L’ostentazione del lusso ha ceduto il passo a nuovi contenuti. La barca oggi è un mix di bello e ben fatto. Con rotta verso la decarbonizzazione

Design. Innovazione. Sostenibilità. Sono i codici attorno ai quali ruota il mondo nautico.

Gli eccessi del passato hanno ceduto il passo a nuovi contenuti e la barca non è solo il risultato di una ricerca estetica ma “Un perfetto connubio di Bello e Ben Fatto: una 'vetrina mobile' del Made in Italy che esibisce l’eccellenza della produzione italiana”. Parole Marina Stella direttore generale di Confindustria Nautica durante la presentazione in Triennale a Milano della terza edizione del Design Innovation Award, che si svolgerà durante il Salone Nautico di Genova e che quest’anno vede Maria Porro, Presidente del Salone del Mobile.Milano, quale Presidente della Giuria.

Yachting e mondo dell’arredo sempre più uniti dai medesimi obiettivi: design, innovazione, sostenibilità.

“Gli armatori oggi sono persone esperte, che sanno valutare la qualità costruttiva delle navi, e che richiedono imbarcazioni dal punto di vista tecnico sempre al top, con la possibilità di declinare gli interni secondo i loro gusti”, spiega Maurizio Balducci, ceo di Overmarine.

Persone attente, che desiderano vivere a bordo a lungo con la famiglia e gli amici, con gli stessi comfort di casa, e attenti alla sostenibilità.

Grandi volumi e contatto con il mare, sono concetti imprescindibili. “La modalità di vivere a bordo è cambiata: una volta la distinzione tra formale ed informale, dentro/fuori, era fortemente scandita, mentre ora la barca viene vissuta nella sua interezza”. conferma Fabio Ermetto, cco di Baglietto.

Il design così si evolve e si adatta alle nuove esigenze dove centrale è l’integrazione diretta e armoniosa con l’ambiente marino.

“I nuovi progetti vanno incontro a queste esigenze, generando layout trasformabili, con ambienti più permeabili, che favoriscono la qualità dell’esperienza umana della vita a bordo” spiegano Massimo Gino e Mario Pedol, yacht designer fondatori di Nauta Design.

Spazi che cambiano in funzione di nuove necessità anche per attività trasversali, come palestre, spa.

“Luoghi che aiutano l'armatore a rigenerarsi, a trovare il proprio benessere psicofisico”, aggiunge Bernardo Zuccon, architetto di Zuccon International Project “Di fronte a questi nuovi scenari, il progettista ha il ruolo di comprenderne i contenuti e declinarli in un design intelligente, versatile e innovativo”. Ma sempre orientato a realizzare i desideri dell’armatore.

Tra i veterani della ricerca c’è Azimut|Benetti che venti anni fa ha iniziato a investire in soluzioni per abbattere le emissioni di CO2, con la convinzione che sia necessario implementare la migliore tecnologia disponibile oggi e che sia necessario continuare a fare ricerca per il futuro.

“Questo ci ha portato a stringere un accordo con Eni Sustainable Mobility per sostituire tutto il carburante per prove mare e test tecnici con HVOlution, biocarburante da materie prime rinnovabili, che abbatte le emissioni di CO2 fino al 90% rispetto al mix fossile di riferimento”, spiega Giovanna Vitelli presidente di Azimut | Benetti.

Next Yacht Group sta concentrandosi su 'leggerezza=efficienza', forme di carena evolute “E stiamo lavorando sulle tecnologie: ad esempio, vetri capaci di frenare oltre l’80% delle radiazioni infrarosse o per generare fotovoltaicamente energia a bordo” racconta Gennaro Candida De Matteo, ceo di Next Yacht Group.

Massima personalizzazione, con la cui cifra stilistica è il risultato dell’unione dei migliori marchi d’arredo italiani con l’esperienza del fatto su misura artigianalmente.

