“Fare design è possibile se alle spalle esiste una cultura del design” spiega Cristiana Colli, il direttore del magazine. “E l’obiettivo di questo prodotto, nato all’interno di un’azienda con 123 anni di storia, è quello di essere un’antenna selettiva, un luogo di incontro e scambio tra visioni e intuizioni disegnate e raccontate. Una grande responsabilità perché oggi produrre contenuti e riuscire a essere interessanti e puntuali è molto difficile. Per questo il primo numero va considerato la tappa di un work in progress che via via accoglierà nuove collaborazioni attorno al nucleo della redazione”.

In redazione anche Francesca Molteni, che ha aiutato a mettere a fuochi alcune sezioni tematiche, e che nel primo numero ha realizzato uno zoom su Mantova, con i protagonisti dell’architettura, della cultura e del design, come Stefano Baia Curioni. Curioso anche il contributo di Cino Zucchi, che crea un parallelismo tra architettura e pasticceria, e l’intervista alla giornalista Guia Soncini.

“Gli accadimenti di questo periodo ci hanno dato l’opportunità di pensare e plasmare la nostra rotta lungo strade non scontate. E la pubblicazione di un magazine cartaceo e digitale, per latitudini e culture diverse, appartiene a una visione ampia della nostra missione” ha concluso Giovanni del Vecchio, ceo del Gruppo Giorgetti nel corso della presentazione. Una sfida stimolante. Altri la raccoglieranno?