Expo Doors. Un progetto di Italo Rota con Francesca Grassi, realizzato da Sal Cord e OneEightyOne.

Cortile d'Onore - Università degli Studi di Milano

Italo Rota. Ph. Massimo Sestini

Expo Doors è l’evocazione di una parte del design del Padiglione Italia a Expo 2020 Dubai, progettato da CRA-Carlo Ratti Associati e Italo Rota Building Office, con Matteo Gatto & Associati e F&M Ingegneria. È il “frammento di una installazione”, ideato da Italo Rota con Francesca Grassi, composto di corde e di una scritta luminosa che, nella loro totalità, vogliono esprimere figurativamente il sistema di connessioni dell’Italia con il mondo. Rappresenta l’ingresso ideale in un universo di valori e materiali. Un’opera d’arte ma anche di architettura, l’archetipo della porta posizionata idealmente in corrispondenza della Hall dell’Aula Magna dell’Università degli Studi, a simboleggiare un ingresso fisico dentro un luogo della cultura e uno metaforico dentro l’Esposizione Universale. L’installazione di Milano risponde ai principi di economia circolare e riciclabilità dei materiali: gli stessi su cui si basa la costruzione dell’edificio per Expo. Le corde nautiche che costituiscono la facciata dell’opera della mostra di Interni sono realizzate con plastica riciclata al 100% e strisce LED, a simboleggiare la vitalità della luce e dei messaggi che porta. La corda rimanda al tema della nautica e all’attracco delle barche, diventando parte di un racconto che dal Mediterraneo, Mare Nostrum, va nel mondo. Le cime ‘animate’ rappresentano lo strumento della connessione, tra spazi, popoli, persone, idee. “Abbiamo portato un’allegoria del Padiglione a Milano per invogliare e stimolare le persone a recarsi a Dubai a visitare l’Expo”, spiega Francesca Grassi, “ma allo stesso modo abbiamo voluto creare una connessione viva e fisica che permetta a chi visiterà Interni Creative Connections di essere presente con lo spirito all’Esposizione Universale”.