Tra l’Università degli Studi, l’Orto Botanico di Brera e l’Audi City Lab, dal 4 settembre a oggi, più di 150mila persone hanno visitato INTERNI Creative Connections. Il punto sull'evento che ha segnato il FuoriSalone 2021 e che chiude domani 19 settembre

Al potere della Design Week INTERNI ha sempre creduto. E, non a caso, la nostra rivista si è fatta portavoce più volte, anche durante la pandemia, di eventi in grado di attivare la comunità internazionale del progetto (la Interni Designer’s Week 2020 e 2021).

I numeri registrati a INTERNI Creative Connections, però, hanno stupito persino noi.

La mostra-evento che ha occupato, con le sue installazioni progettate da architetti internazionali e realizzate dalle aziende più all’avanguardia del settore, l’Università degli Studi, l’Orto Botanico e l’Audi City Lab, è infatti stata visitata da più di 150mila persone durante il periodo di apertura dal 4 a oggi (l'evento chiude domani 19 settembre). Merito, come sempre, delle 26 installazioni firmate da 35 designers (tra l’Università, l’Orto Botanico di Brera e l’Audi City Lab, via della Spiga 26) e dell’atmosfera aperta e accogliente del luogo, progettato per stupire, affascinare e intrattenere. E, soprattutto, per spiegare anche a non addetti ai lavori, il ruolo del design nella realizzazione di quelle “connessioni creative” che sempre di più portano alla vera innovazione sostenibile.

Le connessioni creative raccontate da chi le realizza

INTERNI Creative Connections è stato un lavoro corale, un impegno collettivo di architetti e imprese per illustrare il potere delle relazioni tra persone, aziende e istituzioni. Un tema di scottante attualità nell’era in cui le grandi problematiche (come la pandemia o il riscaldamento climatico) possono essere affrontare solo in un’ottica globale di collaborazione e mutuo aiuto, impegno e creatività.

Su questo terreno, come si sa, l’Italia ha moltissimo da dire, come si è discusso nel Talk dedicato a Expo 2020 Dubai, di cui Mondadori è gold media partner e che INTERNI ha ospitato proprio nel contesto di Creative Connections.

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E proprio per approfondire i diversi punti di vista degli architetti sul ruolo delle Creative Connections in tema di innovazione, un ciclo di talk (“Il progetto del cambiamento”) è stato affiancato alla mostra: per discutere, insieme ad alcune delle aziende che hanno partecipato all’evento, delle tematiche toccate dalle loro installazioni.

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Guest star della manifestazione è stato Kengo Kuma (autore dell’installazione Bamboo Ring per Oppo), con la sua lectio magistrali dedicata alla connessione tra architettura e musica.

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Ma cosa si è visto esattamente a INTERNI Creative Connections?

UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI MILANO: CONNESSIONI TRA PASSATO E FUTURO

Varcato il grande portone d’accesso al cortile d’onore, e il Transsensorial Gateway il gate irregolare fatto di suoni e steli d’acciaio e luci, alti fino a 4 metri- creato dal team di giovani architetti Noa (Network of architecture) per Ewo, lo sguardo viene subito catturato dall’installazione al centro del prato che, in questi giorni, ha spopolato anche in Rete (molto suggestiva dopo il tramonto).

Si tratta di Survival, simbolica zattera-arca abitata da 40 animali-lampada disegnata da Stefano Giovannoni con Marcantonio e Studio Job per Qeeboo. A fare da controcanto, con il corpo ancora sotto il portico e il muso già proteso verso il cielo, il maxi gabbiano luminoso di Freedom, un “Jonathan Livingstone 3.0” pronto a spiccare il volo verso nuove terre, inno alla positività firmato da Mad Architects, realizzato da Eurostands con Ledvance, che è già diventato il simbolo dell’ottimismo di questa edizione del FuoriSalone. Ledvance ha illuminato 4 installazioni, oltre alla citata "Freedom" e cioè: Survival di Giovannoni; Pura di Guglielmi; Omaggio a Alessandro Mendini Mobili per Uomo di Fondazione Bisazza; Plan Bee di Fabio Novembre realizzata da PerDormire.

Tutti i visitatori hanno anche apprezzato le aree lounge, in particolare Righe e Fiamme da Outdoor di MissoniHome, con luci di Davide Groppi, comode sedute che giocano sul contrasto morbido-rigido dei tessuti waterproof (il colorato Andalusia e il black&white Virgola Soft) e degli imbottiti per esterni della linea casa di Missoni. E (soprattutto i bambini) i divertenti Spun, sgabelli rotanti di MagisDesign disegnati da Thomas Heatherwick, e la panca in polietilene stampato Folly, firmata da Ron Arad. A sorpresa MagisDesign è stato presente anche con l’iconica poltrona Proust di Alessandro Mendini, esposta al piano superiore, nel loggiato Ovest.

