Cosa vedere al Superstudio Maxi di via Moncucco 35
Il nuovo spazio Superstudio Maxi promette di essere diverso. Progettato per accogliere eventi in divenire, a metà strada fra fisico e digitale, nell’ormai familiare costruzione ibrida che qualifica l’exhibit pandemico. Il programma di Design Beyond Design è infinito e l’occasione sembra ideale anche per celebrare (e autocelebrare) i vent’anni di lavoro di Superstudio Più in zona Tortona. In programma la presentazione del libro Design Super Show 2000/2021, che racconta la storia del FuoriSalone a partire dal suo primo distretto.
In grande sintesi: il progetto è diviso in macro aree che occupano tutto lo scibile progettuale. Dal design all’arte, all’architettura, al videomaking, alla fotografia. A partire da Video 1, Giovanni Gastel Unexpected works 1982/2020, la mostra che celebra i lavori di ricerca del fotografo. Versante arte: Paperthinks di Daniele Papuli e le sue sculture di carta o oggetti di design in contemporanea con Scultografie, mostra site specific ad Assab One (via Privata Assab 1). Da segnalare anche una presenza eteroclita: la long performance BodyInForm degli studenti della DanceHaus di Susanna Beltrami. Infine, se a un certo punto sarete stanchi e vi vorrete fermare a riposare, ci sarà una lounge area progettata, fra gli altri, da Marcel Wanders e Paola Navone.
Perché ci piace? Ogni volta che il FuoriSalone si sposta di qualche grado o di qualche chiometro in altre aree della città, succede qualcosa di interessante. E questa è anche una buona occasione per capire se davvero le location possono cambiare forma e funzione quando è necessario evolvere e creare piattaforme valide per nuovi slanci progettuali.
Leggi anche: Durini, Montenapoleone e dintorni, il FuoriSalone in centro