Il cantiere ligure entra anche nel mondo delle imbarcazioni sportive. Con un nuovo progetto che coniuga innovazione, sostenibilità e design. E interni concepiti all’insegna della massima fruibilità, firmati da Piero Lissoni

È una proposta diversa quella di Sanlorenzo con il suo nuovo SP110.

Avanzata, evoluta e che apre un nuovo capitolo sia del cantiere sia nel settore dello yachting, poiché coniuga innovazione, sostenibilità e design. In più con il progetto di SP110 Sanlorenzo entra a tutti gli effetti anche nel mondo delle imbarcazioni sportive.

A realizzarlo, un team d’eccezione: Bernardo Zuccon dello studio Zuccon International Superyacht, che già da tempo ha istaurato una proficua collaborazione con il cantiere di Ameglia, ha lavorato sullo styling degli esterni con Tilli Antonelli (un nome potente nella nautica che oggi segue lo sviluppo di prodotto in Sanlorenzo); Marco Arnaboldi architetto e ingegnere navale, che ha seguito il progetto dello scafo studiando una carena estremamente efficiente.

Gli interni minimalisti e raffinati, invece, portano la firma di Piero Lissoni, che da qualche anno è anche art director del cantiere ligure.

Lo studio Zuccon per gli esterni ha creato nuovi stilemi fortemente identificativi della nuova gamma, ma in coerenza con la tradizione di Sanlorenzo. Ha pensato a forme inedite, con proporzioni, linee e una la livrea che si avvicina alle cromie delle barche sportive. Fondamentale come il design determini qui le prestazioni dell’imbarcazione.

Il nome parla chiaro, SP ossia Smart Performance. Più precisamente, significa garantire tenuta di mare e velocità con il massimo dell’efficienza energetica. E questo grazie a una propulsione frazionata composta da tre motori (più piccoli) che entrano in azione a seconda delle necessità (un solo motore, una coppia o tutti e tre), a diverse autonomia e a seconda della velocità impostata. E soprattutto ottimizzando i consumi.

Concorre all'efficienza delle performance, anche la carena di Studio Arnaboldi, ideale per l’utilizzo con propulsione a idrogetto, le cui linee d’acqua sono state disegnate con un fianco a doppio spigolo per maggiori prestazioni e comfort anche con mare formato.

A rendere lo scafo efficiente concorrono materiali alleggeriti, quali il vetro stratificato usato per le ampie superfici delle finestrature, che ricoprono quasi l’80% dell’imbarcazione.

La barca è completa infine di un sistema di recupero energia che utilizza pannelli solari monocristallini ad alta efficienza affiancati da un pacchetto di batterie al litio che permettono di mantenere le funzioni di bordo senza l’uso dei gruppi elettrogeni.

Il design della tuga (la sovrastruttura) è stato appositamente studiato per l’applicazione dei pannelli solari senza turbare l’estetica del profilo dell’imbarcazione.

Gli interni pensati da Piero Lissoni sono concepiti all’insegna della massima vivibilità e favoriscono sia la convivialità sia la privacy. Il layout originale prevede la timoneria sul ponte superiore dove si trova anche un ampio living.

Il piano di coperta è ribassato e permette di fruire del lower deck che ha una vista sulla zona abitativa di poppa e sul mare. Dal ponte di coperta a poppa è possibile accedere alla lower lounge nel main deck. Tutte soluzioni che permettono una totale unione tra interni e tra interno ed esterno. Una delle zone più significative è a prua: un’area protetta, attrezzata con area pranzo e ampia zona prendisole.

Per gli interni, Lissoni ha proposto uno stile minimalista che si sposa perfettamente la filosofia del progetto generale di SP110 caratterizzato da un’estetica elegante, raffinata ed essenziale.