Design e performance vanno a braccetto anche nel mondo della vela. “I nostri armatori apprezzano la possibilità di coniugare l’arte della marineria con gli ultimi trend dell'architettura e del design residenziale”, dice Valentina Gandini, Ceo di Mylius Yachts. E con attenzione ai materiali. “Legno, lino, lana, cotone, vernici ad acqua, collanti naturali ed ecologici, tutto viene scelto con grande attenzione nel rispetto dell’ambiente”, spiega Antonella Di Leo, co-founder Advanced Yachts.

Unicità è il leit motiv: “Per rendere ogni Sanlorenzo un prodotto unico, a misura, abbiamo scelto di produrre un numero contenuto di imbarcazioni”, spiega Tommaso Vincenzi, presidente Sanlorenzo Yacht “puntiamo su: qualità, diversificazione. E sostenibilità”. Su quest’ultimo tema, in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e del Green Deal UE, i grandi gruppi che portano avanti la ricerca a beneficio si tutto il comparto, sono attivi pere trovare soluzioni, nuove motorizzazioni, nuovi carburanti ecocompatibili, utilizzano materiali di costruzione leggeri, naturali ed ecologici, che si uniscono allo studio di nuove carene ottimizzate.

Perché se da un lato secondo l’IMO (International Maritime Organization), la navigazione in tutto il mondo rappresenta solo l’1,7 per cento delle emissioni Ghg (Greenhouse Gases, ovvero i gas a effetto serra) totali, e soltanto lo 0,22 per cento sia riconducibile alla nautica, pensare green non è più un’opzione. Il tema è all’ordine del giorno ma fare squadra è necessario.

“In questo campo ci stiamo muovendo attraverso accordi di collaborazione con i principali player mondiali dell’energia e degli E-fuel, che consentiranno di rivoluzionare l’intera industria nautica”, spiega Edoardo Miscioscia, sustainability manager Sanlorenzo Yacht.

La sostenibilità, per chi si muove nell’elemento marino, è un fattore di attenzione e impegno che, permea e indirizza anche strategie produttive. “Il Gruppo Ferretti”, testimonia, Stefano de Vivo cco del gruppo forlivese, “ ci stiamo concentrando su materiali e processi produttivi che attenuano l’impronta ecologica.

E stiamo anche lavorando su alternative al carbon fuel con il progetto in costruzione Wally Wind 110 #01, che oltre ad essere spinto dal vento avrà funzione zero emission all’ancora e il prototipo Riva El-Iseo è completamente elettrico,”.

E c’è chi, come Floating Life, sensibile al tema ha aderito al protocollo di Water Revolution Foundation, che mira a neutralizzare l'impronta dell'industria nautica e preservare gli oceani.

“Da alcuni anni poniamo massima attenzione, anche nella selezione di fornitori che operano nel rispetto della blue economy fornendo prodotti e soluzioni sempre più sostenibili”, racconta Filippo Rossi cco di Floating Life.

Ecologia è il leit motiv anche di Cantiere del Pardo “Oltre che ai materiali, prestiamo attenzione, alla gestione dei rifiuti”, spiega Fabio Planamente, ceo dell’azienda, “e siamo uno dei pochi cantieri al mondo ad avere redatto un Bilancio di Sostenibilità come prova concreta del nostro impegno attivo su questo tema.

Yacht sempre più attraenti anche dal punto di vista estetico con soluzioni fatte a misura, come le scalette e le passerelle di Besenzoni, o che migrano dal mondo della casa come le carte da parati WallPepper®/Group, le placche di Tecnolite e le piscine di Edilfare Piscine.

Tutto armoniosamente studiato per realizzare 'oggetti' ricchi di fascino e stile che sono in mostra al a Cannes Yachting Festival (12-17 settembre) al Salone di Genova (21-26 settembre) e al Monaco Yacht Show (27-30 settembre), le più importanti vetrine dello yachting internazionale.

Foto di copertina: Il Grand Soleil Gs72 Performance del Cantiere del Pardo.