Un’innovazione tipologica che segna la storia del progetto italiano e che suggerisce una luce variabile in base alle necessità. Un meccanismo di carrucole permette di cambiare l'altezza della fonte luminosa biemissione e della parabola, allontanandoli o avvicinandoli tra di loro. Saliscendi si trasforma facilmente in una luce puntuale e al tempo stesso indiretta, oppure in una fonte luminosa ambientale più morbida grazie alla riflessione del disco.

Verso la seconda metà degli anni Cinquanta comincia a prendere piede una “nuova normalità”, fatta di ambienti molto diversi da quelli dell’anteguerra. Le case cambiano, gli spazi diventano multifunzionali e informali. Mobili e complementi iniziano pertanto a subire un mutamento profondo e inarrestabile per adattarsi a questo filone che contraddistinguerà poi i decenni a venire: sono gli albori dell’epoca d’oro del design italiano. Saliscendi è la testimonianza di quel fondamentale momento, un graduale passaggio da lampade estremamente decorative ad altre dall’uso più flessibile e intelligente, capaci di soddisfare molteplici esigenze.

I due esemplari originali destinati alla Camera di Commercio sono andati perduti. Il modello entra in produzione oggi grazie alla “rinascita” del brand milanese per mano di Linea Light Group che, nel 2019, ha acquisito il marchio fondato da Bruno Gatta. La strategia è di riportare sul mercato i pezzi iconici e il loro valore progettuale, affiancati da lampade inedite sviluppate coinvolgendo nuovi designer italiani ed internazionali.