Altri eventi FuoriSalone 2022 in zona Centro e dintorni (lista in aggiornamento):
c/o Sotheby’s Palazzo Serbelloni, corso Venezia 16 - The Manzoni, via Manzoni 5
Il celebre designer (e brand) britannico festeggia 20 anni di design con la mostra Twenty che si dispiega in due location.
Il Salotto di Milano, corso Venezia 7, 3° piano
Simone Guidarelli presenterà la sua nuova collezione home, tra eco-wallpaper, elementi d’arredo, tappeti e architetture luminose.
c/o Salone dei Tessuti, via San Gregorio 29
L’eclettico brand danese propone l’installazione A Life Extraordinary, in collaborazione con designer e artisti visionari come Andrés Reisinger, Cristina Celestino, Front e Ada Sokol.
MEET Digital Culture Center, viale Vittorio Veneto 2
Un progetto di ricerca sul futuro dell’abitare trasformato dalla tecnologia, composto da Documentary Series e installazione immersiva, condotto dal Huawei Milan Aesthetic Research Center e curato da Robert Thiemann che ha interpellato 30 tra i più influenti designer, architetti, artisti e scienziati internazionali.
via Visconti di Modrone 20
La mostra Tracing Venice è un tributo all'unicità di Venezia e alla preziosità dei mosaici della Basilica di San Marco, interpretati dal duo Zanellato/Bortotto.
via Goito 7
La galleria Mimmo Scognamiglio espone, fino al 29 luglio, undici esuberanti opere – organiche, casalinghe, pregne di memorie famigliari – dell’artista portoghese Joana Vasconcelos. Gli evocativi titoli dei “mobili stupidi” sono ispirati all’immaginario legato alla tradizione culinaria italiana.
via Hoepli 8
Curata da Ctrlzak, la mostra espone i nuovi artefatti, tra arte e design, di JCP Universe firmati da Gionata Gatto, Damien Gernay, rlon, Martina Taranto, oltre a JCPaedia, l’inedita pubblicazione che ripercorre la storia del marchio più anticonvenzionale di Oniro Group.
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Antropocena. Mangiare è un po’ digitale
c/o Desco, via Bassano Porrone 8
Di cosa si nutrirà il nostro avatar nell’universo smaterializzato? Nell’era del metaverso, il progetto proposto da NABA, Nuova Accademia di Belle Arti è una riflessione sul mondo reale vs virtuale: un tavolo di legno di oltre 200 anni di Riva1920 è lo starter temporale della storia su cui si innestano dispositivi di accesso al digitale che narrano scenari futuri.