Funzionalità, solidità costruttiva e design sono alla base del successo inarrestabile sia nella vela sia nel motore, del cantiere di Forlì. Oggi con un forte gruppo alle spalle mira a nuove e ambiziose mete. E annuncia due debutti mondiali: il Grand Soleil 52 Performance e il Pardo GT75

Tenacia e determinazione. E una forte propensione a guardare lontano con la stessa lungimiranza verso due mondi diversi come la vela e il motore. Sono le linee guida del successo del Cantiere del Pardo che sin dalla Fondazione, nel 1973 ha reso possibile le realizzazioni prima dei Grand Soleil Yachts, barche a vela, dall’alto contenuto in termini di funzionalità, solidità costruttiva e design (senza contare le performance con un Palmarès di vittorie unico); poi anche di barche a motore, grazie alla collaborazione di designer di fama internazionale.

Nel 2017, Cantiere del Pardo ha lanciato il primo Walkaround (con il camminamento che gira intorno al perimetro della barca) di 43 piedi sotto il marchio Pardo Yachts, sfruttando tutto il know how maturato nella vela, per creare un design distintivo. Le linee dei modelli Pardo Yachts sono facilmente riconoscibili, con tratti che vengono subito identificati con il brand, rendendo ogni imbarcazione un'icona del marchio stesso.

La risposta più che positiva del mercato ha fatto sì che in poco tempo nascessero tre gamme: Walkaround, GT e Endurance, per un totale di otto modelli.

A tutto ciò si aggiunga l’acquisizione nel 2020, del marchio VanDutch Yachts, noto per i suoi open a motore dalle linee eleganti, filanti e riconoscibili, gamma, composta da quattro modelli (VD32, VD40, VD48, VD56), alla quale presto si aggiungerà l’ammiraglia: il VD75, il primo modello con i nuovi interni progettati dal cantiere.

In questa corsa continua verso un’espansione mirata, nel 2023, anno del suo 50esimo anniversario, il Cantiere del Pardo ha annunciato anche l’entrata nel gruppo Oniverse della famiglia Veronesi (che ingloba marchi quali Calzedonia, Tezenis, Intimissimi, Falconeri, Antonio Marras, Atelier Eme e Signorvino).

Un cambiamento importante che ha permesso di trasferire il know-how e la visione strategica di Oniverse in un mercato per il gruppo nuovo, ma estremamente interessante come quello nautico.

Obiettivo primario: far crescere ancor di più Cantiere del Pardo con ulteriori investimenti in ricerca e sviluppo, e l’ampliamento delle gamme di prodotti, con maggiori possibilità di customizzazione. Un primo traguardo in questo senso lo sono i due debutti mondiali allo Yachting Festival di Cannes dove presenta, il Grand Soleil 52 Performance e il Pardo GT75.

Ispirata dalle leggendarie linee del Grand Soleil 52 (disegnato nel 1987 da Germàn Frers nota firma nel firmamento dello yacht design performante), il GS52 Performance segna il ritorno di una barca-mito, prodotta all’epoca in una sessantina di esemplari e definita un capolavoro destinato a durare nel tempo.

Il nuovo concept è di Cantiere del Pardo mentre il collaudato binomio Matteo Polli e Nauta Design si è occupato rispettivamente di architettura navale e design degli esterni, interni e layout. Il Grand Soleil 52 Performance riprende l’eleganza della sua progenitrice e quell’armonia di forme che, da sempre si traduce in stabilità e prestazioni.

Studiato nei minimi particolari per sfruttare al massimo i volumi, offre un’abitabilità non comune su queste dimensioni senza incidere sul peso. La gamma Pardo Yachts invece si amplia con il Pardo GT75, nuova ammiraglia della gamma GT, che offre l'esperienza di una villa sul mare, con il suo layout razionale, ampi prendisole e aree lounge sia a poppa sia a prua per godere di un contatto privilegiato con il mare.

Il suo concept ideato da Cantiere del Pardo (con architettura navale di Zuccheri Yacht Design; esterni ed interni sono di Nauta Design) incarna la filosofia del brand: creare yacht facili da manovrare con linee inconfondibili, capaci di mettere in risalto non solo il design ma anche la maestria artigianale italiana.