La materia prima? Gli abiti femminili tradizionali slavo-macedoni di impronta bizantina che un tempo le donne realizzavano a mano, apportando sottili variazioni per impreziosire un capo d’abbigliamento altrimenti ordinario, che denotava l’appartenenza regionale e l’affiliazione culturale di chi lo indossava.
La collezione Trasposizioni reinterpreta questi indumenti di altissima qualità per attribuirgli nuovi significati e funzioni. Indagando il loro potenziale inespresso, House of Ita li decostruisce e riassembla per dare vita a tre arazzi che portano i nomi delle sue nonne – Vera, Aspasija ed Evgenija – in omaggio alle antenate del suo Paese d’origine, la Macedonia del Nord.
Nelle trame rielaborate si intrecciano pezzi di vestiti, brandelli di maniche, colletti, ricami e nastri, con foglie d’oro, bronzo e argento, dettagli ricercati e ornamenti folklorici dipinti a mano dall’artista. Il risultato è una composizione eterogenea ma coerente, riconoscibile a uno sguardo attento eppure originale.