Lo storico marchio diventa società benefit. E con la collezione Mythica celebra la sacralità della casa

Lusso, ricerca, attenzione all’etica del lavoro. E, da ultimo, il riconoscimento di società benefit, ovvero di azienda che, oltre a perseguire il profitto economico, porta beneficio comune “all’ecosistema che la compone e nel quale opera, rendendo la propria attività guida e motore di innovazione”. È un anno speciale per Visionnaire. L’azienda fondata nel 1959 e guidata da Leopoldo ed Eleonore Cavalli celebra il suo know how votato alla creatività più raffinata, in dialogo con l’arte, all’insegna del mito. E infatti Mythica è il nome dell’ultima collezione, presentata in un padiglione denso di suggestioni all’ultimo Salone del Mobile di Milano.

C’è il Giardino d’Inverno, una finestra sul mondo concepita dall’occhio sofisticato di Marco Bonelli e Marijana Radovic, alias m2atelier, con la collezione Caprice. C’è l’Atrio, dove Draga&Aurel hanno espresso al meglio la loro ricerca dell’unicità nella riproducibilità. Il Convivio con la cucina Villa D’Este di Mauro Lipparini, che celebra la condivisione in famiglia e con gli amici. L’Oasi del giorno, dove Alessandro La Spada ha attinto alla convivialità del triclinio nell’antica Roma, e poi l’Alcova, l’angolo dei sogni dove l’armadio conquista una funzione scenica insolitamente espositiva, e infine il Boudoir, dove Studiopepe esplora un nuovo concetto di sensualità.

Una casa santuario

È una casa santuario dai mille stili e linguaggi quella che prende corpo con Mythica. Memoria individuale e cerimonie quotidiane sono gli ingredienti di quel modo speciale di progettare e di vivere la casa che supera il concetto funzionale di spazio architettonico e contraddistingue lo storico marchio diretto da Eleonore Cavalli. Un approccio al design perfettamente allestito - o, forse, è il caso di dire andato in scena - in un padiglione dell’ultimo Salone del Mobile nel quale il marchio ha raccontato la sua filosofia del vivere attraverso sei capitoli tematici. Un’ode ai rituali quotidiani, espressa dalle firme storiche del marchio Alessandro La Spada, Mauro Lipparini, Draga&Aurel, m2atelier e dalle nuove collaborazioni: Studiopepe e Marta Naddeo.

Una collezione versatile

Ma che cosa è, in concreto, Mythica? È la collezione Caprice di Marco Bonelli e Marijana Radovic, alias m2atelier, presentata per la prima volta nel 2021, una capsule che soddisfa le esigenze di molti luoghi e momenti della vita e, con la stessa versatilità dell’indoor, abita gli spazi all’aperto come se fossero una casa, dove il minimo comune denominatore è il comfort.

Mythica è poi lo spazio Atrio, dove Draga&Aurel hanno guardato ai più grandi interpreti dello stile “futuribile”: nelle loro creazioni, le linee dritte e stilizzate e le forme geometriche e aerodinamiche si traducono in oggetti architettonici come le sedie e poltroncine Zoe dalle forme totemiche o il tavolo Amos dai dettagli preziosi. Sputnik-Oxy presenta elementi romboidali in metallo con finitura in oro lucido che riportano alla mente i virtuosismi degli abiti di Paco Rabanne. La moda entra nel design anche con la poltrona Aries che combina stile minimal chic e geometrismi, per un omaggio alle sperimentazioni Space Age di Andrè Courrèges e Pierre Cardin.

Nella visione “mythica” della casa, c’è posto per la cucina Villa D’Este, dove Mauro Lipparini è partito dal concetto di dry/show kitchen per dar vita a un vero spazio conviviale esaltato da un nuovo progetto di imbottito, il Bastian Lounge, evoluzione dello storico Bastian. Le luci di quest’area sono frutto della collaborazione di Visionnaire con Marta Naddeo: Nuages, Zyklus, Solveig e Syrenes riprendono le tipiche lavorazioni del vetro soffiato veneziano su un elemento dalla forma morbida e tondeggiante. Grazie alla combinazione tra la texture del vetro, la luce e la finitura metallica si creano degli effetti di riflessione luminosa molto suggestivi.

