vittorio Emanuele.
Pennyblack e Madame Pauline Vintage hanno esplorato i loro archivi, riportando al presente le vibrazioni positive e lo spirito libero degli anni Settanta, decennio di fondazione di Pennyblack.
Francesco Poroli, con le sue illustrazioni, distilla l’essenza di questa collezione, ne estrae geometrie pure e colori vibranti, restituendoci l’emozione della genesi creativa.
Pollini
Boutique Pollini, via della Spiga 15
In occasione del suo settantesimo anniversario, Pollini, brand storico italiano di calzature e accessori, in collaborazione con l’artista Elena Borghi, rende omaggio a tutti quegli artigiani che, grazie al loro fare sapiente, hanno contribuito al racconto del savoir-faire e dell’italianità del marchio.
E lo fa con Mani d’oro, la scultura realizzata dalla creativa e scenografa Borghi, raffigurante una mano intenta a cucire, rivestita di piccole fasce di pelle recuperata da precedenti lavorazioni, lavorate a laser nelle sfumature preziose dell’oro per il palmo, e in diversi toni monocromo per il dorso.
Re;Code
c/o Dropcity, tunnel 44, via Sammartini
Re;Code, brand coreano fondato dall’azienda tessile e chimica coreana Kolon nel 2012 con l’obiettivo di promuovere una moda sostenibile come alternativa al fast fashion, in occasione del FuoriSalone collabora con la design unit giapponese Dekasegi e nove gruppi di designer asiatici, nella mostra Re;Collective Milan, con focus sull’upcycle.
Il tema del riutilizzo degli scarti industriali viene affrontato con creatività e immaginazione attraverso i 12 progetti in esposizione, che vanno dagli abiti sartoriali alle sedute, dagli arredi urbani all’illuminazione.
La mostra è all’interno del suggestivo scenario di Dropcity, il nuovo centro per l'architettura e il design in via Sammartini.
Il plus: il pubblico diventa parte attiva dell’esposizione grazie ai numerosi workshop sul processo creativo di upcycling; i partecipanti riceveranno un portachiavi realizzato con nastro adesivo per airbag riconvertito e cinghie colorate riutilizzate e avranno l'opportunità di decorarlo con diversi materiali secondari.
Samsonite
Samsonite Store Milano, via San Pietro All’Orto 11
Quando il design migliora la vita dell’uomo. Samsonite presenta Ibon, la valigia premiata con il Red Dot Design (Best of the Best) e con l'Innovative Product Award.
Risultato del lavoro a più mani tra il dipartimento di ricerca e sviluppo di Samsonite e lo studio di design belga Achilles, Ibon facilita la preparazione del bagaglio grazie a un’apertura centrale che consente un facile accesso e una chiusura rapida, e tramite una virtuosa e pratica organizzazione interna trasversale, che permette di risparmiare spazio quando la valigia è aperta.
Ibon è pensata per contenere un intero guardaroba senza ripiegarlo: “Il buon design dovrebbe emozionare i clienti, migliorare le loro vite e cambiare il mondo”, spiega Erik Sijmons, senior design director di Samsonite.
Tommy Hilfiger
Tommy Hilfiger Store, piazza Oberdan 2a
Negli spazi del nuovo concept store Tommy Hilfiger di Milano, la casa di moda statunitense dà vita a un laboratorio creativo aperto al pubblico, realizzato insieme a Spazio Meta, realtà milanese fondata nel 2019 da Benedetta Pomini, Martina Bragadin e Margherita Crespi, dedicata al recupero e al restauro di materiali scenici dismessi.
I partecipanti potranno diventare co-autori della progettazione di due vetrine del negozio, realizzando espositori per i capi di abbigliamento, scegliendo materiali di recupero, volumi e decorazioni per creare tre installazioni personalissime e completamente sostenibili.
Il laboratorio creativo è aperto al pubblico il 18 aprile dalle 15 alle 19.30, mentre le installazioni Tommy Hilfiger x Spazio Meta saranno in esposizione dal 19 al 23 aprile.
Uniqlo
Uniqlo Cordusio, piazza Cordusio 2
Forme geometriche plasmano un ambiente percettivo tra leggerezza, innovazione e tecnologia. È House of AIRism di Uniqlo, l’allestimento in-store dell’artista Alberonero che rilegge e interpreta il tessuto AIRism sottoforma di esperienza sensoriale.
In mostra due installazioni firmate da Alberonero: la prima, collocata presso le due vetrine laterali di via Dante, sfrutta un gioco di sfumature e prospettive che esaltano le caratteristiche di leggerezza e trasparenza dei tessuti; la seconda, nel giardino, definisce un nuovo ambiente percettivo, dove luce e ombra si alternano per modellare un’originale variazione sulla tonalità del bianco.
Il plus: il brand giapponese invita il pubblico a partecipare a varie attività dentro e fuori il negozio, tra cui lezioni di yoga e sessioni di corsa, da prenotare sul sito di Uniqlo; inoltre, da non perdere, giovedì 20 la live performance de Il Collettivo Trasversale. Il programma completo è qui.
Valentino Vintage
c/o Madame Pauline Vintage, foro Buonaparte 74
Valentino presenta la seconda edizione di Valentino Vintage, il progetto circolare per donare nuova vita ai capi di collezioni passate.
In foro Buonaparte 74 sarà visibile un nuovo speciale takeover in collaborazione con la storica boutique milanese Madame Pauline Vintage.
Valentino Vintage è un’iniziativa lanciata nel 2021 con uno spazio online e un takeover fisico in quattro negozi vintage nel mondo, fornendo la possibilità di scambiare i propri abiti Valentino per dare loro una seconda vita.
Valentino espande la rete globale di negozi vintage con cui collabora, con Londra, Parigi e Seoul che si aggiungono a Milano, Tokyo, New York e Los Angeles. In questa seconda edizione, Valentino Vintage annuncia inoltre una partnership creativa con 1 Granary, piattaforma di formazione e incubatore con sede a Londra, dedicata ai giovani talenti del design, per esplorare la moda d’archivio quale strumento per la creatività futura, e invitare la prossima generazione di creativi nel mondo multidimensionale di Valentino Vintage.
Nell’ottica di un’azione di giving back, la maison donerà una selezione curata di 5 look Valentino Vintage a sette scuole selezionate nelle sette città e alla comunità di 1 Granary, proseguendo così il suo impegno formativo e il sostegno ai giovani.
Massimo Dutti
Massimo Dutti Store, via Dante 7
Massimo Dutti ospita The Atelier of Massimo Dutti, una serie di laboratori in collaborazione con artigiani esperti.
Una celebrazione del valore dell’autenticità e del fatto a mano che rappresenta la vera essenza del lusso.
Tod’s
c/o Le Cavallerizze, museo nazionale scienza e tecnologia Leonardo Da Vinci, via Olona 6/bis
Tod’s celebra l’artigianalità e l’eccellenza manifatturiera e creativa italiana con The Art of Craftsmanship, la mostra fotografica presso Le Cavallerizze, al museo nazionale scienza e tecnologia Leonardo Da Vinci.
Una narrazione per immagini che racconta il progetto The Art of Craftsmanship, in collaborazione con il fotografo britannico Tim Walker.
Tiffany&Co.
Tiffany&Co. Boutique, piazza del Duomo
L’amatissimo brand americano di gioielleria presenta Lock your love, opera dell’artista milanese Pietro Terzini ispirata alla collezione Lock. Un incastro di lettere che ne riflette perfettamente il significato, simbolo di unione e connessione.