Nata per affrontare lunghe crociere, anche in condizione di mare formato, la nuova ammiraglia della collezione Magellano dispone di interni luminosi e in costante contatto con l'esterno. Confortevoli e dai mille dettagli di bordo hanno uno stile raffinato da veri connaisseur

Si chiama Magellano 30M, la nuova proposta di Azimut (marchio di Azimut|Benetti, primo gruppo privato al mondo nella cantieristica internazionale) ed è un vero cross-over per affrontare lunghe navigazioni, stabile e sicuro in ogni condizione di mare.

Uno yacht per veri connoisseur.

Con i suoi 29,7 metri di lunghezza è la nuova ammiraglia della Collezione Magellano, una linea di yacht ideata nel 2009 come risposta ai desideri di quegli armatori che ricercano imbarcazioni che offrono maggiore libertà di navigazione ma anche ambienti curati e di gran classe.

A firmare di nuovo il progetto, come per le ultimissime sorelle minori, un duo vincente: l’inglese Ken Freivokh per le linee esterne, e Vincenzo De Cotiis per gli interni.

Appartenente alla famiglia dei Low Emission Yacht, garantisce ottime prestazioni in termini di sostenibilità grazie alla carena Dual Mode sviluppata da P.L. AUSONIO Naval Architecture e Azimut R&D department con l’obiettivo di creare barche capaci di tenere bene il mare anche in caso di mare formato ma allo stesso tempo riuscire a raggiungere velocità di crociera sostenute (caratteristica non comune nelle barche con carene classiche semi dislocanti); il suo l’approccio sostenibile è garantito dal Zero Emission Hotel Mode con batterie al litio da 130 kW/h che permette di sostare a lungo in rada a zero emissioni con tutto rispetto per la natura ospitante.

Gli interni sono ampi, dai grandi volumi e ariosi. La connessione tra interni ed esterni e la fruizione degli spazi sono il leitmotiv di questa barca, che ha una cifra stilistica ricercata esaltata dai mille dettagli di bordo.

Grandi superfici vetrate concorrono alla grandiosità del progetto e offrono non solo luce agli interni ma impareggiabili viste a 270°, come nel main saloon. Complici in questo gioco spaziale anche gli elementi di arredo realizzati senza eccedere in altezza, per non ostacolare la visuale in alcun modo. Specchiature sulle sezioni laterali del cielino aiutano a incrementare e dilatare gli ambienti, creando giochi di luce e riflessioni inattese sui top dei mobili e a portare il mare dentro lo yacht.

L'acqua è l'elemento ispirante delle palette cromatiche ma anche delle linee dei mobili, come i due grandi divani che evocano il movimento dell’onde. Interessante l'uso della vetroresina artistica, un materiale nautico che il designer ha nobilitato dandogli nuova vita nei mobili e in alcune finiture di bordo.

Estremamente scenografica la suite armatoriale wide body, a tutto baglio, a partire dall’ingresso, con una zona lobby/dressing caratterizzata da un gioco di specchi. Anche in questo ambiente la luce entra copiosa dalle grandi vetrate a tutta altezza illuminando scenograficamente l'ambiente.

La skylounge sull’upper deck è concepita come una zona dedicata al relax e alla convivialità e anche qui il contatto tra interno e l’esterno è prioritario; la terrazza esterna, prosecuzione del lounge, offre una zona dining generosa e protetta al vento, con un tavolo dalle geometrie non convenzionali, oltre a un american bar che offre agli ospiti una magnifica vista mare.

Totale contatto con il mondo esterno anche nel pozzetto, che esprime il concetto di Infinity Terrace, con tre divani (due rivolti verso poppa ed uno privo di schienale ma definito dal parapetto in vetro trasparente) per poter spaziare con lo sguardo verso l’orizzonte.

Mentre a prua, un ulteriore lounge esterna è definita da isole a più altezze, un’area versatile e che può essere dotata anche di vasca idromassaggio.