La nostra selezione di eventi alla Design Week delle 5Vie, il cuore elegante del SuperSalone, tra performance, installazioni e collettive

Le 5Vie tornano al FuoriSalone 2021 con una serie di eventi che, come sempre, scommette soprattutto sulla curatela e sulla performance in cui il pubblico ha una parte attiva.

Tornano, a questo proposito, Sara Ricciardi e Maria Cristina Didero: la prima con una installazione itinerante, la seconda con una performance del designer spagnolo Jorge Penadés, che realizzerà live un’argilla derivata da scarti tessili (Looks Like Magic! in Via Cesare Correnti 14). Ma torna anche Palazzo Litta, con le sue Litta Variations, e Masterly, The Dutch, a cura di Nicole Uniquole (a Palazzo Turati).

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Sara Ricciardi al FuoriSalone delle 5Vie

“Ho progettato una performance itinerante: impossibile sapere dove incontrare i venditori ambulanti di frecce di cupido e pane e Barocco” spiega la designer beneventana. “Siamo stati tutti costretti in regole e confini, per salvaguardarci. Ma non ha senso rimanere incastrati in logiche che non lasciano alternative”. Sara Ricciardi lancia la sfida al pubblico del FuoriSalone: torniamo a usare lo spazio pubblico, senza uscire dalle regole, ma seguendo logiche nuove. Altrimenti il rischio è di promuovere un pensiero impotente, non creativo. “Gli ambulanti gireranno per le vie e venderanno pane e mortadella, ma ho riprogettato la forma del pane ispirandomi alle fioriture barocche”. Un contropensiero poetico anche per i fiori: gli anthurium diventano nel Ricciardi-pensiero le frecce che fanno innamorare.

Perché ci piace? “Riappropriarsi delle strade creando situazioni felliniane, inaspettate, con fantasia. È l’alternativa a lasciarsi vincere dall’evolvere delle circostanze, della realtà. Pensiamo ai teatri: perché non hanno cercato altri luoghi, altre formule? Non è un invito a trasgredire, ma a sfruttare gli eventi con creatività”.

Cosa vedremo nella performance di Sara Ricciardi? Pane e mortadella in forma di Barocco, frecce di cupido in forma di fiori. Da acquistare con la moneta di scambio progettata dalla designer e distribuita dagli info point di 5Vie.

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Looks like magic! in via Cesare Correnti 14

Un progetto sulla trasformazione della materia originata dalla sfida alla pratica artigianale tradizionale, a cura di Maria Cristina Didero. Il protagonista è Jorge Penadés, designer spagnolo che da anni sperimenta con i materiali in chiave sostenibile.

Perché ci piace? Spiega Jorge Penadés: “Sono interessato a lavorare con materiali comuni, interpretati da uno sguardo personale, per questo cerco di realizzarli io stesso”. Il dialogo fra tecnologia e artigianato spiegato attraverso la pratica radicale del designer spagnolo.

Cosa vedere da Looks like Magic!? Una performance intensiva di Jorge Penadés e del suo team, un progetto corale sulla trasformazione della materia di scarto tessile in un nuovo materiale battezzato Texile-Clay. È un’idea un po’ surreale del micro waste management: “Ricerchiamo lo scarto tessile all’interno dei filtri delle asciugatrici industriali delle grandi catene di lavanderia”.

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HoperAperta e L’oggetto Celibe. Per un’arte da camera à réaction poétique a Palazzo Recalcati

Curata dai Patrizia Catalano e Maurizio Barberis una mostra che espone pezzi limited edition di artisti, designer e architetti sul tema dell’oggetto celibe, ovvero irriproducibile perché non in grado di generare nulla al di là di sé stesso.

Perché ci piace? Due presenze da citare: Gaetano Pesce e Riccardo Dalisi, in un intervento curato dalla Galleria Luisa Delle Piane. Tre nomi che garantiscono grande qualità. E un tema sui generis, completamente concettuale.

Cosa vedere da L’oggetto Celibe? Undici designer e artisti alle prese con un enigma: un oggetto che inizia e finisce con se stesso. Senza rinunciare alla relazione e senza perdersi nelle identità altrui per riprodursi.

