Quali sono le mostre e le installazioni da non perdere ad Euroluce 2023?
Beppe Finessi: “Per noi, fin da subito, è stato importante prevedere un presidio culturale, che si chiama Libreria Mobile, ed è affidato a Corraini, che non sono solo editori puri e indipendenti, ma nascono cinquant’anni fa come galleristi d’arte, e poi, grazie a Bruno Munari, dopo dieci anni diventano editori; una libreria, immaginata dai Formafantasma, che allude al mondo della biblioteca, al luogo di studio e di scoperta, dove poter trovare una selezione di libri speciali, anche quelli fuori mercato, i multipli, le stampe, le opere d'arte, i volumi a tiratura limitata.
Euroluce vedrà la presenza di tantissimi artisti: il maestro Maurizio Nannucci firma per noi la maxi installazione di venti metri You can image the opposite, realizzata nel suo inconfondibile stile con i grandi caratteri al neon.
Poi ci sarà la mostra dedicata ad Hélène Binet, fotografa di riferimento dei più celebri architetti, da Zaha Hadid a David Chipperfield.
È la prima volta che Hélène Binet è in Italia con una sua personale, curata da Massimo Curzi, architetto sofisticato e raffinato che ha fatto conoscere questa fotografa leggendaria nel nostro Paese.
E ancora: Albe e luci di domani, curata da Matteo Pirola, e allestita da From outer space, studio formato dai giovanissimi Anna Paola Buonanno e Piergiorgio Italiano; un’esposizione sul design di ricerca intorno al tema della luce, una serie di sperimentazioni di artisti-inventori che hanno costruito stelle artificiali, astri, sfumature celesti, che ci permettono di parlare di luce senza trascurare le sue componenti più emozionali, come il buio e la penombra.
Poi c'è Fiat bulb, la sindrome di Edison di Martina Sanzarello, un’altra giovanissima, un omaggio alla lampadina a bulbo, una forma talmente rimasta nella nostra memoria da diventare un archetipo, tant'è che molti sperimentatori tra arte e design, da Ingo Maurer a Francesco Faccin, hanno interpretato questa sorgente luminosa, soppiantata dalla tecnologia, ma mai dimenticata; una mostra da non perdere anche per l'allestimento, una catena di montaggio, una sorta di loop davvero spiazzante, creato con talento e libertà da Martina Sanzarello".