La nuova ammiraglia del cantiere anconetano arriva con punti di forza di grande attrattiva. Il concept parte dalla suite armatoriale e dalla smaterializzazione delle barriere architettoniche. Spazi in cui lo studio ACPV ARCHITECTS Antonio Citterio Patricia Viel reinterpreta la tradizione navale in chiave contemporanea

Si pensa che un progetto debba sempre partire dalla base e su questa poi si sviluppino tutti gli elementi necessari. Ma ci sono eccezioni. E la nuova Navetta dislocante di 50 metri di Custom Line è tra queste: il suo concept parte dall’armatore, o per meglio dire, dalla sua suite.

Frutto della collaborazione fra il Dipartimento Strategico di Prodotto, presieduto dall’Ing. Piero Ferrari, e la Ferretti Group Superyacht Yard Engineering, il design degli esterni è stato elaborato dall’architetto Filippo Salvetti; gli interni invece sono opera dello Studio ACPV ARCHITECTS Antonio Citterio Patricia Viel, che con il brand del Gruppo Ferretti prosegue nel percorso di ricerca di uno stile che ne esalta il carattere, i valori e l’heritage.

"Navetta 50 metri è l’ammiraglia di Custom Line – che quest’anno compie 26 anni di attività", dice Stefano De Vivo, cco Ferretti Group, "Per costruirla si appoggerà al know how della Ferretti Group Superyacht Yard Engineering; sarà tutta in alluminio, un materiale leggero che permette di usare più volumi nella parte alta della nave senza perdere la sua stabilità; consente di consumare meno e di ridurre le emissioni".

Tutto nasce dalla volontà di spostare la suite armatoriale dal main deck all’upperdeck, alla stregua di imbarcazioni di oltre 60/70 metri in su. E ciò ha condizionato tutto il progetto.

"La zona armatoriale è la forza del concept", dice Filippo Salvetti, "E da qui prende anche la forma e la linea della barca che racconta questa presenza, e lo fa con un trattamento scultoreo delle superfici in corrispondenza di questa zona: le superfici piane da poppa a prua si aprono verso l’esterno e creano una sorta di cornice proprio in prossimità della cabina armatoriale che è il punto più largo della nave.

In coerenza con lo stile delle navette della gamma, definite da un design lineare con abbondanza di chiari e scuri, sono stati inseriti degli scuretti e dei tagli nella falchetta al centro della barca, per conferirle più carattere".

Il ponte è walkaround: ciò significa che da prua a poppa lo spazio è interamente percorribile, interconnesso e a uso esclusivo dell’armatore. E il terrazzino a prua è un luogo privato: inviolabile persino allo sguardo degli ospiti a bordo dal sundeck. La suite armatoriale è circondata da vetrate a tutta altezza, con vista a 180 gradi.

L’interconnessione tra interni ed esterni è l’ulteriore tratto distintivo di Custom Line Navetta 50, in tutte le aree ospiti, in particolare nei saloni del ponte principale e del ponte superiore, grazie all’utilizzo di grandi vetrate a tutt’altezza e superfici riflettenti.

"La cabina armatoriale è stata la chiave che ha guidato i pesi del progetto ma soprattutto il fatto che si cammina intorno alla barca ovunque con vetrate a tutta altezza che rendono gli ambienti interni molto trasparenti", dice Patricia Viel.

"Questo ci ha portato a smaterializzare l’involucro; in tutti gli spazi si alternano grandi vetrate a superfici molto lucide". Il design degli interni si sviluppa secondo un concept volto alla ricercatezza dei dettagli e all’utilizzo di materiali pregiati e sostenibili, tra cui il cuoio naturale, utilizzato sia nelle finiture sia nei dettagli più̀ ricercati degli arredi custom design, risultato della grande abilità artigianale delle maestranze del cantiere, al quale sono stati abbinati anche pezzi disegnati da Antonio Citterio.

Fondamentali gli spazi open-air: uno spettacolare ponte sole dove a prua l’area scoperta può essere adibita a zona lounge e ristoro cui si aggiungono oltre 70mq di area coperta dedicati alla dining ed all’American bar.

Non manca naturalmente una spiaggia poppiera che dalla poppa chiusa si sviluppa e si apre sul mare con una piattaforma di 35 metri che insieme al pozzetto e alla zona interna regalano 120 metri quadrati di area vivibile in continuità e a diretto contatto con il mare.