Linee semplici e armoniche definiscono il design degli esterni improntato a una classicità senza tempo, sintesi di lusso discreto e raffinato.

Il contatto con l’esterno è uno dei punti di forza: a partire dal beach club, la cui superficie si dilata grazie a due falchette ribaltabili che trasformano l’area in una terrazza a pelo d’acqua con un particolare divano fronte mare. Collegata al pozzetto del main deck, l’area misura oltre 70 mq di superficie tra ombra e sole.

Per la vita all’aria aperta, anche a poppa dell’upper deck si sviluppa un ampio pozzetto dotato di un’accogliente dining area. Il contatto con il mare trova la sua esaltazione nello sky lounge, un salone panoramico, con vetrate a tutta altezza apribili su tre lati. Per non parlare del sunset lounge, a prua: un’oasi di pace, dove si trovano comode sedute e un solarium con zone prendisole. E ancora, il sun deck, straordinaria terrazza con vista panoramica a 360 gradi.

Atmosfera informale, raffinata, e senza tempo per gli interni dove gli architetti milanesi hanno enfatizzato una tradizione navale sapientemente coniugata alla funzionalità dell’innovazione contemporanea. Toni caldi e pacati esaltano il piacere del relax; grande attenzione è stata posta sulla tattilità dei materiali, mantenendo uno sfondo naturale e armonioso di colori e finiture.

Arredi sospesi, leggeri e ricchi nei dettagli, come il rivestimento in pergamena, sono stati scelti per accentuare la fluidità della luce naturale e la trasparenza dello spazio interno.

La suite armatoriale si trova sullo stesso ponte del salone: un ambiente di 40 mq ampio e spazioso introdotto da una zona relax/studio con ampia chaise longue a dritta e un desk con un elegante top in cuoio; sul lato sinistro un bellissimo vanity desk in cuoio arreda elegantemente tutta la murata vista mare.

La pelle, usata al naturale e intrecciata, si ripete ovunque a bordo: nella testata del letto, nei dettagli del living, anche nel corrimano della scala che porta al ponte inferiore. Assurgendo a leit motiv della Navetta, per evocare le valigie di altri tempi e il tema del viaggio.