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Masterly, The Dutch in Milano 2021 a Palazzo Turati in via Meravigli 9/b

Torna nella sua ormai consueta casa di via Meravigli il risultato della call al design olandese di Nicole Uniquole.

Perché ci piace? Ottanta designer olandesi selezionati da una curatrice, una tra le prime a confermare la partecipazione al FuoriSalone 2021, a fine aprile: “Perché il design è una questione di connessioni”, ha spiegato con il pragmatismo gentile tipico degli olandesi.

Cosa vedere da Masterly a Palazzo Turati? Tutti e tre i piani di un edificio di rara bellezza invaso dal lavoro di ottanta designer olandesi. E in più la lecture dell’artista visionario Daan Roosegaarde, fondatore dello studio omonimo che si occupa di progetti a cavallo fra arte contemporanea e urbanistica. Poesia rigenerativa per le città. E poi la conference di Francine Houben mercoledì 8. Lei è founder di Mecanoo, uno degli studi di architettura più interessanti dello scenario internazionale.

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Orografie, da Design Variations 2021 a Palazzo Litta in corso Magenta 24

Un marchio nuovo che svela una collezione di quindici designer più o meno celebri, ma tutti pieni di talento. Nessuna anticipazione per il pubblico fino a settembre. Ma fidatevi: la qualità è alta.

Perché ci piace? Orografie vuole produrre oggetti che suggeriscono nuovi comportamenti e nuovi gesti. E ci riesce grazie alle collaborazioni con Francesco Faccin, Elena Salmistraro, Lanzavecchia + Wai, Martinelli Venezia. Da segnalare anche il lavoro dei più giovani Standa e Davide Frattini Frilli: design della provocazione intelligente.

Cosa vedere da Orografie a Design Variations 2021? Quello che succede quando un brand coinvolge un'imprenditrice illuminata come Giorgia Bartolini, un curatore come Vincenzo Castellana e una narratrice del progetto come Domitilla Dardi.

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Gli altri eventi FuoriSalone 2021 in zona 5Vie: lista in aggiornamento

  • Design Variations 2021 a Palazzo Litta, corso Magenta 24. Nel Cortile d’Onore l’installazione site-specific dello studio di architettura portoghese Aires Mateus Una spiaggia nel Barocco. Al piano nobile l’installazione Sottrazione curata da Paolo Volpato. E altri undici fra designer, brand e università espongono installazioni, progetti, novità.
  • Glass Utopia, al SIAM di via Santa Marta 18. La mostra curata da Mr. Lawrence per Craft ACT: Craft + Design Center che sviluppa l’incontro tra Australia e Italia mettendo a fuoco le strade su cui si muove la produzione contemporanea del vetro. Sempre al SIAM un capitolo della doppia collettiva Roots to Matter – Matter to Dream, curata da 5Vie. Interessante ricognizione di studi indipendenti.
  • Tra le altre iniziative al SIAM, un grande ledwall riporterà a grandezza naturale la figura del designer libanese Richard Yasmine che accompagnerà virtualmente nel suo mondo progettuale, mentre l’architetto belga Lionel Jadot, curatore di Zaventem Ateliers, presenta il lavoro di tredici studi creativi dello studio multidisciplinare.
  • Da cosa nasce cosa, da Galleria L’Affiche di via Unione 6. Progetto di design sociale dell’Associazione T12 Lab, un progetto collettivo dove persone udenti e sorde hanno lavorato insieme per ideare oggetti unici o miniserie fatti a mano con materiali ad alto contenuto ecologico.
  • Mezzoterra Mezzomare. I mediterranei – Sedie Love Difference da Six Milano Galleria, in via Scaldasole 7: due installazioni da un progetto di Michelangelo Pistoletto che, in collaborazione con Juan E. Sandoval, ha trasformato la sedia laleggera, progettata da Riccardo Blumer per Alias, in un luogo di confine tra terra e mare, tra arte e design.
  • Tra i 5 Talk 5Vie incentrati sulle best practice, è in programma NoPlà o NewPlà – Future Matters dedicato al tema No plastica, o nuove plastiche? Utilizzo, riutilizzo, nuovi materiali: una riflessione sulle pratiche e le poetiche del riusoa cui partecipa anche Krill Design, startup che usa gli scarti della filiera alimentare trasformandoli in prodotti di ecodesign.