Connessioni creative tra il design e il mondo delle donne

Una serie di professioniste che lavorano nell’ambito della creatività, dell’arte, della moda, della curatela e del food si relazionano con i nuovi arredi. Attraverso la loro immagine, il loro pensiero e il loro lavoro offriamo agli oggetti un’altra dimensione.

Caterina Perazzi, cuoca, Altatto
“Altatto attinge e crea connessione per la propria evoluzione creativa con il territorio e il ciclo naturale che lo riguarda. Ogni mese è proprio la natura a guidare il processo creativo del menù e ad ispirare la nostra cucina”. Divano componibile Clara con rivestimento in pelle Nabuck Wood design Christophe Delcourt alla sua prima collaborazione con Baxter.

Sara Goldschmied & Eleonora Chiari, artiste
“Nel lavoro insieme la prima connessione creativa è tra le nostre visioni che spesso sono multiformi, poliedriche e contraddittorie. Le opere sono realizzate a quattro mani e nascono sempre da un dialogo, una conversazione infinita fra di noi. Ciò che immaginiamo e di cui parliamo si trasforma con il tempo in opere grazie ad altre connessioni creative che passano attraverso tutte le abilità dei nostri collaboratori, dagli artigiani italiani con cui abbiamo la fortuna di lavorare all’azienda francese che produce i nostri specchi Untitled Views”. Tavolo Shiro di Oscar e Gabriele Buratti per Gallotti&Radice con piano intarsiato in legno nella finitura Ebano Capri, basi ovalizzate rivestite in massello fresato snella stessa finitura e dettagli in metallo cromato. Esiste anche nella versione ovale e con piano in marmo in diverse finiture. Sedia Charla di Patricia Urquiola per Kartell, con seduta ampia e arrotondata, rivestimento in tessuto bouclé orsetto e gambe in materiale plastico riciclato.

Francesca Verga, Project Manager
“Nel mio lavoro la creatività è ricerca, cura e continua associazione tra memoria, fantasia ed esperienze. Nel gestire e realizzare una mostra d'arte è necessario per me creare connessioni e contaminarmi per poter produrre un nuovo rapporto tra oggetti, forme, persone e storie. Molto spesso la stessa risoluzione di problemi necessita di una grande creatività, osservazione e capacità di immettere nell'esperienza il diverso e l'ambivalente”. Divano modulare Alberese Wood di Piero Lissoni per De Padova, estensione del divano Alberese a cui è aggiunta una cornice in legno tinto dark che fa da base e prosegue come tavolino sagomato quadrato o rettangolare. Qui è in pelle Mistral color biscotto con tavolino in legno rovere dark.

Gentucca Bini, Designer

“Esiste un meccanismo per cui nel momento subito precedente la progettazione, tutte le informazioni raccolte in una vita, le passioni, le emozioni, improvvisamente corrono in soccorso dell'idea da realizzare. Sono le connessioni creative, un processo magico che mette in contatto tutte le arti espressive e in cui la libertà e l'attenta analisi rappresentano gli elementi principali. Nel mio caso non esiste limite alle possibili connessioni, esiste la libertà e la capacità di scegliere tra tutte, quelle giuste, al momento e nel contesto giusti, per dare forma alle idee e instaurare con gli oggetti una relazione magica”. Poltrona Harbor Laidback di Naoto Fukasawa per B&B Italia fa parte della famiglia di sedute Harbor. Grazie a un meccanismo nascosto nella struttura, la poltrona può ruotare su se stessa e inclinarsi. Con base girevole a quattro razze, rivestimento in pelle o in tessuto impunturato.

Irene Cuzzaniti, fiorista
“Cerco spesso collaborazioni al di fuori del mio ambito lavorativo con designer, architetti e interiors, stylist, agronomi, grafici, fotografi, scrittori e poeti, artigiani e artisti, anche editori. Il mio è un lavoro di espressione, alla lunga ho bisogno di muovermi in altra direzione rispetto a quella dell'estetica fine a se stessa, così indirizzo la mia ricerca verso altre discipline, cerco nuovi stimoli. Il valore dei fiori è sempre prevalentemente visivo, ma la connessione con altre professioni vi aggiunge significati e spesso anche un utilità altra”.Tavolo Francis di Giuseppe Bavuso per Rimadesio, interpretazione contemporanea degli antichi tavoli da refettorio. In questa versione, struttura in alluminio finitura moro, top in noce con bordi lievemente stondati e fessura longitudinale fortemente espressiva.

Foto Emanuele Zamponi - Styling Carolina Trabattoni - Assistente fotografa Elisa Ferraris - Make up Greta Roncoroni