Nell’ultimo appuntamento di Untaggable Future all’Audi City Lab, il tema è stato la luce, anzi, i diversi punti di vista sulla luce come elemento di creatività, tecnologia, futuro, raccontati in prima persona da esperti internazionali come l’architetto Daniel Libeskind, il creatore di spettacoli Marco Balich, il critico d’arte Francesco Bonami, il light designer di Audi Cesar Muntada, il designer Axel Schmid, assistente di Ingo Maurer (impossibilitato a partecipare).
Ha aperto l’incontro – condotto da Massimo Coppola, consulente Rai e regista – l’intervento di Daniel Libeskind, un appassionato excursus tra i concetti filosofici di tempo, spazio e tecnologia: il grande architetto ha proposto la sua visione della tecnologia, che ha definito come il ‘bussare alla porta in attesa che qualcuno risponda’ e ha assimilato il concetto di tempo a quello di luce, entrambi inafferrabili, ma decisivi per l’esistenza. La luce in architettura è, per Libeskind, l’elemento chiave nella definizione di un edificio, un complemento essenziale nella scrittura dei progetti.
Anche per Marco Balich, ideatore e produttore grandi eventi e cerimonie olimpiche (incaricato per quelle di Rio 2016), la luce è protagonista assoluta degli spettacoli, sia di quelli musicali sia delle scenografie celebrative, e la tecnologia riveste un ruolo sempre più decisivo.
Cesar Muntada, head of lighting design di Audi, ha illustrato i progressi tecnologici collegati alla luce nell’ambito dell’auto, con l’applicazione di laser in grado di identificare gli ostacoli, oltre che di illuminare.
Francesco Bonami si è soffermato sul ruolo controverso della luce nell’arte contemporanea, che può essere impiegata come un artificio o un trucco, ma anche utilizzata con abilità.
Axel Schmid, assistente di Ingo Maurer, ha portato i saluti del grande light designer attraverso una lettera, in cui Maurer, che si è definito un artigiano della luce, ha affidato alla platea la sintesi della sua esperienza: ‘la luce più preziosa è quella che nasce dal cuore dell’uomo’.
Testo di Antonella Galli – Foto di Efrem Raimondi