Dall’artista Johannes Willi che attraverso un’opera installativa racconta il dolore dei pazienti cronici, a From the silence, che dà voce ai ragazzi sordi, gli (emozionanti) progetti di social design da scoprire durante la design week

Può il design prendersi cura? La risposta è sì. A dimostrarlo, i numerosi progetti di social design da scoprire durante il FuoriSalone 2023.

Come Chronic Pain Orchestra dell’artista svizzero Johannes Willi, un’opera installativa che racconta il dolore dei pazienti cronici del Centro per paraplegici di Nottwil, in Svizzera. O come Design for Communities di Giacomo Moor, giovane designer-falegname milanese volato a Mathare, uno degli slum più grandi di Nairobi, per insegnare ai ragazzi a costruire arredi semplici, con poco.

Il design diventa lo strumento per dare voce alle fragilità, una lingua comune e universale per superare il dramma dell’incomunicabilità, un modo per aiutare le persone emarginate a entrare nel mercato del lavoro e a riscattarsi.

Un design (veramente) inclusivo, che non lascia indietro nessuno.

From the silence/ Dal silenzio

Fondazione Istituto Buon Pastore, via San Vittore 29

Il design come strumento per superare il dramma dell’incomunicabilità e la capacità di trovare una lingua comune e universale.

È From the silence, il progetto di social design che dà spazio ai ragazzi sordi, ideato da T12 Lab e Laboratorio Silenzio con Fondazione Istituto Buon Pastore, scuola paritaria e comunità di accoglienza per minori in difficoltà.

Un gruppo di adolescenti, sia interni alla Fondazione che esterni, sia udenti che non udenti, negli spazi dell’Istituto Buon Pastore coinvolgeranno il pubblico con una mostra e delle azioni performative, proponendo la comunicazione non verbale come forma primaria per relazionarsi.

I ragazzi daranno vita ad esperienze artistiche inclusive e collettive, a cui possono prendere parte anche i visitatori in una dimensione di silenzio condiviso. La mostra è dal 21 al 23 aprile, le azioni performative aperte a tutti sono il 22 aprile alle ore 17,30, e il 23 aprile alle ore 17,30.

Assab One con Giacomo Moor: Design for communities

Assab One, via privata Assab 1

Fino al 26 maggio, gli spazi di Assab One ospitano Design for communities, la mostra a cura di Davide Fabio Colaci con Federica Sala, che racconta il viaggio di Giacomo Moor a Mathare, uno degli slum più grandi di Nairobi.

Il designer milanese, coinvolto dalla ong LiveinSlums, si è recato nella capitale del Kenya per insegnare ai ragazzi a costruire arredi semplici ma di alta qualità formale e funzionale, dando loro così la possibilità di imparare un mestiere, e di essere pagati per il loro lavoro.

I risultati - panche, tavoli e letti - sono destinati al refettorio e al dormitorio della Why Not Academy, una scuola di Mathare che accoglie circa 300 bambini.

In mostra a Milano ci saranno i prototipi di questi arredi e le fotografie che raccontano l'inteso ed emozionante viaggio di Moor, con scatti di Francesco Giusti, Filippo Romano, Mattia Zoppellaro e Alessandro Treves di Perimetro. Ingresso libero con tessera Assab One 2023 (10 euro).

Chronic Pain Orchestra

5Vie Headquarters, via Cesare Correnti 14

Forse una delle installazioni emotivamente più forti. L’artista svizzero Johannes Willi presenta, per la prima volta in Italia, il progetto Chronic Pain Orchestra, un’opera installativa che invita lo spettatore a confrontarsi con la dimensione corporea della relazione, con l’urgenza di comunicare e con i limiti del linguaggio nell’espressione del dolore.

Un lavoro avviato nel 2019, e scaturito da un periodo di residenza di sei mesi a fianco dei pazienti cronici della clinica del dolore del Centro per paraplegici di Nottwil, in Svizzera.

Con la sua opera, Willi dà voce alla narrazione del dolore, attraverso un set di sculture percussibili che possano parlare al posto dei pazienti, che possano raccontare senza le parole la condizione della sofferenza.

Il pubblico verrà invitato ad interagire con le sculture-gong antropomorfe, attraverso carezze, colpi, graffi, in un atto performativo che restituisce la vibrazione di un’esperienza profondamente personale ed intima, che nella condivisione si fa compassione, nel suo senso etimologico, ovvero: cum-patior, percepire emozionalmente la sofferenza altrui con il desiderio di alleviarla.

Fragilità: riflessioni sul nostro tempo

Fabbrica del Vapore, via Procaccini 4

Si chiama Fragilità: riflessioni sul nostro tempo il progetto di Design+Sensibile, a cura di Massimo Caiazzo e Fulvio Michelazzi in collaborazione con IACC Italia, International Association of Colour Consultant, e Pacta dei Teatri.

