La vera tendenza del bagno è la tecnologia al servizio della cura di sé. Con un occhio alla sostenibilità e ai progetti no gender

Dopo aver passato un paio di decenni a rifondare l’idea dello spazio dedicato alla cura del corpo, dopo aver ridisegnato completamente la sua morfologia, il design cambia direzione.

E rilancia l’innovazione tecnologica e la riflessione sulla produzione (dalla scelta dei materiali alle parti meccaniche e idrauliche) per dare un boost a quello che il bagno diventerà fra poco.

Luogo del accudimento e della cura, certamente. Con in più contenuti altamente tecnologici, che nascondono, minimizzano, integrano le funzioni di controllo, erogazione, temperatura, circolazione dell’acqua. Con un’attenzione particolare al momento della posa, un punto della filiera che intercetta l’attenzione di brand e designer per arrivare a soluzioni più fluide che non toccano l’uniformità delle superfici.

Acciaio inox è il nuovo classico della sostenibilità

L’acciaio inox is the new black. Non è un materiale nuovo, né una presenza dell’ultimo minuto nel settore. Ma tutti sanno che è il materiale del momento perché la lega di ferro e carbonio è davvero sostenibile e, di conseguenza, competitiva.

Lo diventerà sempre di più grazie all'industria 4.0 che anche nei settori più 'pesanti' sta facendo passi strategici e investimenti per garantire un uso razionale e, soprattutto, un fine vita ben progettato.

L’acciaio è già il metallo pesante più riciclato al mondo. È praticamente indistruttibile e rientra senza problemi tecnici nei cicli produttivi. Il tema come sempre è il recupero a fine vita, obiettivo delle sempre più numerose aziende metallurgiche green.

I rubinetti si modellano per sottrazione

Fratelli Frattini ha lanciato da poco due nuove linee in acciaio inox (inserire link a marchetta): Aline di Marco Piva e Borgia Inox di BMB Progetti. In entrambi i casi il senso del materiale è nella sua resistenza, nella sua igiene intrinseca, che ne fanno una scelta elettiva per i luoghi abitati dall'acqua e/o frequentati da molte persone.

Ma anche la lavorazione per sottrazione è uno spunto progettuale interessante: rigore e forme scultoree sono il risultato di interventi essenziali. Tagli geometrici, abbinamenti di finish lucidi e satinati, una palette che non si allontana dai toni metallici.

Aline e Borgia Inox sono due serie che interpretano il materiale per trasformarlo in un prodotto ibrido e flessibile, adatto a qualsiasi tipo di ambiente individuale o collettivo.

Micropiscine nei bagni di casa

La permeabilità progettuale tra spazi benessere e bagni domestici è esaltata dall’uso massivo della tecnologia. Il mercato ha voluto sfumare la linea di confine fra pubblico e privato. Il risultato è una decisa virata verso progetti entry level: prodotti compatti, contenuti nelle dimensioni, pensati per integrarsi nell’ambiente domestico.

Micropiscine con idromassaggi professionali: più facile dirlo che disegnarlo. Ci è riuscito come al solito bene Marc Sadler con la nuova serie Soul per Treesse.

Il suo brevetto, già utilizzato su altre linee del brand, si chiama Ghost e consente di nascondere tutte le parti tecniche dell’idromassaggio. Augelli e bocchette sono integrate nella superficie della vasca e una lama di luce per la cromoterapia le mimetizza completamente.

I controlli digitali di temperatura e potenza sono a filo del bordo e rendono semplice e intuitiva tutta la parte di programmazione.

Soluzioni intelligenti per SPA private

Simile la strada intrapresa dalle ultime novità di Ritmonio. La serie Diametro35 di Davide Vercelli si completa quest’anno di bocchette doccia per l’erogazione differenziata dell’acqua.

Un sistema tipico degli spazi benessere, con effetto pioggia tropicale, getti massaggianti o nebulizzazione, che in questo caso entra anche nella gamma domestica.

La semplicità del progetto base, che si è declinato in varianti installative infinite, si presta ad ampliare e ibridare il mercato e la varietà di utilizzo. Se fino a poco fa immaginare il bagno come luogo del benessere era un esercizio di stile, da qui in poi sarà più semplice arrivarci concretamente con prodotti pensati anche per essere usati nel bagno di casa.

Cambiamenti radicali per i WC

Infine c’è un uso della tecnologia capace di ripensare il modo di utilizzare il bagno, come accade con il sistema Abaco di Ceadesign. Il progetto è di Natalino Malasorti, founder del marchio, che con un gesto progettuale audace trasforma il WC/bidet in un sistema modulare in cui funzione e impiantistica coincidono.

Ripensare in modo radicale il modo in cui si usa il bagno è un’operazione interessante in tempi di attivismo anti gender. Malasorti lo dice chiaro: bisogna che gli uomini imparino a sedersi.

Fa bene al corpo, è più igienico ed è anche più rilassante. Provocazioni a parte, il sistema Abaco è un prodotto dirompente: monomaterico, modulare, ricorda vagamente i bagni ad alta frequentazione ma è pensato per la casa. Lo spazio intorno dovrà adeguarsi.