Proseguendo il percorso nel Cortile d’Onore, una “connection” con l’Esposizione universale grazie a Expo Doors, la maxi-tenda fatta di cordame nautico (in plastica rigorosamente riciclata) Sal Cord illuminata da luci a led blu di Oneeightyone che è parte dell’installazione di Italo Rota con Francesca Grassi per il Padiglione Italia a Expo 2020 DubaiHigh Intensity Design Training - Fare allenamento con il proprio passato, invece, è il lavoro degli allievi del Triennio in Design alla NabaNuova Accademia di Belle Arti con la supervisione dei docenti Claudio Larcher e Sara Ricciardi: tre “colonne” coloratissime che riprendono sì la forma archetipa della colonna ma la trasformano in un sacco di allenamento per pugili.

Accanto, Vertical Chalets, progetto dello studio di Peter Pichler Architecture: cinque mini chalet che rappresentano, in scala ridotta, il nuovo modello di ospitalità realizzato a Pass Thurn in Austria per Six Senses Kitzbühel Alps Staininger Group, versione contemporanea, eco e sostenibile dell’architettura tradizionale alpina.

Sembra essere una risposta alle restrizioni della pandemia, invece, l’installazione Condivisione-Connessione-Convivialità che AMDL Circle con Michele de Lucchi ha realizzato per Whirlpool (anticipazione della grande installazione che vedremo al FuoriSalone di aprile 2022) una torre di alluminio specchiante di 8 metri che, all’interno, spinge lo sguardo a salire e allo stesso tempo spinge a riflettere su chi siamo e saremo. Di fronte, un’altra area relax con le comode sedute di Nardi che si ispirano al concetto delle “doghe”, un progetto di Raffaello Galiotto.

Accanto al lavoro di un grande maestro, ecco quelli di studenti e designer under 35 che hanno vinto il Contest Design. Un viaggio tra Italia e Spagna sul tema dell’oggetto identitario indetto dall’Ambasciata d’Italia a Madrid e da Interni: racchiusi in tre maxi gabbie in legno laccato rosso, installazione di Davide Valoppi dello studio Noarc, il pubblico può vedere i prototipi vincitori realizzati da alcune aziende italiane (Alessi, Baleri Italia, Disegno Mobile, cc-Tapis, Emu, Martinelli Luce, True Design). Parla di acqua, invece, Pura, installazione di Alessandro Zambelli che, come un grande origami, sulle quattro facce della struttura racconta i processi di cambiamento dell'acqua: vapore, condensazione, accumulo, filtrazione. E con, all'interno, il miscelatore Tuttuno di Guglielmi.

Accanto, UNcracked, installazione dello studio Stroop Design, in collaborazione con Jeffrey Beers InternationalCoperta e Guzzini con International Montaggi, Intro e Sunclear Italia insieme a iGuzzini Illuminazione, Michieli Floricoltura e Panasonic, si presenta come un percorso racchiuso in un parallelepipedo in policarbonato riciclabile con il pavimento fatto di bottiglie di plastica compattate. Un invito a riflettere su come anche un materiale complesso come la plastica possa trasformarsi da rifiuto a risorsa.

Dal cortile d’onore d’obbligo una tappa all’info Point-Press room, realizzato da Mac Stopa Massive Design con TMK ProjectWolf Group, ForboHushoffice e Muraspec insieme a Ceramica FondovalleFiam Italia e Tonon. Uno spazio colorato e inconsueto, tra tavoli in gesso rinforzato e vetro, colorate librerie stampate in 3D e sedie ricavate da bottiglie di plastica riciclata. E dove, per isolarsi, ci sono le lounge chair A11 progettate per Hushoffice, che consentono di chiudersi in uno spazio ovattato e di fuggire dal caos quotidiano.

All’esterno, l’installazione LAD Project di Emilio Randazzo ha portato l’attenzione dei visitatori sul tema della bellezza nei luoghi di cura, nello specifico i reparti di oncologia pediatrica. Un racconto lungo 10 metri e sviluppato come una pellicola, con quattro schermi e immagini montate su pannelli in forex per parlare dell'architettura che cura, tra arte, psicologia e design. Protagonista è WonderLAD, la casa-laboratorio realizzata a Catania secondo i principi della bioarchitettura.

Subito accanto, Augmented Architecture, l'installazione che domina accesso allo scalone del Portale Nord. Si tratta del lavoro di Cino Zucchi Architetti e Chiara Zucchi con il brand Mapei: una grande 'maschera' che riproduce, ingrandendolo sei volte la parte alta del Portale Nord, facendo così “esplodere” l’architettura e le modanature che la incorniciano.

Saliti al piano superiore, nel loggiato Ovest, altre tre installazioni. La prima che si incontra - in realtà - è una doppia installazione, omaggio dei creativi Ctrlzak (Katia Meneghini e Thanos Zakopoulos) con JCP Universe a Nanda Vigo, scomparsa nel 2020.  Si tratta di Saeturn, omaggio alla personalità interdisciplinare, sperimentale e avveniristica della Vigo,  tra rocce, terra lavica e i celebri segmenti di luce della Vigo.

