Natural Capital. Un progetto di CRA-Carlo Ratti Associati in collaborazione con Italo Rota, realizzato da Eni. Orto Botanico di Brera

Natural Capital. Un progetto di CRA - Carlo Ratti Associati, in collaborazione con Italo Rota, realizzato da Eni

Orto Botanico di Brera

“Siamo tutti consapevoli del ruolo positivo che le piante e le foreste svolgono nella cattura delle emissioni di CO2 e nella produzione di ossigeno. Ma come chiarire meglio questa connessione?”. A partire da questa domanda, Carlo Ratti, da anni impegnato con Eni nell’esplorare nuovi paradigmi di economia circolare e sostenibilità, ha ricreato una visualizzazione tridimensionale di dati all’interno dell’Orto Botanico di Brera, che mostra come una strategia di decarbonizzazione che includa anche progetti di conservazione delle foreste sia uno dei pilastri del percorso verso un mondo sostenibile.

Carlo Ratti. Ph. Sara Magni

Sempre in questo giardino storico con Eni e con Interni, durante la Milano Design Week 2019, il fondatore di CRA-Carlo Ratti Associati aveva presentato The Circular Garden sperimentando il micelio come materiale da costruzione riciclabile. Ora, il progettista è andato oltre, restituendo, in chiave di esperienza spaziale percorribile, con la collaborazione di Italo Rota, e con l’uso dell’infografica, un’altra prospettiva. All’ingresso del giardino c’è una sfera gigante, che giace a terra: rappresenta la quantità di CO2 prodotta in media dal corpo umano ogni anno. A numerose specie di alberi si abbina invece una bolla fluttuante incastonata tra la vegetazione. Ciascuna ha un diametro diverso – da pochi centimetri a qualche metro –  in proporzione alla quantità di CO2 che gli alberi corrispondenti catturano annualmente e immagazzinano durante il loro ciclo di vita. Le stime hanno rilevato, per esempio, che qui la specie Diospyros kaki ha circa 1400 chilogrammi di CO2  stoccati come biomassa legnosa e cattura circa 61 chilogrammi di CO2  all’anno, mentre il pino mugo ne sequestra meno di un chilo all’anno. Il contrasto tra la scura sfera a terra e le bolle galleggianti sospese tra i rami esprime immediatamente il compito fondamentale che le piante svolgono nel garantire la salute del pianeta e nel limitare il riscaldamento globale, immagazzinando il diossido di carbonio prodotto dall’uomo. La stessa quantità di CO2 verrebbe rilasciata nell’atmosfera se gli alberi venissero rimossi: da qui la loro necessaria tutela e conservazione per scongiurare l’impatto negativo della deforestazione.