Componibilità, matericità, artigianalità

Per il soggiorno e l’area pranzo di Mythica, Alessandro La Spada ha disegnato Foster, un nuovo imbottito caratterizzato dalla componibilità nell’ottica della migliore disposizione aggregativa. Nella vita degli antichi romani, chi ospitava nella propria casa disponeva i triclini, su cui i convitati si distendevano a due o tre. Questo concetto di condivisione e aggregazione degli elementi imbottiti per massimizzare l’esperienza della socialità, è un elemento di riferimento nel progetto dalle linee geometriche regolari ma avvolgenti. Grande impatto visivo per il tavolo da pranzo Valiant, definito da linee geometriche pure. Il progetto è composto di materie naturali e finiture di ricercata bellezza: l’essenza di ziricote, legno dal tatto seducente si incontra e si fonde alla quarzite Michelangelo, dai toni pastello di elegante audacia.

Per l’area notte, l’Alcova, La Spada ha disegnato il letto Aubade che, come una scenografia orizzontale, evoca il sorgere del sole. Si tratta di una composizione che alterna volumi pieni e vuoti, resi prospettici dalla matericità di fondali in marmo Patagonia illuminato. L’armadio Leonardo, invece, diventa in questo progetto un elemento espositivo, attraverso l’inserimento di una nicchia semicircolare tra i suoi moduli. Ideato come una teca cannettata, presenta un piedistallo in marmo Sahara Noir su cui è esposta una scultura di forma organica in marmo Rosa Portogallo. L’armadio si trasforma così da oggetto contenitore a vetrina espositiva.

L’area Boudoir, infine, è diventata il terreno di sperimentazione di Studiopepe: Arianna Lelli Mami e Chiara Di Pinto hanno concepito una capsule del progetto “l’impero dei sensi”, vera celebrazione dell’artigianalità che ha visto coinvolte eccellenze italiane nel campo dell’arte vetraria, dell’intaglio su specchio. I due pezzi presentati sono lo specchio Blanche e il sistema di illuminazione Parade. Il primo riporta un’immagine simbolica incisa a mano sulla superficie, celata da una tendina in sottili strisce di pelle: per osservarla e per specchiarsi, bisognerà spostarla accarezzandola. Parade è invece un’installazione di elementi in fusione di vetro che ricordano la forme di tante lingue, di diversa dimensione.

Una società benefit

Come tutte le collezioni Visionnaire, anche Mythica nasce lungo quel percorso di attenzione al territorio e all’ambiente che caratterizza il marchio e che lo ha portato a rientrare nel novero ristretto delle società benefit. Un percorso all’insegna dello sviluppo di collezioni sostenibili grazie alla ricerca di materiali alternativi e all’evoluzione dei processi all’ impegno per la longevità dei prodotti, alla realizzazione dei manufatti su richiesta o in quantità limitata e allo sviluppo di un mercato a catalogo che riduce l’invenduto e promuove l’acquisto negli show room più vicini. “Siamo orgogliosi di aver raggiunto questo importante traguardo societario, che rappresenta il coronamento di un lungo percorso imprenditoriale fatto di esperienza ed etica del lavoro” dicono Leopoldo Cavalli, ceo di Visionnaire ed Eleonore Cavalli, art director del brand. “Dedichiamo questo traguardo ai fondatori dell’azienda Vittorio, Pompeo e Carlo Cavalli e soprattutto a nostro padre Luigi Cavalli, che ci ha trasmesso la competenza, la visione verso il futuro e l’amore per il nostro lavoro. Ringraziamo inoltre i nostri soci dei fondi partecipanti Ergon Capital ed Altopartners per aver creduto in questo progetto che ci rende pionieri di una trasformazione profonda nel settore, con la transizione da lusso a meta-lusso”.