Quali scelte state compiendo in fatto di sostenibilità, altra parola chiave del presente?
Dietro il concetto di sostenibilità si cela un mondo estremamente complesso, che va dai prodotti ai processi produttivi, passando attraverso la responsabilità sociale e territoriale. Quando, nel 2017, abbiamo scelto di intraprendere un percorso verso il lower impact, in modo strategico e globale, e non episodico, abbiamo compreso subito che la sfida più grande sarebbe stata coinvolgere i nostri partner. Una realtà come Visionnaire, che ha un sistema produttivo sviluppato lungo tutta la dorsale italiana, ha impiegato anni per sensibilizzare l’intera rete artigianale. Abbiamo agito da pionieri. Ci siamo fatti ambasciatori di questa nuova filosofia, spingendo per primi sulla ricerca e l’innovazione, per rendere possibile quello che sembrava complesso da mettere in atto. Il primo passo per sensibilizzare i nostri artigiani è stata un’analisi, svolta proprio insieme a loro, per conoscere lo stato di fatto da cui partire. Abbiamo studiato l’intero processo di lavoro, dalla progettazione del prodotto, alla vendita, al ciclo di fine vita.