Accanto, un omaggio ad Alessandro Mendini, scomparso nel 2019, attraverso i suoi celebri (e ironici) Mobili per Uomo realizzati con Fondazione Bisazza e in mosaico di Bisazza, creazione di fine degli anni Novanta: Cappello, Scarpa, Giacca, Guanto, Testa. Cioè la “scomposizione fuori scala” di un uomo borghese. La terza installazione è Plan Bee, di Fabio Novembre, che richiama l’attenzione sull’importanza delle api per il pianeta e su un nuovo modo di sentire la casa, dove il letto ha assunto una differente centralità domestica, attraverso un maxi alveare formato da 22 letti PerDormire rivestiti in tessuto giallo.

Dalla parte opposta, guardando verso il loggiato Est, spicca l’installazione Design is the World of Fantasy di CastagnaRavelli prodotta dall’Associazione per il Policlinico Onlus in collaborazione con Inpuro  Officina del Design, un grande dipinto astratto composto da tre tele quadrate nei colori bianco, oro, rosso e nero e l’immagine pop di un cane, che vuole essere un omaggio al design e all’ottimismo.

Tornando al piano terra, varcato l’ingresso al portico Richini, si cambia continente con la mostra di Apex-Brasil in collaborazione con Abimovel, curata dall’interior designer Josè Roberto Moreira do Valle e intitolata: Brasil-Design in motion, con i lavori di giovani designer provenienti da ogni parte del Paese all’insegna dell’innovazione, della diversità e della sostenibilità. Da qui si raggiunge un angolo di Oriente, nel cortile dei Bagni del Filarete al centro del quale si trova Bamboo 竹 Ring :||Weaving a Symphony of Lightness and Form di Kengo Kuma realizzato da Oppo in partnership con London Design Festival e con la curatela di Clare Farrow. Una struttura leggerissima e resistentissima, fatta di anelli di bambù e fibra di carbonio, nata dalla creatività del designer giapponese che diventa anche installazione sonora, grazie alla musica della violinista Midori Comaschi e Musicity.

Parla ancora della relazione tra natura e spazio l’installazione Falso Autentico, di Marco Nereo Rotelli con glo, nel Cortile del Settecento. Un’architettura in terra cruda della tradizione africana, dalla tipica forma a ogiva, esempio di costruzione del passato all’interno della quale entrare per farsi avvolgere da suoni elettronici e immagini che parlano di modernità e futuro.

Mentre, nel cortile della Farmacia, Mario Cucinella realizza un omaggio al fondatore del Gruppo Artemide, Ernesto Gismondi, scomparso nel 2020, con l’installazione Il Mondo di Ernesto, progetto di MC A Mario Cucinella Architects che, su 100 pannelli rettangolari incastrati tra loro quasi a formare una torre, racconta ai visitatori la filosofia progettuale di Artemide.

Immancabile, infine, presso la hall dell’Aula Magna la mostra L’archivio si racconta. I libri della Fondazione Renzo Piano, sulla delicata struttura Folded Line progettata da Anna Merci e realizzata da Puricelli. In mostra, gli undici volumi editi da Fondazione Renzo Piano, ciascuno dedicato a un singolo progetto del grande architetto italiano - dal Centre Pompidou al Ponte di Genova - e curati da Lia Piano, ideatrice, curatrice e direttrice dei programmi editoriali della Fondazione.

Per concludere, usciti dall’Università degli Studi Creative Connections continua in altre due location. La prima è al piano terra di un edificio di via della Spiga 26 dove si incontra l’Audi City Lab con Enlightening the Future, Nel grande spazio trasformato da Marcel Wanders studioAudi propone al pubblico un'esperienza immersiva basata sulla luce per presentare due nuove auto della Casa: Audi RS e-tron GT e Audi A6 e-tron concept. Un percorso sensoriale tra luci, riflessi, suoni e area relax finale con arredi  disegnati da Marcel Wanders per Poliform.

All’Orto botanico di Brera, infine, Natural Capital è la poetica installazione di Eni progettata da Carlo Ratti Associati con la direzione creativa di Italo Rota e la ricerca scientifica di Alessio Fini, che in 500 metri quadrati racconta il ruolo delle piante e degli alberi nella cattura e nello stoccaggio della CO2. Per farlo utilizza la simbologia della bolla: dal differente le diverse ampiezze diametro diverso – da pochi centimetri a qualche metro – che raffigurano le differenti capacità di assorbimento e immagazzinamento di CO2 annuale e durante l'intero ciclo di vita di alcune delle tante specie presenti. Un raffronto visivo e immediato che permette ai visitatori di comprendere il circolo simbiotico tra uomo e natura.

Si ringraziano anche: Audi, Caricami, Danese, Doma Food & Party Design, Ferrarelle, Guzzini, illy, Kartell, Magis, Oppo, PerDormire, Sony, True Design.