Un’installazione e una tre giorni di incontri per promuovere una progettazione più attenta alla sensibilità, e alla fragilità, degli esseri umani, per creare contesti più vivibili da tutti, nessuno escluso.

Un confronto che coinvolge associazioni, artisti, educatori, musicisti, registi, scrittori, architetti, designer, chiamati ad esporre le proprie suggestioni, emozioni e analisi dalla prospettiva del proprio ambito disciplinare, confrontandosi sui vari aspetti che raccontano le sfere più sensibili del nostro tempo, come quella educativa, l’ambiente, i diritti umani, i beni comuni, la disabilità fisica e mentale.

La fragilità, individuale e collettiva, non può essere, anzi non deve essere vissuta come una mancanza, ma come un’occasione di cambiamento inclusivo. Gli incontri si svolgeranno dal 20 al 22 aprile, il programma è qui https://www.designsensibile.it/fuorisalone-2023/

USM + The Skateroom

Rossignoli Biciclette, corso Garibaldi, 71

Nel distretto di Brera, presso il negozio di Rossignoli Biciclette, l’azienda svizzera Usm Modular Furniture fa tandem con The Skateroom, realtà imprenditoriale che unisce la passione per lo skate e l’istruzione, per coinvolgere e supportare i giovani in difficoltà e innescare un cambiamento sociale.

Usm e The Skateroom hanno invitato l’artista Claudia Comte a progettare una collezione limitata di sistemi di arredamento e di skateboard artistici.

Con la limited edition si finanzierà un progetto sociale in Giordania, per portare, attraverso l'organizzazione non-profit Seven Hills, lo skateboard e l'istruzione a ragazze e ragazzi che vivono in contesti disagiati.

Home Swept Home

Tortona Rocks, Mudec, via Tortona, 56

Avere un tetto sicuro è un diritto, ma in un’epoca di conflitti senza fine, di distruzione e di macerie, per molti vivere nella propria abitazione è diventato un privilegio, un sogno disperato.

A Tortona Rocks, Cesvi con il fotografo Fabrizio Spucches e Milano Space Makers con la mostra fotografica a cielo aperto Home Swept Home capovolgono il punto di vista del concetto di casa, mettendo in scena la distruzione dello spazio abitativo dovuto a eventi naturali, come il terremoto, alle emergenze climatiche, o alla guerra, sottolineando che la casa, quando c’è, non è per tutti un luogo di protezione e cura.

Rethink!

Spaces Porta Nuova, Bastioni di Porta Nuova, 21

Rethink! Service Design Stories è il primo festival italiano dedicato ai temi del service design e dell’innovazione, con l’obiettivo di costruire un’arena pubblica in cui esperti, imprese, istituzioni pubbliche possano incontrarsi, discutere e creare nuove idee e reti.

Il festival, nato nel 2017, prodotto e promosso da POLI.design - Politecnico di Milano, partecipa alla design week con un incontro (il 20 aprile dalle ore 12 alle 21, presso Spaces Porta Nuova, sala Archistar), nel distretto di Brera, per discutere su come il design dei servizi possa rafforzare e migliorare i processi di giustizia sociale, attraverso pratiche inclusive e partecipative che puntano alla ridistribuzione del potere e delle risorse, con una particolare attenzione agli ecosistemi più fragili e alla biodiversità.

Take Care! Of your mind, body, and environment

Isola Design Festival, Stecca3

Nella cornice dell’Isola Design Festival, il giovane (e talentoso) Francesco Pace, fondatore dello studio multidisciplinare Tellurico, invita a prenderci cura di noi, della nostra salute mentale, del benessere fisico e dell’ambiente con la mostra Take Care! Of your mind, body, and environment alla Stecca3.

Il creativo di base a Eindhoven parla di benessere individuale e collettivo, sottolinea l'iniquità nell'accesso alle risorse alimentari, il rapido deterioramento dell'ambiente e l'eccessiva produzione di rifiuti.

I progetti in mostra vogliono sensibilizzare l'opinione pubblica, sollevando domande e promuovendo soluzioni concettuali e pratiche.

Una mostra corale, che vede la partecipazione di numerosi progettisti e studi: Ana Koruga, Andre de Chirico, Astrid Luglio, Bionicrafts, Diana Pang, Frank Chou Design Studio, Giacomo De Paoli, Jennifer Keusgen, Lea Studios, loro- lori.studio, Marco Cagnoni, Michela Panizza, Noppi, Post Industrial Crafts, Sweet Scope, Team aaa.

Belonging: a modern fairytale

Isola Design Festival, via Pastrengo 12

Sempre nel distretto di Isola, i fondatori di Social Label, Petra Janssen (studio Boot) e Simone Kramer (C-mone), promuovono il design by doing per aiutare le persone emarginate a entrare nel mercato del lavoro.

Un esempio di come il design possa diventare uno strumento per il riscatto, l’emancipazione sociale, la libertà e l’indipendenza. I risultati sono in mostra in via Pastrengo 12.