Come è andato il nuovo layout che avete proposto per Euroluce?
Juri Franzosi, direttore generale di Lombardini22: “Abbiamo avuto un feedback positivo, sia da parte degli espositori che del pubblico. Il concept è stato apprezzato, l’idea di un percorso ad anello che è un luogo da vivere, a misura d’uomo, dove è stata oscurata la luce per rendere protagoniste le proposte luminose delle aziende.
È piaciuto il fatto di aver rotto la griglia, le persone ci dicono che quando entrano in Euroluce vi rimangono più volentieri, non vivono più quell’esperienza classica stressante della pianta a corridoi stretti, dove tutto è ortogonale e non si ha prospettiva.
Ha funzionato molto bene anche l’idea di intervallare gli stand con gli spazi pubblici, immaginando Euroluce come una città delle luci, dove puoi concederti un momento di pausa in una piazza, Aurore dei Formafantasma, oppure pranzare e incontrare persone nei ristoranti veri e conviviali.
Forse è un po’ prematuro dare un giudizio complessivo sul nuovo format, ma già adesso emergono dei punti positivi che corrispondono al nostro brief che avevamo condiviso con il Salone del mobile.
Come studio, stiamo facendo una survey specifica sulle reazioni di visitatori ed espositori, che analizzeremo post fiera”.